Inserisci parola chiave:                      Ricerca Avanzata

Home > 20-03-2006 n° 29 - Min. Istruzione

20-03-2006 n° 29 - Min. Istruzione

Direttiva n. 29/06: obiettivi formativi assunti come prioritari, per l'a.s. 2006/2007, i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie disponibili per la formazione, il ruolo dei diversi soggetti, organi e livelli istituzionali
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

 

DIRETTIVA n. 29

registrata alla Corte dei Conti il 21 aprile 2006, registro 1, foglio 364

 

Roma, 20 marzo 2006

 

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

 

 

VISTO il Decreto Legislativo 30.03.2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, ed in particolare l’articolo 4 comma 1 lettera b);

VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;

VISTO il Decreto Legislativo 30 luglio 1999 n. 300, concernente la riforma dell’organizzazione del governo, a norma dell’art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 11 agosto 2003, n. 319, recante il Regolamento di organizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca che, nell’ambito del Dipartimento per l’istruzione, al comma 7 dell’art. 6, prevede tra gli uffici di livello dirigenziale generale la Direzione generale per il personale della scuola, cui fanno carico compiti relativi alla definizione delle linee di indirizzo e coordinamento della formazione e aggiornamento del personale della scuola, ivi compresa la formazione a distanza e la programmazione delle politiche formative a livello nazionale;

VISTA la Legge 23 dicembre 2005, n. 266 recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006);

VISTA la Legge 23 dicembre 2005, n. 267, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2006 e il bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008 e, in particolare, l’art. 7, concernente lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

VISTO il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze in data 29 dicembre 2005, con il quale sono state ripartite in capitoli le unità previsionali di base relative al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006;

VISTO il Decreto n. 1 del 2 gennaio 2006, con il quale il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca assegna agli Uffici in cui si articola l’Amministrazione Centrale le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione di questo Ministero per l’anno 2006;

VISTO il Decreto Dipartimentale n. 1 prot. n.41/DSI/U05 del 13 gennaio 2006, con cui il Capo Dipartimento per l’istruzione, nell’allegato E, assegna al Direttore Generale per il personale della scuola parte delle risorse finanziarie di competenza e, fra queste, € 1.323.610,00 sul capitolo 1370 per spese finalizzate alla promozione, ricerca e diffusione di modelli innovativi di formazione e aggiornamento del personale della scuola e per le iniziative di carattere nazionale di formazione a distanza del personale medesimo, da realizzare anche con la collaborazione di enti, agenzie informative e istituti vigilati dal Ministero, nonché per spese finalizzate alla realizzazione di attività di accreditamento, di certificazione, di monitoraggio e di valutazione della formazione del personale della scuola;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto scuola, sottoscritto in data 24 luglio 2003 e, in particolare il Capo VI sulla formazione;

VISTO l’art. 121 del citato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto scuola, sottoscritto in data 24 luglio 2003, concernente la fruizione del diritto alla formazione da parte del personale delle scuole italiane all’estero;

VISTA l’Intesa del 20 luglio 2004, definita dal MIUR con le OO.SS., con la quale si è delineato il sistema della formazione continua del personale ATA in servizio;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985 n. 751, concernente l’intesa tra Autorità Scolastica e la Conferenza Episcopale Italiana, che prevede la collaborazione delle parti per l’aggiornamento professionale degli insegnanti di religione cattolica in servizio;

VISTA la Legge 18 dicembre 1997 n. 440, contenente disposizioni in materia di arricchimento dell'offerta formativa scolastica;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59;

VISTA la Legge 10.3.2000 n. 62, in materia di parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione;

VISTA la Direttiva n. 70 del 17 giugno 2002, nella parte relativa ai criteri e alle modalità per il rimborso delle spese di autoaggiornamento sostenute dal personale docente;

VISTA la Direttiva n. 90 del 1° dicembre 2003, che dà attuazione al sistema degli accreditamenti/qualificazione dei Soggetti che offrono formazione per il personale della scuola, ai sensi dell’articolo 66 del citato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola, sottoscritto il 24 luglio 2003;

VISTA la Direttiva generale sull’azione amministrativa e sulla gestione per l’anno 2006 - prot. n.687/MR, del 30 gennaio 2006, che prescrive, tra l’altro, di potenziare gli interventi di qualificazione della formazione del personale della scuola attraverso adeguate forme e misure di sostegno al processo di riforme in atto e, in particolare, della riforma degli ordinamenti, ponendo specifica attenzione agli aspetti metodologici e alla generalizzazione dell’insegnamento dell’inglese e dell’uso delle tecnologie dell’innovazione e della comunicazione, allo sviluppo della cultura scientifica e al rafforzamento della cultura della valutazione quale strumento di crescita qualitativa di sistema;

VISTA la Legge 28 marzo 2003 n. 53, recante delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;

VISTO il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76, concernente la definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della Legge 28 marzo 2003, n. 53;

VISTO il Decreto Legislativo 15 aprile 2005,n. 77, concernente la definizione delle norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro, a norma dell’articolo 4 della Legge 28 marzo 2003, n. 53;

VISTO il Decreto Legislativo 19 febbraio 2004 n.59, concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’art. 1 della Legge 28 marzo 2003 n.53;

VISTO il Decreto Legislativo n. 226 del 17 ottobre 2005, concernente la definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni su secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, ai sensi della Legge 28 marzo 2003, n. 53;

VISTO il Decreto legislativo n. 227 del 17 ottobre 2005, concernente la definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti, ai fini dell’accesso all’insegnamento, ai sensi dell’articolo 5 della Legge 28 marzo 2003, n.53;

VISTO il Decreto ministeriale n. 775 del 31 gennaio 2006, con il quale è stato promosso, ai sensi dell’articolo 11 del D.P.R. 8.3.1999, n. 275 un progetto, in ambito nazionale, concernente l’introduzione di innovazioni riguardanti gli ordinamenti liceali e l’articolazione dei relativi percorsi di studio, come previsti dal citato Decreto legislativo n. 226/2005;

VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il secondo biennio economico 2004-2005 del personale del comparto scuola siglato il 7 dicembre 2005;

CONSIDERATO che il citato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il secondo biennio economico 2004-2005 del personale del comparto scuola siglato il 7 dicembre 2005, all’ art. 7 prevede che l’attribuzione di una specifica posizione economica finalizzata alla valorizzazione professionale, per il personale utilmente collocato in apposita graduatoria avvenga dopo l’esito favorevole della frequenza di un apposito corso di formazione;

CONSIDERATA l’importanza che riveste l’attività di formazione in servizio per l’incremento e il miglioramento continuo delle competenze professionali del personale docente, educativo ed A.T.A., soprattutto in relazione ai processi di riforma in atto;

RITENUTO che, nell'attuale fase di progressivo consolidamento dell’ autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e della complessiva innovazione del sistema scolastico e formativo, l'aggiornamento e la formazione in servizio del personale docente, educativo ed A.T.A. rappresentano un supporto e una risorsa insostituibile per elevare la qualità dell’offerta educativa;

RITENUTO di dover fornire linee di indirizzo, indicazioni e istruzioni a tutti coloro che hanno responsabilità nel settore, tenendo conto che l'aggiornamento e la formazione in servizio impegnano, ai diversi livelli, in un quadro sistematico, organico e coerente, le scuole dell’autonomia, gli uffici scolastici regionali e locali e l’amministrazione centrale;

SENTITE le Organizzazioni sindacali, ai sensi dell’art. 5, comma 1 lettera a) del suindicato Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto scuola:

 

 

emana la seguente

 

DIRETTIVA

 

 

Art. 1

Campo di applicazione e criteri generali.

 

La presente direttiva definisce gli obiettivi formativi assunti come prioritari, per l’a.s. 2006/2007, per il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, ivi compreso quello delle scuole italiane all’estero, i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie disponibili per la formazione, il ruolo dei diversi soggetti, organi e livelli istituzionali (scuole, uffici scolastici regionali, amministrazione centrale), nel rispetto degli ambiti di attività di cui all’articolo 63 del vigente CCNL citato in premessa.

Essa appare coerente con gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona del 24.3.2000 in materia di formazione in ingresso ed in servizio del personale e tiene a riferimento sia i risultati evidenziati dal Rapporto intermedio redatto dal Consiglio e dalla Commissione nel 2004, sia gli obiettivi della Direttiva generale sull’azione amministrativa e sulla gestione per l’anno 2006 tesa a promuovere la qualificazione della formazione del personale della scuola.

Per realizzare la massima interazione e sinergia tra gli operatori del sistema dell’istruzione e garantire pari opportunità, le iniziative di formazione organizzate per il personale delle scuole statali sono rese disponibili anche per il personale delle scuole paritarie.

Le attività di formazione rivolte al personale docente concernono in primo luogo lo sviluppo dei contenuti che attengono alle esigenze professionali degli insegnanti.

Tali esigenze si riferiscono sia all’ampio processo di riforma del nostro sistema scolastico, coerente con gli obiettivi formativi individuati dall’Unione Europea, sia alla domanda di riflessione professionale scaturente dalla progettazione di istituto e dal concreto contesto sociale in cui le scuole operano.

 

 

Art. 2

Risorse finanziarie

 

Le risorse complessive allo stato disponibili per la formazione, secondo i dati desunti dal bilancio, corrispondono a € 19.943.416,00, ripartiti come di seguito indicato:

- € 17.705.915,00 già iscritti nei capitoli di bilancio degli Uffici scolastici regionali, di cui € 2.345.745,00, destinati alle spese per la formazione di docenti specializzati nelle attività di sostegno agli alunni diversamente abili;

- € 1.323.610,00 iscritte per la competenza del cap. 1370 del Dipartimento per l’istruzione, per le spese finalizzate alla promozione, ricerca e diffusione di modelli innovativi di formazione e aggiornamento del personale della scuola e per le iniziative a carattere nazionale di formazione a distanza del personale medesimo, nonché per le spese per le attività di accreditamento, di certificazione, di monitoraggio e di valutazione della formazione;

- € 913.891,00 iscritti al cap. 1295 quale Fondo per l’integrazione delle spese di formazione e aggiornamento del personale.

 

Si provvederà, altresì, ad integrare le risorse disponibili per la formazione con gli eventuali stanziamenti destinati alla formazione, provenienti dalla legge 440/97 e a darne specifica informativa.

 

Quanto alle finalizzazioni delle predette risorse si precisa che:

 

1. - € 17.705.915,00 già iscritti nei capitoli di bilancio degli Uffici scolastici regionali, di cui € 2.345.745,00 destinati alle spese per la formazione di docenti specializzati nelle attività di sostegno agli alunni diversamente abili, vengono attribuiti per le iniziative di formazione per il personale docente ed il personale ATA promosse dalle istituzioni scolastiche, anche associate in rete, e dagli Uffici scolastici regionali in coerenza con gli obiettivi prioritari individuati dalla presente direttiva, contestualizzati a livello regionale in relazione alle priorità e alla ripartizione delle risorse stabilite in sede di contrattazione regionale.

 

2. - € 1.323.610,00 iscritti nel cap. 1370 sono destinati agli interventi promossi a livello nazionale, di cui al successivo art. 3.

 

3. - Lo stanziamento di cui al capitolo 1295 di € 913.891,00 (Fondo per l’integrazione delle spese di formazione e aggiornamento del personale), detratto l’ammontare di € 726.933, 00 da utilizzare per la formazione dei dirigenti scolastici, secondo criteri e modalità oggetto di specifica informativa preventiva, andrà ad incrementare lo stanziamento del capitolo 1370 e sarà destinato a interventi formativi per tutto il personale della scuola, da attuare a livello nazionale, anche in collaborazione con l’INDIRE, l’INVALSI, gli Uffici scolastici regionali, gli IRRE e gli Enti accreditati/qualificati.

 

Le somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione ed incrementeranno le disponibilità di cui alla presente Direttiva.

 

 

 

Art. 3

Obiettivi formativi prioritari

 

Per l'anno scolastico 2006/2007 gli obiettivi formativi prioritari sono definiti come di seguito indicato:

 

1.- Attuazione degli obblighi contrattuali:

 

1.1 In attuazione degli obblighi contrattuali sono previste iniziative di formazione da destinare a tutti i profili professionali del personale della scuola, con particolare riferimento alla formazione in ingresso, alla riconversione e riqualificazione del personale docente, alla formazione per il personale all’estero, nonché alla formazione per il personale delle scuole in aree a rischio e a forte processo immigratorio, o frequentate da nomadi.

Per il personale ATA devono essere garantiti:

·         gli interventi formativi in attuazione dell’art. 3 (Formazione per la qualificazione) e 4 (Formazione finalizzata al passaggio ad area superiore ed alla mobilità all’interno dell’area) dell’Intesa 20 luglio 2004, nonché di riconversione previsti dagli artt. 48 lett.B), del CCNL 24 luglio 2003 e 50 del CCNI 21 dicembre 2005, con particolare attenzione al personale inidoneo utilizzato in altro profilo;

·         gli appositi corsi di formazione da predisporre per l’attuazione dell’art. 7 del CCNL 7 dicembre 2005 (Posizioni economiche per la valorizzazione professionale, da attivare con le procedure dell’articolo 48 del CCNL 24 luglio 2003).

 

2.- Supporto ai processi di riforma:

·         azioni di formazione tese a sviluppare le diverse professionalità presenti nella scuola ed a rispondere agli specifici bisogni formativi previsti dal Piano dell’offerta formativa di ciascuna istituzione scolastica, compresi l’integrazione degli alunni stranieri e diversamente abili e l’insegnamento presso gli istituti penitenziari per adulti e per minori e presso le scuole ospedaliere;

·         in particolare, per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, attività di formazione per il perseguimento degli obiettivi specifici di apprendimento contenuti nelle Indicazioni nazionali allegate al Decreto Legislativo n. 59/2004, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze linguistico – comunicative e metodologico - didattiche dei docenti impegnati e da impegnare nell’insegnamento della lingua inglese;

·         per il potenziamento e lo sviluppo delle competenze finalizzate all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica e per il potenziamento dell’educazione alla convivenza civile;

·         per le scuole secondarie superiori che aderiranno al progetto di innovazione citato in premessa sarà garantito un servizio di formazione coerente con le esigenze professionali degli insegnanti;

·         azioni formative volte al potenziamento delle competenze disciplinari, psico - pedagogiche, metodologico - didattiche, organizzativo - relazionali e di ricerca didattica, tra loro correlate ed interagenti, che costituiscono il profilo professionale degli insegnanti; tali interventi saranno prioritariamente rivolti al miglioramento degli apprendimenti di base;

·         aggiornamento professionale dei docenti di religione cattolica in attuazione del D.P.R. 16 dicembre 1985 n. 751;

·         interventi formativi relativi agli IFTS e all’EDA;

·         interventi formativi previsti per l’attuazione del decreto legislativo 626/1994 e successive modifiche e integrazioni sulla sicurezza nelle scuole.

·         iniziative di formazione, anche in collaborazione con i paesi dell’UE, sullo sviluppo della professionalità docente in ambiente e-learning, con particolare riferimento allo sviluppo dei processi di autonomia didattico -organizzativa e di ricerca delle istituzioni scolastiche, all’educazione alla cittadinanza, ai diritti umani, alla cittadinanza europea ed alla scienza e tecnologia;

·         interventi formativi destinati ai docenti delle scuole dei due cicli di istruzione e formazione per l’orientamento contro la dispersione scolastica e il disagio.

 

Le attività di formazione saranno realizzate anche in collaborazione con INDIRE, INVALSI, IRRE, Università e Associazioni professionali e disciplinari qualificate; nel quadro di tali interventi saranno promossi e resi disponibili modelli innovativi di formazione e aggiornamento, anche con modalità e-learning e e-learning integrato, nonché si procederà alla diffusione, pubblicizzazione e messa a disposizione degli esiti della formazione come servizio alle istituzioni scolastiche.

 

La concreta individuazione degli obiettivi da perseguire nell’ambito delle suindicate priorità nazionali è rimessa alla contrattazione regionale e alle scelte delle singole scuole autonome.

 

 

 

Art. 4

Livelli di interventi

 

Il piano annuale delle istituzioni scolastiche, come previsto dal C.C.N.L. relativo al personale del comparto scuola citato in premessa, si potrà articolare in iniziative:

- progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con gli IRRE, con l’Università, con le Associazioni professionali qualificate, con gli istituti di ricerca e con gli enti accreditati/qualificati;

- promosse dall’Amministrazione, a livello regionale e nazionale;

- realizzate in autoaggiornamento, secondo le tipologie e le modalità definite dall’art. 3 della Direttiva n. 70/2002.

Le istituzioni convittuali realizzeranno le iniziative di formazione tenendo conto delle specifiche modalità di prestazione del servizio del personale educativo.

Le iniziative finalizzate ai bisogni formativi del personale ATA dovranno essere individuate nell’ambito del piano delle attività di cui all’art. 52 CCNL 24 luglio 2003.

Per l’assegnazione dei finanziamenti alle scuole per la formazione del personale docente e del personale ATA dovranno essere utilizzati parametri oggettivi che tengano conto della consistenza delle istituzioni scolastiche e del numero degli operatori scolastici in servizio.

I Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali potranno considerare, altresì, le diverse tipologie delle istituzioni scolastiche, la presenza di sezioni staccate o plessi, le reti di scuole e, all’interno di esse, quelle che svolgono il ruolo di centro servizio o altre funzioni che richiedono interventi finanziari perequativi.

Gli interventi realizzati a livello regionale e nazionale saranno tesi ad integrare, nell’ambito di una più generale offerta formativa, le azioni promosse dalle stesse scuole, anche associate in rete, dalle università, dalle associazioni professionali, dagli Enti accreditati ecc., azioni che nel loro complesso costituiscono un insieme di opportunità autonomamente fruibili dalle singole istituzioni scolastiche.

La quota delle risorse assegnata agli Uffici scolastici regionali è destinata, prioritariamente, a concorrere all’attuazione degli obblighi contrattuali assunti per la formazione del personale ATA.

La contestualizzazione degli obiettivi formativi prioritari, le modalità di attuazione e la concreta ripartizione delle risorse a livello territoriale terranno, comunque, conto degli elementi che emergeranno dalla contrattazione regionale.

Gli Uffici scolastici regionali assicureranno l’informazione, il sostegno, la valorizzazione e l’accompagnamento all’attuazione del quadro dei processi di innovazione, con particolare riferimento ai profili della didattica e degli apprendimenti, nonché lo sviluppo di modalità di formazione in presenza preordinate alla riflessione e al confronto sui materiali formativi elaborati a livello nazionale. Saranno, inoltre, favorite soluzioni interattive, da realizzare in collaborazione con le università, le associazioni professionali e disciplinari accreditate/qualificate, nonché ricerche-azioni curate dagli IRRE sulle migliori pratiche didattiche realizzate dalle scuole.

In sede di contrattazione regionale saranno definite le priorità di intervento a livello territoriale e la ripartizione delle risorse tra gli Uffici scolastici regionali e le singole istituzioni scolastiche, tenendo conto anche delle modalità di realizzazione delle azioni formative di livello nazionale e regionale, nonché di quelle da destinare al personale ATA per la formazione in presenza, promosse nell’ambito delle iniziative nazionali.

A livello nazionale, per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, contenuti nelle Indicazioni nazionali allegate al Decreto Legislativo n. 59/2004 e il consolidamento dell’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca delle istituzioni scolastiche, l’INDIRE implementerà progressivamente l’ambiente di apprendimento “Puntoedu”, in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali, avvalendosi, tra l’altro, dei risultati delle citate ricerche-azioni condotte dagli IRRE, nell’ottica di una formazione permanente coerente con le direttive europee.

L’Amministrazione centrale promuoverà azioni di coordinamento e di supporto ai progetti, anche di carattere territoriale, che possano costituire modelli applicabili sull’intero territorio nazionale.

 

 

Art. 5

Monitoraggio

 

L’Amministrazione centrale e/o territoriale prevederà per ciascun intervento e/o piano di formazione da essa promosso e coordinato specifiche azioni di monitoraggio in grado di dare conto dei processi innovativi attuati e di consentire eventuali modifiche migliorative degli interventi medesimi.

La Direzione Generale del Personale della scuola promuove di intesa e con la collaborazione degli Uffici scolastici regionali, un’azione di monitoraggio sulle attività realizzate autonomamente dalle istituzioni scolastiche, secondo le linee di indirizzo contenute nell’unito documento .

 

 

A norma della Legge 14.1.1994, n. 20, la presente Direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione per il tramite dell'Ufficio Centrale di Bilancio.

 

 

 

IL MINISTRO

- F.to Letizia Moratti -

 

Allegati:

Tabella di riepilogo dei finanziamenti (f.to Acrobat)

 

 

 

Scadenze di: dicembre 2024
<>