INPDAP
DIREZIONE
CENTRALE PREVIDENZA
DIREZIONE
CENTRALE RAGIONERIA E FINANZA
Roma, 28
luglio 2009
Allegati
Destinatari
Nota
operativa n. 42
Oggetto: Il conferimento della posizione figurativa di
previdenza complementare costituita presso l'Inpdap. Prime istruzioni sugli
adempimenti operativi. Rif. Nota operativa 16 del 25 luglio 2005
Sommario:
Premessa. 1. Il computo, l’accreditamento e la rivalutazione delle posizioni
figurative di previdenza complementare. 2. Il conferimento ai fondi del
montante figurativo maturato e destinato a previdenza complementare. 3. La
comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro da parte delle
amministrazioni datrici di lavoro. 4. Adempimenti operativi per gli uffici
provinciali e territoriali dell’Istituto.
Premessa
Si
richiamano e si integrano alcune indicazioni sugli adempimenti in tema di
conferimenti, contenute nella nota operativa n. 16 del 25 luglio 2005 alla
quale si fa rinvio per quanto non modificato con la presente nota. Si
forniscono, quindi, le prime istruzioni operative sull’utilizzo delle
procedure informatiche ai fini della predisposizione dei provvedimenti di
conferimento. Le presenti istruzioni e, in particolare, l’allegato per la
parte riguardante gli operatori dell’Inpdap valgono per il Sistema informativo
normalizzato – Previdenza complementare (d’ora in poi Sin PrevCompl).
Per
esigenze di natura procedurale e tecnico informatica, la gestione della
liquidazione e del trasferimento dei montanti maturati dal personale che ha
cessato il servizio entrerà a regime nell’arco di alcuni mesi secondo le
indicazioni contenute nel documento allegato n. 1, contenente le istruzioni
operative sulla procedura ed al quale si fa rinvio.
Le sedi
provinciali dovranno cominciare ad eseguire i conferimenti, a cadenza
mensile, a decorrere dal prossimo mese di settembre 2009.
In
ragione dell’entrata a regime, la gestione dei conferimenti in una prima fase
interesserà i fondi Espero e Laborfonds.
Si fa
riserva di successive istruzioni per quanto riguarda gli altri fondi pensione
nonché per le operazioni relative ai cosiddetti “riconferimenti” che possono
verificarsi in caso di accantonamenti arretrati relativi a periodi che hanno
già costituito oggetto di un conferimento già liquidato.
È opportuno che il testo della presente nota, con
l’allegato modulo di dichiarazione di responsabilità sulla cessazione dal
servizio, sia portato a conoscenza delle singole amministrazioni che sono
chiamate a svolgere adempimenti senza i quali non è possibile effettuare i
conferimenti.
Le
principali attività per la gestione dei conferimenti sono delineate nei punti
che seguono.
1. Il
computo, l’accreditamento e la rivalutazione delle posizioni figurative di
previdenza complementare
Come
descritto nella citata nota operativa n. 16/2005, per i dipendenti pubblici
iscritti all’Inpdap ed aderenti ai fondi di previdenza complementare,
l'Istituto provvede a contabilizzare, a rivalutare ed a conferire al fondo
pensione gli accantonamenti figurativi relativi alle quote di trattamento di
fine rapporto (d’ora in poi Tfr) ed all'eventuale 1,5% aggiuntivo calcolato
sulla base utile ai fini del trattamento di fine servizio (d’ora in poi Tfs)
per gli optanti. La rivalutazione avviene applicando agli accantonamenti un
tasso di rendimento che, in via transitoria e fino a quando non si sarà
consolidata la struttura finanziaria dei fondi pensione, corrisponde alla
media dei rendimenti netti di un paniere di fondi pensione da individuarsi
tra quelli con maggiore consistenza di aderenti. Con il decreto del ministro
dell'economia e delle finanze, emanato il 23 dicembre 2005 ai sensi del comma
5 dell’art. 2 del Dpcm 20 dicembre 1999, sono
stati individuati il paniere dei fondi pensione ed i criteri per la
determinazione della media. Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
del 24 gennaio 2006, n. 19, dispone, in particolare, che il paniere dei fondi
pensione presenti nel mercato ed in base al quale calcolare il tasso di
rendimento da applicare agli accantonamenti figurativi destinati a previdenza
complementare per i lavoratori pubblici iscritti ai fondi è così composto:
Alifond, Arco, Cometa, Cooperlavoro, Fonchim, Fondernergia, Fopen,
Laborfonds, Pegaso, Previambiente, Previcooper, Quadri e Capi Fiat,
Solidarietà Veneto.
L’Inpdap
ha attivato una procedura di acquisizione dei dati mensili relativi al valore
della quota e dell’attivo netto destinato alle prestazioni dei fondi del
paniere. I dati sono messi a disposizione dell’Istituto dalla Commissione di
vigilanza sui fondi pensione (Covip) a periodicità trimestrale e sono quelli
rilevati dalla Commissione stessa sulla base delle segnalazioni che i fondi
trasmettono. Acquisiti i dati, l’Istituto provvede a determinare il tasso di
rivalutazione come media dei rendimenti ponderati per le risorse gestite dai
fondi che compongono il paniere. Il tasso, così determinato, è quindi
applicato agli accantonamenti figurativi destinati a previdenza complementare
relativi ai dipendenti pubblici aderenti ai fondi pensione ed iscritti
all’Inpdap.
2. Il
conferimento ai fondi del montante figurativo maturato e destinato a
previdenza complementare
Alla cessazione
del rapporto di lavoro, l'Inpdap provvede a conferire al fondo pensione di
riferimento il montante maturato costituito dagli accantonamenti figurativi
delle quote di trattamento di fine rapporto, dagli accantonamenti relativi
alla quota aggiuntiva dell'1,5% e dal rendimento di entrambi, determinato
applicando le regole sopra richiamate.
Il montante è conferito al netto dell’imposta
sostituiva sui rendimenti. Il conferimento al fondo del montante maturato è
operato dall’Inpdap alla cessazione del rapporto di lavoro purché il
dipendente non abbia sottoscritto, con un ente obbligato ad iscrivere i
propri dipendenti all'istituto previdenziale ai fini Tfs o Tfr, un contratto
di lavoro decorrente dal giorno immediatamente successivo alla scadenza del rapporto
risolto. In altri termini, perché possa avvenire il conferimento è necessario
che tra il rapporto di lavoro concluso ed un eventuale successivo rapporto
con una pubblica amministrazione iscritta presso l'Istituto ai fini Tfs/Tfr
ci sia almeno un giorno di intervallo non coperto da contratto e, quindi, da
iscrizione presso l'Indpap. Se non c’è soluzione di continuità con un
successivo contratto stipulato con un’amministrazione pubblica iscritta
all’Inpdap ai fini del Tfs e del Tfr, il conferimento non ha luogo e la
posizione relativa agli accantonamenti figurativi destinati a previdenza
complementare continua ad essere contabilizzata e rivalutata dall’Inpdap fino
al verificarsi della condizione che consente il conferimento.
In
presenza di tutti i dati e le informazioni necessari, il conferimento avviene
il quarto mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro.
Si
ricorda che per il personale iscritto ai fondi e dipendente dagli enti
pubblici non economici, dagli enti di ricerca e sperimentazione e da altri
enti per i quali non è prevista l'iscrizione all'Inpdap ai fini dei
trattamenti di fine servizio, il trasferimento del montante è a carico degli
enti datori di lavoro.
3. La
comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro da parte delle
amministrazioni datrici di lavoro
Per
consentire all'Istituto di procedere ai conferimenti in modo corretto, le
amministrazioni e gli enti iscritti, in occasione della cessazione del
rapporto di lavoro del dipendente iscritto ad un fondo pensione
complementare, devono darne comunicazione attraverso la denuncia mensile
analitica (DMA) che è trasmessa mensilmente e per via telematica all'Inpdap,
ai sensi dell'art. 44, comma 9, della legge 326/2004 (si veda in proposito la
circolare Inpdap del 27 ottobre 2004, n. 59 e
successive integrazioni).
In alcune
DMA pervenute presso l’Inpdap si è riscontrata l’assenza del codice di
cessazione alla fine di periodi immediatamente dopo i quali non sono state
trasmesse nuove DMA. Si sottolinea che senza la comunicazione di cessazione
tramite DMA, l’Istituto previdenziale non può procedere al conferimento del
montante.
A
parziale modifica di quanto indicato nella nota operativa n. 16 del 25 luglio 2005, si
precisa che questa comunicazione di cessazione è sufficiente a consentire il
conferimento in quanto la soluzione di continuità con rapporti di lavoro
successivi a quello cessato, quale condizione per il conferimento stesso,
viene rilevata mediante l’analisi delle DMA pervenute all’Inpdap. In altri
termini non è più condizione necessaria l’invio della dichiarazione di
responsabilità sulla continuità/discontinuità con rapporti di lavoro
successivi a quello cessato.
Ciò
nondimeno i lavoratori, per il tramite delle amministrazioni, possono
utilizzare anche questa modalità di comunicazione, in modo opzionale, soprattutto
se serve a:
- integrare tempestivamente le
informazioni trasmesse tramite DMA nell’ipotesi in cui non sia stata
comunicata la cessazione del rapporto di lavoro;
- comunicare un rapporto di lavoro
successivo e contiguo (senza soluzione di continuità, quindi, rispetto) a
quello cessato e con obbligo di iscrizione all’Inpdap ai fini del Tfr; in
questa circostanza, indipendentemente dalla presenza di DMA che attestino la
continuità tra i due rapporti, l’Inpdap non esegue il conferimento fino ad
una nuova comunicazione di cessazione del successivo rapporto di lavoro e con
i citati requisiti che possono dar luogo al conferimento stesso.
Si
precisa che la dichiarazione di responsabilità con la quale il lavoratore può
comunicare l’avvenuta cessazione del rapporto di lavoro e l’eventuale
costituzione di un successivo rapporto di lavoro, con o senza soluzione di
continuità, con altra amministrazione pubblica iscritta all’Istituto va resa
utilizzando l’apposito modulo 01100201aut allegato alla nota operativa 16/2005 ed alla presente, nonché
reperibile nella sezione modulistica del sito web dell’Istituto
www.inpdap.gov.it.
4.
Adempimenti operativi per gli uffici provinciali e territoriali dell’Istituto
Si
ricorda, preliminarmente, che le sedi devono chiedere l'abilitazione all'uso
delle funzionalità relative ai conferimenti ed alle determinazioni secondo le
modalità fornite dal Back Office Istituto con messaggio di posta elettronica
del 5 novembre 2008 (Oggetto: Avviamento Previdenza Complementare -
Abilitazioni). Si potrà utilizzare il modello disponibile al seguente
indirizzo: http://intranet/intranettool/Modulistica/Modulistica_servizi_interni_Inpdap/index.asp?cod=A41
.
Il
modulo, compilato in ogni sua parte, dovrà essere trasmesso come allegato
alla nota di richiesta da inviare alla casella di posta elettronica
“Assistenza Utenti": assistenzautenti@inpdap.gov.it.
Si
ricorda che i profili corrispondenti alle abilitazioni che qui interessano
sono i seguenti:
- OperatoredetPC per la
generazione della proposta di determinazione;
- ValidatoredetPC per la
validazione della proposta di determinazione.
Per
l’attività di esecuzione dei conferimenti, invece, vanno usate le
abilitazioni che valgono per l’inserimento delle adesioni e delle altre
istanze relative alla previdenza complementare.
Appare
opportuno che lo stesso funzionario che svolge l’attività di controllo dei
conferimenti e di predisposizione della proposta di determinazione sia anche
il validatore della proposta stessa. Pertanto a questa figura possono essere
utilmente attribuiti sia il profilo di esecutore sia quello di validatore
della proposta di determinazione. Altrettanto opportuno appare che questi
profili siano attribuiti a più di un funzionario, secondo le esigenze della
sede, fermo restando che le operazioni di predisposizione della proposta e
del testo finale della determinazione siano svolte da un solo funzionario alla
volta in modo che, come spiegato oltre, le determinazioni mensili siano al
massimo una per fondo e per cassa previdenziale.
Altra
precisazione preliminare riguarda il destinatario finale della procedura dei
conferimenti e dei conseguenti obblighi di informazione. Si è del parere che
le operazioni di seguito indicate configurino un procedimento che si conclude
con un atto (la determinazione di spesa cumulativa che riguarda più importi
oggetto di conferimento) che non ha come destinatario il lavoratore ma il
fondo pensione. La posizione conferita, infatti, non è una prestazione
erogata al lavoratore ma una somma che, una volta ricevuta, il fondo utilizza
per incrementare ed aggiornare il montante direttamente gestito a favore
dell’iscritto. Lo stesso fondo riceve da Inpdap le comunicazioni di
aggiornamento delle posizioni, comprese quelle sulle cessazioni dei rapporti
di lavoro e sui conferimenti, secondo le modalità concordate.
L’attività
finalizzata al conferimento ai fondi del montante figurativo maturato a
favore dell’aderente va programmata da ciascun ufficio in modo tale che
l’erogazione avvenga immediatamente dopo il consolidamento del Sin PrevCompl
(di regola dal 14° giorno lavorativo di ogni mese, in linea di massima tra il
18 ed il 23 del mese).
In questa
prima fase di avvio dell’attività finalizzata all’erogazione dei conferimenti
occorre, inoltre, verificare che lo stanziamento assegnato sia sufficiente
per tutti i conferimenti che si conta di effettuare in corso d’anno
nell’apposito articolo 02 del capitolo S12106 della gestione ex INADEL e
della gestione ex ENPAS. In caso contrario lo stanziamento inizialmente
assegnato va opportunamente integrato formulandone apposita richiesta secondo
le consuete modalità. Rileva, peraltro, osservare che nel valutare lo
stanziamento necessario occorre tener presente che i conferimenti sono
normalmente sostitutivi di un Tfr, sicché sono possibili autonomi
trasferimenti di risorse previsionali mediante storno dall’art. 01 dello
stesso capitolo di bilancio che riguarda le prestazioni di Tfr da erogare
agli iscritti. Per gli anni successivi a quello di avvio dei conferimenti, si
utilizzeranno gli stanziamenti del bilancio di previsione, fatte salve le
variazioni e gli assestamenti che dovessero rendersi necessari in corso di
esercizio.
Di
seguito si riepilogano le fasi fondamentali in cui si articola la procedura
dell’attività in esame:
a) quantificazione del fabbisogno di
liquidità necessario all’erogazione dei conferimenti ai fondi destinatari e
conseguente richiesta di somministrazione fondi alla direzione generale;
b) ricezione della comunicazione
dell’avvenuta cessazione del rapporto di lavoro da parte dell’amministrazione
datrice di lavoro;
c) verifica e registrazione della
sussistenza di discontinuità con i successivi rapporti di lavoro;
d) definizione del montante maturato;
e) verifica dei conferimenti da erogare e
predisposizione della proposta di determinazione;
f) verifiche di regolarità amministrativa
contabile della proposta di determinazione;
g) perfezionamento della determinazione e
completamento dei controlli di regolarità amministrativa contabile;
h) emissione del mandato di pagamento per
l’erogazione dei conferimenti ai fondi destinatari;
i) registrazione degli estremi del mandato
di pagamento, invio del flusso informativo al fondo ed aggiornamento del
fascicolo di previdenza complementare.
a)
Quantificazione del fabbisogno di liquidità necessario all’erogazione dei
conferimenti ai fondi destinatari e conseguente richiesta di somministrazione
fondi alla direzione generale
Per ogni
mese in cui devono essere erogati i conferimenti, una volta individuato
l’ammontare degli stessi, il servizio amministrativo competente deve
comunicare al locale servizio di ragioneria l’importo del fabbisogno di
liquidità necessaria per procedere al versamento degli stessi.
La
comunicazione del fabbisogno di liquidità deve essere trasmessa al locale
servizio di ragioneria in tempo utile da consentire a quest’ultimo di
inoltrare all'Ufficio III della Direzione Centrale di Ragioneria e Finanza la
richiesta di somministrazione fondi entro gli stessi termini previsti per
l’inoltro della seconda richiesta mensile di somministrazione prevista per il
pagamento di Tfs e Tfr.
Al
riguardo è necessario tenere presente che i termini per la richiesta di
somministrazione sono di volta in volta comunicati dall’Ufficio III della
D.C. Ragioneria e Finanza che ne attiva l’inoltro automatizzato all’interno
del sistema informativo di autogoverno dell’Istituto.
Poiché il
termine per l’inoltro della seconda richiesta mensile di somministrazione
viene normalmente fissato intorno alla prima decade del mese in cui devono
avvenire i pagamenti, è necessario che, per ogni mese, la stima dell’ammontare
dei conferimenti avvenga nel periodo compreso tra il consolidamento dei dati
in Sin PrevCompl del mese precedente (di norma dopo il quattordicesimo giorno
lavorativo di ogni mese) e la fine del mese stesso ovvero gli inizi del mese
di pagamento.
Più
precisamente si può dire che l’individuazione del fabbisogno di liquidità,
con riferimento ai pagamenti da effettuarsi nel mese n, va fatta dopo
l’adozione della determinazione di pagamento dei conferimenti (vedi paragrafo
“g- Perfezionamento della determinazione …”) del mese n-1 ed entro la fine
del mese stesso ovvero entro i primissimi giorni del mese n e, in ogni caso,
in tempo utile perché il locale servizio di ragioneria possa comunicare il
fabbisogno stesso alla Direzione centrale di ragioneria e finanze in tempo
per la seconda somministrazione fondi.
Il
fabbisogno di liquidità va previsto con riferimento alla singola gestione (ex
Enpas o ex Inadel) in relazione alla quale va adottata la determinazione di
spesa.
Come
precisato in dettaglio nell’allegato con le istruzioni operative, l’ammontare
del fabbisogno va individuato mediante accesso all’apposita funzione del Sin
PrevCompl che mostra l’ammontare del versamento da effettuare con riferimento
alle posizioni da conferire nel mese successivo (ovvero già conferite) che
entreranno nella determinazione di pagamento del mese successivo.
Esempio
Supponendo
che la determinazione di spesa per il pagamento dei conferimenti del mese di
settembre sia stata adottata il giorno 24 settembre e che il termine per la
seconda richiesta di somministrazione fondi inerente al mese di ottobre sia
stato fissato per il 10 ottobre, l’individuazione dei montanti delle
posizioni conferite o da conferire che entrano nella determinazione di
pagamento del mese di ottobre deve avvenire possibilmente entro il 30
settembre e la richiesta di somministrazione deve essere inoltrata dal
servizio locale di ragioneria entro e non oltre il 10 ottobre
b)
Ricezione della comunicazione dell’avvenuta cessazione del rapporto di lavoro
da parte dell’amministrazione datrice di lavoro
La
procedura per il conferimento ai fondi del montante figurativo maturato e
destinato a previdenza complementare prende avvio a seguito della
comunicazione di avvenuta cessazione del rapporto di lavoro da parte dell’amministrazione
datrice di lavoro.
La
comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro perviene attraverso due
modalità tra loro complementari:
- il flusso DMA;
- la dichiarazione di responsabilità
circa l’assenza o presenza di rapporti di lavoro con pubbliche
amministrazioni instauratisi con o senza soluzione di continuità
successivamente alla cessazione comunicata e da rendersi mediante l’apposito modello
01100201aut (allegato); si ribadisce che l’invio di questa
dichiarazione può essere eventuale (si veda in proposito quanto detto nel
paragrafo 3).
c)
Verifica e registrazione della sussistenza di discontinuità con i successivi
rapporti di lavoro
In
analogia a quanto avviene per i Tfr, il conferimento del montante figurativo
per previdenza complementare resta sospeso e non può aver luogo fino a quando
non sia stata registrata nel sistema la sussistenza della soluzione di
continuità.
La
soluzione di continuità è rilevata dall’applicativo Sin PrevCompl che,
elaborando i dati forniti tramite DMA, verifica l’esistenza dell’intervallo
temporale di almeno un giorno tra il rapporto di lavoro cessato e un
eventuale successivo rapporto di lavoro.
Solo
l’avvenuta registrazione della soluzione di continuità di iscrizione
all’Inpdap ai fini del Tfr fa sì che la cessazione dia luogo al conferimento.
In caso
di continuità con rapporti di lavoro successivi, la posizione non è conferita
ma continua ad essere incrementata con i nuovi accantonamenti e rivalutata
fino a quando non si verifica la condizione, dianzi richiamata, che può dar
luogo al conferimento.
In caso
di decesso del lavoratore iscritto a previdenza complementare, qualora la
registrazione dell’evento cessazione nel Sin PrevCompl sia effettuata
dall’operatore di sede prima dell’arrivo della DMA tale operazione avviene
tenendo conto delle eventuali dichiarazioni e della documentazione che i
familiari superstiti producono ai fini delle prestazioni istituzionali
erogate dall’Inpdap.
Nel caso
in cui il lavoratore abbia comunque prodotto la dichiarazione di
responsabilità (che, come detto al punto 3, ha carattere facoltativo) il
funzionario incaricato deve procedere tempestivamente ad inserire nel sistema
le informazioni circa la sussistenza della soluzione di continuità tra il
rapporto di lavoro cessato ed eventuali successivi rapporti di lavoro
dell’aderente presso altra pubblica amministrazione iscritta all’Inpdap.
Questa operazione potrebbe, per un verso, rendere conferibili posizioni che tali
non appaiono sulla base dei dati forniti tramite DMA (perché privi della
comunicazione di cessazione) o, per converso, rendere non più conferibili
posizioni per le quali il lavoratore ha dichiarato l’esistenza di continuità
tra il rapporto di lavoro cessato e successivi impieghi.
Si
segnala l’opportunità che le comunicazioni di cessazione dal servizio
pervenute attraverso dichiarazione di responsabilità o in altra forma (per
esempio comunicazioni di decesso o dichiarazioni delle amministrazioni) siano
condivise con gli operatori di posizione assicurativa per la registrazione
dell’informazione nei sistemi di propria competenza.
d)
Definizione del montante maturato
Dopo
l’acquisizione dell’informazione di avvenuta cessazione del rapporto di
lavoro, il Sin PrevCompl mette in evidenza tutte le posizioni di soggetti
cessati per i quali procedere al conferimento che dovrà essere erogato entro
il quarto mese successivo a quello di cessazione del rapporto di lavoro.
Come
segnalato nella nota operativa n. 15 del 3 dicembre 2004, è opportuno che in
sede di liquidazione di un Tfr o di un montante figurativo di previdenza
complementare (attivata in entrambi i casi dallo stesso evento: cessazione
del rapporto di lavoro) i funzionari addetti provvedano, attraverso le funzionalità
di Sin Tfr e tenendo conto anche delle indicazioni di cui alla nota congiunta
n. 2185 del 15 ottobre 2007 della Direzione centrale Tfs, Tfr e previdenza
complementare e della Struttura di progetto per le applicazioni informatiche,
ad una verifica delle due posizioni al fine di evitare che per uno stesso
soggetto si liquidino indebitamente importi determinati utilizzando due volte
lo stesso accantonamento (per il Tfr e la previdenza complementare,
contemporaneamente).
Immediatamente
dopo il consolidamento dei dati presenti nel Sin PrevCompl (che di norma
avviene il 14° giorno lavorativo del mese che può collocarsi tra il 18 ed il
23 del mese) il funzionario amministrativo provvede a calcolare l’ammontare
dei singoli conferimenti selezionando nella lista dei conferimenti del Sin
PrevCompl tutti quelli che riportano come data di conferibilità quella del
mese in corso.
La
posizione oggetto di conferimento è costituita ed aggiornata sulla base delle
informazioni retributive e contributive pervenute dalle amministrazioni
datrici di lavoro tramite i flussi certificati delle DMA.
Ciò
nondimeno, si segnala l’opportunità di controlli preventivi sulla coerenza e
la correttezza della posizione da conferire, da parte dell’operatore che
esegue il conferimento (si vedano in proposito le indicazioni contenute nella
nota di istruzioni operative allegata).
In caso
di evidenti anomalie nel calcolo della posizione o di inattendibilità dei
dati, il conferimento può essere sospeso o annullato e vanno richiesti
chiarimenti al competente ufficio della Direzione Centrale Previdenza, nel
primo caso, ovvero all’amministrazione datrice di lavoro, nel secondo caso.
Per le
eventuali sistemazioni della posizione relativa al conferimento sospeso o
annullato va fatta apposita segnalazione per posta elettronica alla
competente struttura della direzione centrale previdenza che provvederà in
tal senso.
Nel caso
particolare di assenza di periodi retributivi per probabile mancato invio di
DMA si suggerisce di definire e liquidare ugualmente il conferimento e di
segnalare l’anomalia al competente ufficio della direzione centrale. Il
successivo recupero di eventuali periodi mancanti darà luogo ai
riconferimenti.
Si fa
riserva di successive istruzioni per i riconferimenti, che possono verificarsi
in caso di accantonamenti arretrati relativi a periodi che hanno già
costituito oggetto di un conferimento già liquidato ma comunicati
successivamente al conferimento stesso.
e)
Verifica dei conferimenti da erogare e predisposizione della proposta di
determinazione
Il
funzionario individuato dal dirigente, provvede a verificare la correttezza e
la completezza dei conferimenti eseguiti e, quindi, a predisporre la proposta
di determinazione che aggrega gli stessi secondo i criteri di seguito precisati.
Per
quanto riguarda i controlli, si ribadisce quanto detto con riferimento ai
controlli che effettua l’esecutore e che devono essere finalizzati ad una
verifica della coerenza dei valori della posizione con le retribuzioni
dichiarate.
Si
precisa che all’interno del SIN PrevCompl i conferimenti degli aderenti della
provincia vengono distinti per singolo fondo e per gestione di riferimento
(ex Enpas o ex Inadel).
Pertanto,
devono essere elaborate tante proposte di determinazione quanti sono i fondi
destinatari dei conferimenti e quante sono le gestioni Inpdap interessate per
singolo fondo. Ad ogni proposta di determinazione sono allegati i prospetti
di calcolo riassuntivi dei conferimenti relativi ai lavoratori aderenti
cessati.
La
proposta di determinazione, che raccoglie i conferimenti dei montanti
figurativi maturati comprensivi dei rendimenti al netto dell’imposta
sostitutiva, viene stampata con un elenco riassuntivo mediante apposita
funzionalità del Sin PrevCompl (si vedano, in proposito, le istruzioni
allegate circa le operazioni da eseguire) e viene trasmessa tempestivamente
al servizio di ragioneria.
f) Le
verifiche contabili sulla proposta di determinazione
Il
servizio locale di ragioneria, ricevute le proposte di determinazione con i
prospetti di calcolo allegati effettua fondamentalmente le seguenti
verifiche, ai sensi dell’art. 31 del Regolamento di Amministrazione e
Contabilità dell’Istituto.
- Riscontro circa la sufficiente
disponibilità di stanziamento assegnato sulle voci di imputazione
interessate.
- Riscontro circa la coerenza tra
l’importo di ogni singolo conferimento risultante da ciascun foglio di
calcolo e l’importo complessivo contenuto nella proposta di determinazione.
Si
segnala, a proposito di quest’ultimo punto, che il progetto di liquidazione
relativo ai singoli conferimenti è la risultante non dell'istruttoria né di
calcoli compiuti sul momento dall'operatore ma del consolidamento di una
situazione gestita e verificata nel tempo mediante acquisizione dei dati retributivi
e contributivi pervenuti su base telematica tramite i flussi certificati DMA,
nonché attraverso elaborazioni e controlli effettuati dalla procedura
informatica Sin PrevCompl. Poiché l’acquisizione dei dati dichiarati dalle
amministrazioni datrici di lavoro avviene tramite acquisizione telematica di
flussi certificati, il controllo dei servizi di ragioneria, in questo caso, è
esentato dal riscontrare la rispondenza di questi con quelli acquisiti a
sistema i quali non vengono digitati manualmente dall’operatore.
Una volta
espletata la verifica contabile, il servizio di ragioneria ne comunica
tempestivamente gli esiti al settore amministrativo per il prosieguo
dell’iter di emanazione della determinazione.
La
verifica positiva deve essere certificata in calce alle proposte di
determinazione esaminate a cura del responsabile di ragioneria o suo
sostituto, apponendo la data, la firma e la dicitura “verifica contabile
preventiva eseguita”.
In caso
di osservazioni, la certificazione non deve essere apposta e gli atti devono
essere restituiti al settore amministrativo comunicando le eventuali anomalie
riscontrate (cfr. art. 31, c. 2 RAC) .
g)
Perfezionamento della determinazione e completamento dei controlli di
regolarità amministrativa contabile
Ricevuti
gli esiti della verifica contabile effettuata dal servizio di ragioneria
sulle proposte di determinazione, le stesse vengono tempestivamente elaborate
a cura del funzionario amministrativo competente mediante le apposite
funzionalità del Sin PrevCompl che prevede la registrazione del numero e
della data della determinazione da attribuire tenendo conto della
progressione presente nel registro di sede delle determinazioni dirigenziali
(ciò perché la numerazione interna attribuita dalla procedura in argomento
non riveste i necessari requisiti di certezza a differenza di quanto, invece,
assicurato da altre procedure istituzionali).
Le
determinazioni definitive, accompagnate con gli allegati prospetti di calcolo
afferenti i conferimenti, vengono sottoposte alla firma del dirigente ai fini
della successiva registrazione dell’impegno di spesa e della corrispondente
contestuale liquidazione.
Occorre
osservare che l’impegno determinato cumulativamente su ciascuna
determinazione corrisponde alla sommatoria degli importi liquidati per
ciascun singolo conferimento in essa ricompreso e risultante dagli allegati
prospetti di calcolo.
Impegno e
liquidazione della spesa, dunque, sono di fatto simultanei e coincidenti.
Per
ciascuna determinazione adottata il servizio amministrativo competente, entro
il giorno lavorativo successivo, deve, pertanto, procedere alla registrazione
del corrispondente impegno di spesa ed alla contestuale relativa liquidazione
dello stesso all’interno del sistema informativo contabile SAP/R3.
A tal fine,
l’importo corrispondente ai montanti oggetto di conferimento, a fronte di
ciascuna determinazione, deve essere imputato sulla posizione finanziaria
S1210602.
Nel campo
testo editabile sulla videata di input dell’impegno, in ogni caso, è
necessario indicare gli estremi della determinazione e la causa della stessa
(cfr. Disposizione operativa n. 2 di cui alla nota D.C. Ragioneria e Finanza
n.581/P.E. del 12/10/2001).
Una volta
registrati gli impegni e le liquidazioni afferenti alle determinazioni
sottoscritte, le stesse vengono nuovamente trasmesse ai servizi di ragioneria
per il completamento dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e
la conseguente emissione dei mandati di pagamento.
L’inoltro
dei documenti al servizio di ragioneria per l’ordinazione del pagamento deve
essere accompagnato da specifica prima nota (vedi fac simile in allegato 3)
che, oltre a contenere gli estremi di registrazione degli impegni e delle
liquidazioni, deve indicare tutti gli altri elementi per la regolare
esecuzione dei pagamenti.
Particolare
cura ed attenzione è richiesta nella corretta trascrizione sulla prima nota
delle coordinate IBAN dei fondi destinatari. Un codice IBAN errato può,
infatti, determinare storni da parte della banca depositaria del fondo che
possono allungare i tempi di riconciliazione. Poiché le coordinate IBAN sono
riportate nelle schermate e nei testi a stampa contenenti i dati delle
determinazioni predisposte dal Sin PrevCompl è consigliabile copiare le
stesse con le funzioni “copia” e “incolla” di Office dalla schermata della
determinazione approvata e consultabile da Sin PrevCompl e, quindi,
incollarle nella prima nota evitando così possibili errori di digitazione.
Ai fini
della tempestiva riconciliazione dei conferimenti ricevuti da parte dei fondi
destinatari, particolare importanza riveste anche la completezza della
causale del versamento che dovrà essere riportata in prima nota.
A tal
fine, i servizi amministrativi predisporranno i seguenti codici di causale
che dovranno essere riportati nella prima nota
Per
Espero e Laborfonds
KE-CODICE
FISCALE INPDAP- SIGLA PROVINCIA/SEDE TERRITORIALE - MESE ed
ANNO
(della determinazione) –NUMERO DELLA DETERMINAZIONE-KE
Esempi:
-
KE-97095380586-AN-092009- numero determinazione- KE
-
KE-97095380586-RM1-092009- numero determinazione- KE
Il
servizio di ragioneria, dal canto proprio, dovrà usare particolare attenzione
nel riportare sui campi “causale” e “mediante” del mandato rispettivamente gli
stessi codici causale e le stesse coordinate IBAN indicate in prima nota.
La stessa
perizia ed attenzione dovrà essere usata, in fase di estinzione del mandato,
dalla Banca cassiera a cui dovrà essere richiesto di riportare sulla causale
del bonifico da eseguire sia i codici causale sia le coordinate IBAN indicate
sul mandato di pagamento, nonché gli estremi dello stesso mandato di
pagamento. Ciò consentirà al fondo destinatario di procedere ad una
tempestiva riconciliazione dei montanti pervenuti dall’Istituto.
Ricevute
le determinazioni e le prime note complete dell’indicazione degli estremi di
registrazione degli impegni e delle liquidazioni nonché degli altri elementi
necessari alla corretta emissione dei mandati di pagamento, il servizio di
ragioneria procede all’espletamento della verifica per l’ordinazione del
pagamento di cui all’art. 31, comma 5 del regolamento di amministrazione e
contabilità. In questa fase, pertanto, il servizio di ragioneria si limita al
riscontro dei seguenti elementi:
- che le determinazioni cumulative ed i
relativi prospetti di calcolo trasmessi siano corrispondenti a quelli
esaminati nella precedente fase di verifica;
- che vi sia congruenza tra l’importo
di ciascuna determinazione e la sommatoria dei prospetti di calcolo ad essa
corrispondenti;
- che le determinazioni siano
state debitamente sottoscritte dal dirigente competente;
- che i fogli di calcolo siano stati
sottoscritti dal dirigente competente o dal responsabile amministrativo del
procedimento se diverso dal dirigente che ha sottoscritto la determinazione;
- che gli impegni di spesa
preventivamente adottati e le relative liquidazioni siano stati debitamente
registrati per il pieno soddisfacimento della spesa corrispondente con la
corretta imputazione al capitolo e all’esercizio di competenza.
A seguito
dell’espletamento positivo dei riscontri anzidetti, il servizio di
ragioneria, tenuto conto della simultaneità con cui viene quantificato
l’impegno e liquidata la spesa corrispondente e dell’automatismo per cui
l’importo della determinazione è definito sulla base dei fogli di calcolo
ricompresi nella stessa, si limiterà ad apporre il “visto per l’ordinazione
del pagamento” su ogni singola determinazione ricevuta e provvederà
all'emissione ed alla trasmissione alla banca cassiera dei mandati di
pagamento necessari a versare i conferimenti dovuti ai fondi destinatari.
h)
emissione del mandato di pagamento per l’erogazione dei conferimenti ai fondi
destinatari
Sui
mandati di pagamento, come già rilevato in precedenza, la causale, oltre alla
consueta descrizione sintetica dovrà contenere il particolare codice
“stringa” indicato sulla prima nota dal servizio amministrativo.
Ad
esempio: Conferimento montanti figurativi ai fondi di previdenza
complementare KE-CODICE FISCALE INPDAP- SIGLA PROVINCIA/SEDE TERRITORIALE
- MESE ed ANNO (della determinazione) –NUMERO DELLA DETERMINAZIONE-KE
Nel
compilare il campo “mediante” del mandato, i servizi di ragioneria dovranno
usare particolare attenzione nel riportare, oltre che la dizione “bonifico
bancario”, le coordinate IBAN del conto della banca depositaria dei fondi
pensione. Come già sopra evidenziato, inoltre, dovrà essere richiesto alla
banca cassiera di riportare sulla causale del bonifico da eseguire gli
estremi del mandato di pagamento, il codice causale e le coordinate IBAN
della banca depositaria in modo da consentire al fondo destinatario una
tempestiva riconciliazione dei montanti conferiti dall’Istituto.
Si
ricorda, in proposito, che la corretta indicazione del codice identificativo
della di determinazione sulla causale del bonifico è un codice chiave per la
riconciliazione delle somme versate con il flusso informativo telematico che
Inpdap trasmette al fondo pensione. Senza la causale come sopra descritta,
compreso l’inserimento del numero di mandato, il fondo pensione non è in
grado di eseguire la riconciliazione. Per queste ragioni è fondamentale
accertarsi che le banche cassiere registrino correttamente le causali dei bonifici
come sopra formulate.
Se non si
rispetta il codice prima richiamato e oggetto di protocolli condivisi con i
fondi ovvero se si sbaglia il codice IBAN, si corre il rischio che il fondo
non sia in condizione di eseguire la riconciliazione e che questo possa
causare danni al lavoratore aderente.
Una volta
elaborati i mandati di pagamento, i locali servizi di ragioneria dovranno
comunicare ai competenti servizi amministrativi gli estremi identificativi
degli stessi.
I mandati
di pagamento vanno trasmessi entro e non oltre il giorno lavorativo
successivo dalla loro emissione alla banca cassiera che dovrà estinguerli
entro 48 ore dallo loro ricezione.
Il
pagamento viene bonificato sul conto acceso presso la banca depositaria del
fondo. Gli uffici INPDAP devono, pertanto, assicurare l’accredito e la valuta
dei versamenti entro lo stesso mese di determinazione del conferimento.
i)
Registrazione degli estremi del mandato di pagamento, invio delle
comunicazioni al fondo ed aggiornamento del fascicolo di previdenza
complementare
Il
competente servizio amministrativo provvede a registrare nel Sin PrevCompl il
numero identificativo del mandato di pagamento associato ad ogni
determinazione secondo le istruzioni contenute nella nota di istruzioni
operative allegata alla presente.
Il numero
identificativo del mandato deve essere inserito tempestivamente nel Sin. Se,
infatti, non si associa il numero di mandato di pagamento alla corrispondente
determinazione di impegno della spesa, i conferimenti relativi non vengono
comunicati ai fondi pensione ed anche questa carenza può determinare ritardi
ed anomalie nell’attività di riconciliazione contributiva da parte dei fondi
pensione.
Successivamente all’inserimento del numero di mandato,
attraverso apposita funzionalità del SIN PrevCompl, vanno stampati ed inviati
ai fondi destinatari i prospetti di calcolo dei conferimenti eseguiti nel
mese, con relativa nota di accompagnamento a firma del dirigente. I fondi
pensione che abbiano stipulato apposita convenzione con l’Inpdap ricevono le
stesse informazioni mediante flussi telematici predisposti ed inviati dalle
competenti direzioni centrali dell’Istituto.
Come
precisato nella nota operativa del 16 giugno 2005 (prot.
n. 908) della Direzione Centrale Pianificazione, Budget e Controllo di
Gestione, l’inserimento del numero di mandato in Sin PrevCompl determina il
relativo prodotto oggetto di rilevazione per la misurazione della produzione
di sede.
Copia del
prospetto di conferimento del montante maturato andrà inserita sia nel
fascicolo d'area previdenza complementare, sia in quello Tfs-Tfr.
Gli
accantonamenti figurativi del Tfr, infatti, come sopra richiamato, possono
essere destinati (in tutto o in parte a seconda delle situazioni) a
previdenza complementare e questo produce effetti anche sull'importo finale
del Tfr liquidato dall'Inpdap.
IL
DIRIGENTE GENERALE
DELLA
DIREZIONE CENTRALE
RAGIONERIA
E FINANZA
Dr.
Giuseppe BEATO
|
IL
DIRIGENTE GENERALE
DELLA
DIREZIONE CENTRALE
PREVIDENZA
Dr.
Costanzo GALA
|
Allegati
Dichiarazione
Destinatari
Ai
Dirigenti delle direzioni centrali e regionali
ai
Dirigenti degli uffici provinciali e territoriali
ai
Coordinatori delle consulenze professionali
agli Enti
ed alle Amministrazioni iscritti all’Inpdap, per il tramite degli
uffici
provinciali
al
Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei
servizi
vari del Ministero dell’economia e delle finanze
e per
conoscenza
al
Commissario straordinario
al
Presidente ed ai componenti del Consiglio di indirizzo e vigilanza
al
Presidente ed ai componenti del Collegio sindacale
al
Direttore generale
ai Fondi
pensione complementare che associano dipendenti pubblici
LORO SEDI
|