Roma, 27 ottobre 2004
INPDAP
DIREZIONE
GENERALE
Destinatari
Allegato
CIRCOLARE N. 59
(versione
aggiornta)
Oggetto : istruzioni
per la compilazione delle denunce mensili ai sensi dell'art. 44, comma 9, del
decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326.
Sommario: I PARTE - 1. quadro normativo di riferimento e
finalitá della circolare. 2. Indicazioni generali. 3 Piano operativo. II
PARTE - 4. Caratteristiche del modello di denuncia e rappresentazione dei
dati in Euro. 5. Frontespizio della denuncia. 6. Regole generali di
compilazione dei campi contenuti nei quadri della denuncia. 7. Quadro D0 -
Dati identificativi dell'iscritto. 8. Quadro E0 - Dati relativi ai periodi,
alle retribuzioni e ai contributi dovuti per il periodo di riferimento. 9
.Quadro E1 - Dati relativi alle contribuzioni ai fondi pensione
complementare. 10. Quadro F1 - Dati relativi a quote di piani di
ammortamento. 11 Quadro V1 - Dati relativi ai periodi, alle retribuzioni e ai
contributi dovuti per i periodi pregressi. 12. Quadro Z1 - Prospetto
riepilogativo dei dati contenuti nelle quadri E0, F1 e V1. 13. Quadro Z2 -
Prospetto riepilogativo dei dati di versamento. 14 Quadro Z3 - Prospetto
riepilogativo dei dati contenuti nei quadri E1
PRIMA PARTE -
ASPETTI GENERALI
1. QUADRO
NORMATIVO DI RIFERIMENTO E FINALITÁ DELLA CIRCOLARE
L'art. 44 del
decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326 prevede
che a decorrere dal 2005, con riferimento alle retribuzioni corrisposte a
partire dal mese di gennaio dello stesso anno, i sostituti di imposta tenuti
al rilascio della certificazione di cui commi 6ter e 6quater (certificazione
unica ai fini fiscali e contributivi) dell'art. 4 del Dpr 22 luglio 1998, n. 322 trasmettono mensilmente all'INPDAP, in via telematica, i
dati retributivi e le informazioni necessarie per l'implementazione delle
posizioni assicurative individuali e per l'erogazione delle prestazioni,
riferiti ai dipendenti iscritti all'INPDAP.
Il termine di
trasmissione della denuncia è l'ultimo giorno del mese successivo a quello di
riferimento. La trasmissione può avvenire in modo diretto o attraverso uno
degli intermediari individuati dall'art. 3, commi 2bis e 3 del Dpr 322/1998 (Caf, commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro,
associazioni sindacali di categoria, società o enti appartenenti a gruppi
societari per conto di tutti gli enti e le società dei gruppi stessi).
In questo modo
potranno essere assicurate con tempestività all'INPDAP tutte le informazioni
occorrenti per la tenuta delle posizioni previdenziali, per l'erogazione
delle prestazioni e per lo svolgimento di quelle attività istituzionali che
presuppongono un costante aggiornamento delle banche dati, come anche i servizi
e gli adempimenti in materia di previdenza complementare. Proprio per le
esigenze della previdenza complementare e per le attività istituzionali che è
chiamato a svolgere, l'INPDAP ha previsto quadri dedicati della denuncia,
finalizzati all'acquisizione delle informazioni necessarie. Queste
informazioni potranno essere messe a disposizione, nei termini e nella
modalità previsti dagli ordinamenti di settore, anche dei fondi pensione
complementare che intenderanno avvalersi del servizio.
L'INPDAP, già a partire dal
2003, ha dato vita a gruppi di lavoro con le amministrazioni e gli enti
iscritti all'Istituto per un'analisi delle problematiche e delle implicazioni
di tipo organizzativo e tecnico legate all'attuazione della norma in esame
nonché per l’effettuazione della prevista sperimentazione. Facendo tesoro dei
suggerimenti e delle proposte fornite dalle amministrazioni partecipanti ai
gruppi ed alla sperimentazione, si sono messe a punto le indicazioni
contenute nella presente circolare che, come previsto dal citato art. 44 del
Dl 269/2003, reca le istruzioni necessarie per la trasmissione dei flussi
informativi.
Con la presente
circolare si forniscono, pertanto, le prime istruzioni per la compilazione e
l’invio della denuncia mensile, denominata Denuncia Mensile Analitica (DMA).
Sono allegati alla circolare:
- il modello a
stampa della denuncia mensile analitica (Mod. DMA);
- le specifiche
tecniche per l’elaborazione e la trasmissione telematica della denuncia.
Con l'avvio
della trasmissione delle denunce mensili per via telematica, le
Amministrazioni e gli Enti iscritti all'INPDAP non dovranno più inviare
all'Istituto gli aggiornamenti mensili utilizzando il tracciato del modello
770 come richiesto nella circolare del 10 gennaio 2002, n. 1, successivamente integrata e modificata .
2. INDICAZIONI
GENERALI
INFORMATIVA
AI SENSI DELL'ART. 13 DEL D.LGS. N. 196 DEL 2003 SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, "Codice in materia di protezione dei dati
personali", prevede un sistema di garanzie a tutela dei trattamenti che
vengono effettuati sui dati personali.
Di seguito si
illustra sinteticamente come verranno utilizzati tali dati contenuti nella
presente denuncia e quali sono i diritti che il cittadino ha in questo
ambito.
Finalità del
trattamento
L'INPDAP e
l'Agenzia delle Entrate, desiderano informare, anche per conto degli altri
soggetti a ciò tenuti, che nella denuncia sono presenti diversi dati personali
che verranno trattati dall'INPDAP e dall'Agenzia delle Entrate, nonché dai
soggetti intermediari individuati dalla legge (centri di assistenza fiscale,
sostituti di imposta, associazioni di categoria e professionisti) per le
finalità di cui all'art. 44 della del D.l. 30 settembre 2003, n. 269,
convertito nella legge 24
novembre 2003, n. 326. ed, a tal
fine, alcuni dati possono essere pubblicati.
I dati in possesso dell'INPDAP
e dell'Agenzia delle Entrate possono essere comunicati ad altri soggetti
pubblici in presenza di una norma di legge o di regolamento, ovvero, quando
tale comunicazione sia comunque necessaria per lo svolgimento di funzioni
istituzionali, previa comunicazione al Garante.
Gli stessi dati
possono, altresì, essere comunicati a privati o enti pubblici economici
qualora ciò sia previsto da una norma di legge o di regolamento.
Modalità del
trattamento
I dati verranno
trattati con modalità prevalentemente informatizzate e con logiche pienamente
rispondenti alle finalità da perseguire anche mediante:
§
Verifiche dei dati contenuti nelle denunce;
§
Verifiche dei dati esposti nelle dichiarazioni con dati in
possesso di altri organismi (quali, ad esempio, AdE, altri istituti
previdenziali, camere di commercio).
Titolari del
trattamento
La denuncia può
essere consegnata a un intermediario previsto dalla legge (Caf, associazioni
di categoria, professionisti) il quale invia i dati all'Agenzia delle
Entrate.
Gli intermediari,
l'INPDAP e l'Agenzia delle Entrate, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 196 del 2003, assumono la
qualifica di "titolare del trattamento dei dati personali" quando
tali dati entrano nella disponibilità e sotto il loro diretto controllo.
I
"titolari del trattamento" possono avvalersi di soggetti nominati
"responsabili".
In particolare
sono titolari:
§
l'INPDAP e l'Agenzia delle Entrate, presso i quali è conservato
ed esibito a richiesta l'elenco dei responsabili;
§
gli intermediari, i quali, ove si avvalgano della facoltà di
nominare dei responsabili, devono comunicarlo agli interessati, rendendo noti
i dati identificativi dei responsabili stessi.
Diritti
dell'interessato
Presso il
titolare o i responsabili del trattamento l'interessato potrà accedere ai
propri dati personali per verificarne l'utilizzo o, eventualmente, per
correggerli, aggiornarli nei limiti previsti dalla legge, ovvero per
cancellarli od opporsi al loro trattamento, se trattati in violazione di
legge.
Consenso
L'INPDAP e
l'Agenzia delle Entrate, in quanto soggetti pubblici, non devono acquisire il
consenso degli interessati per poter trattare i loro dati personali. Il
menzionato consenso non è necessario agli intermediari dei dati diversi da
quelli sensibili, in quanto il loro conferimento è obbligatorio per legge.
La presente
informativa viene data in generale per tutti i titolari del trattamento sopra
indicati.
2.1 Soggetti
obbligati alla denuncia
Come richiamato
in premessa, i soggetti obbligati all'invio telematico delle denunce sono i
sostituti d'imposta tenuti al rilascio della certificazione unica ai propri
dipendenti attestante gli imponibili ai fini fiscali e contributivi,
l'ammontare delle ritenute operate, delle detrazioni di imposta e delle
deduzioni di imponibile effettuate e dei contributi previdenziali ed
assistenziali, nonché gli altri dati indicati con il provvedimento
amministrativo di applicazione della certificazione unica. Sono, pertanto,
tenuti tutte le Amministrazioni ed Enti comunque iscritti alle gestioni
confluite nell'INPDAP , nonché gli enti con personale iscritto per opzione
all'INPDAP.
La denuncia
mensile va compilata anche da parte dei soggetti sostituti d'imposta con
dipendenti iscritti alla sola gestione assicurativa ENPDEDP.
Può accadere
che personale dipendente da una pubblica amministrazione, dalla quale riceve
il trattamento economico fondamentale, svolga, in tutto o in parte, la
propria attività lavorativa presso un'altra amministrazione che non riveste
il ruolo di sostituto e che provvede alla corresponsione di una parte o
dell'intera retribuzione accessoria. Qualora il sostituto d'imposta non fosse
nelle condizioni di inserire nella denuncia del mese di competenza i dati
relativi alla retribuzione accessoria erogata da altra amministrazione, sarà
cura del sostituto stesso rappresentare i dati in questione non appena ne
sarà giunto in possesso.
L'invio della
denuncia mensile delle retribuzioni e dei contributi dovuti all'INPDAP,
riguarda i dipendenti iscritti alle seguenti gestioni amministrate
dall'Istituto:
- Cassa
Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali
- Cassa
Pensioni Dipendenti Enti Locali
- Cassa
Pensioni Insegnanti
- Cassa
Pensioni Sanitari
- Cassa Ufficiali
Giudiziari
- INADEL
- ENPAS
- ENPDEDP
- Cassa Unica
del Credito.
Con riguardo
agli iscritti alla Cassa pensioni ufficiali giudiziari, ivi compresi i
coadiutori degli Uffici UNEP, sono tenuti alla compilazione gli uffici UNEP
in qualità di sostituto di imposta e di amministrazione sede di servizio.
Rientrano,
altresì, nella denuncia le retribuzioni e le contribuzioni destinate a Fondi
di Previdenza complementare. Per il personale pubblico iscritto a questi
fondi, l’INPDAP è tenuto a svolgere alcuni adempimenti e servizi.
È previsto,
infatti, un apposito quadro relativo alla previdenza complementare che le
amministrazioni pubbliche devono compilare per comunicare i dati necessari
all'Istituto per lo svolgimento delle attività 'obbligate' in materia (accantonamenti
delle quote figurative di TFR e versamento dei contributi a carico delle
amministrazioni statali datrici di lavoro) con riferimento ai dipendenti
iscritti all'Istituto stesso e aderenti ai fondi pensione. Questo quadro
potrà essere utilizzato anche per comunicare ai fondi pensione i dati di loro
stretta pertinenza, qualora i fondi stessi intendessero avvalersi del
servizio di acquisizione dei dati messo a disposizione da INPDAP. In tal
caso, potrebbe verificarsi la circostanza che anche enti e sostituti di
imposta non iscritti all’INPDAP, ma con personale iscritto ai fondi pensione
stessi, debbano provvedere alla presentazione della denuncia, per le sole
parti relative alla previdenza complementare.
2.2 Modalità di
presentazione
La denuncia dei sostituti d'imposta sopra richiamati,
deve essere presentata mensilmente e esclusivamente per via telematica
tramite il servizio dell’Agenzia delle Entrate abitualmente utilizzato per la
presentazione telematica delle dichiarazioni fiscali.
La denuncia mensile può essere
trasmessa:
a) direttamente;
b) tramite intermediari abilitati.
La denuncia si considera presentata nel
giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dei servizi
telematici dell'Agenzia delle Entrate. La prova della presentazione è data
dalla comunicazione rilasciata per via telematica dall'Agenzia delle Entrate
che ne attesta l'avvenuto ricevimento per conto dell’INPDAP.
L'INPDAP renderà disponibile
gratuitamente nel sito www.inpdap.gov.it un programma con cui i
sostituti d'imposta possono inserire i dati della denuncia mensile, nonché
controllarne la correttezza.
a)
Presentazione telematica diretta
I sostituti che predispongono la
propria denuncia possono scegliere di trasmetterla direttamente, senza
avvalersi di un intermediario abilitato, mediante il medesimo servizio
telematico dell’Agenzia delle Entrate utilizzato per la presentazione delle
proprie dichiarazioni fiscali.
b)
Presentazione telematica tramite intermediari abilitati
Gli
intermediari indicati nell'art. 3, commi 2bis e 3, del DPR 322/1998 e successive modificazioni, sono obbligati a trasmettere
le denunce mensili per via telematica, avvalendosi del servizio telematico
Entratel, sia per le denunce da loro predisposte per conto del dichiarante,
sia per le denunce predisposte dal dichiarante, per le quali hanno assunto
l'impegno della presentazione per via telematica. Sono obbligati alla
presentazione telematica delle denunce da loro predisposte gli intermediari
abilitati appartenenti alle seguenti categorie:
1. Gli iscritti
negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e
dei consulenti del lavoro;
2. Gli iscritti alla data del
30 settembre 1993 nei ruoli dei periti ed esperti tenuti dalle camere di
commercio per la subcategoria tributi, in possesso di diploma di laurea in
giurisprudenza o economia e commercio o equipollenti o di diploma di
ragioneria;
3. Gli iscritti
negli albi degli avvocati;
4. Gli iscritti
nel registro dei revisori contabili di cui al D.Lgs. 21 gennaio 1992, n. 88;
5. Le
associazioni sindacali di categoria tra imprenditori di cui all'art. 32, comma 1, lettere a), b) e c), del D.Lgs. n. 241 del 1997;
6. Le associazioni
che raggruppano prevalentemente soggetti appartenenti a minoranze
etnico-linguistiche;
7. I Caf -
dipendenti;
8. I Caf -
imprese;
9. Coloro che
esercitano abitualmente l'attività di consulenza fiscale;
10. Gli
iscritti agli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali, degli
agrotecnici e dei periti agrari.
11. Soggetti o
enti appartenenti ad uno stesso gruppo per conto di tutte le società o enti
del gruppo; si considerano appartenenti al gruppo l'ente o la società
controllante e le società da questi controllate. Si considerano appartenenti
al gruppo l'ente (anche non commerciale) o la società (anche di persone)
controllante e le società controllate come definite dall'art. 43ter, quarto comma, del Dpr 29 settembre 1973, n. 602.
Sono altresì
obbligati alla trasmissione telematica delle denunce da loro predisposte gli
studi professionali e le società di servizi in cui almeno la metà degli associati
o più della metà del capitale sociale sia posseduto da soggetti iscritti in
alcuni albi, collegi o ruoli, come specificati dal decreto dirigenziale 18
febbraio 1999 e da tutti i successivi decreti emanati ai sensi dell'art. 3, comma 3, lett. E) del DPR 322 del 1998.
Tali soggetti
possono assolvere l'obbligo di presentazione telematica delle denunce
avvalendosi, altresì, di società partecipate dai consigli nazionali, dagli
ordini, collegi e ruoli individuati nei predetti decreti, dai rispettivi
iscritti, dalle associazioni rappresentative di questi ultimi, dalle relative
casse nazionali di previdenza e dai singoli associati alle predette
associazioni.
Le società
partecipate trasmettono le denunce utilizzando un proprio codice di
autenticazione, ma l'impegno a presentarle è assunto dai singoli aderenti nei
confronti dei loro clienti.
Nel caso in cui
la denuncia sia stata predisposta da un soggetto non abilitato alla
trasmissione telematica, il dichiarante ne curerà l'inoltro mediante invio
telematico diretto ovvero tramite un intermediario abilitato che assumerà
l'impegno a trasmettere telematicamente la denuncia consegnatagli
esclusivamente nei confronti del singolo dichiarante.
L'accettazione
delle denunce predisposte dal dichiarante è facoltativa e l'intermediario del
servizio telematico può richiedere un corrispettivo dell'attività prestata.
c)
Denuncia trasmessa dalle Amministrazioni dello Stato
Nell'ambito delle Amministrazioni dello Stato, altri
incaricati alla trasmissione telematica delle denunce sono:
1. Il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, anche tramite il proprio sistema informativo
Service Personale Tesoro (SPT), per le denunce delle amministrazioni dello
Stato per le quali, nel periodo di riferimento, ha disposto l'erogazione di
compensi o altri valori soggetti a ritenuta previdenziale;
2. Le
amministrazioni di cui all'art. 29 del DPR 29 settembre 1973, n. 600, per le denunce degli uffici o strutture ad esse
funzionalmente riconducibili. Ciascuna amministrazione nel proprio ambito può
demandare la trasmissione delle denunce in base all'ordinamento o modello
organizzativo interno (v. decreto 21 dicembre 2000, pubblicato nella G.U. n.
3 del 4 gennaio 2001).
2.3
Documentazione che l'intermediario deve rilasciare al sostituto/dichiarante e
prova della presentazione della denuncia
L'incaricato
della trasmissione, la società del gruppo o l'amministrazione dello Stato
incaricata da altra amministrazione della presentazione della denuncia,
devono:
- rilasciare al
sostituto di imposta, contestualmente alla ricezione della denuncia o
all'assunzione dell'incarico per la sua predisposizione, l'impegno a
trasmettere all'INPDAP, per il tramite dei canali telematici dell'Agenzia
delle Entrate, i dati in essa contenuti precisando se la denuncia gli è stata
consegnata già compilata o se verrà da esso predisposta; tale impegno dovrà
essere datato e sottoscritto dall’incaricato della trasmissione, dalla
società del gruppo o dall’amministrazione dello Stato, seppure rilasciato in
forma libera. La data dell’impegno, unitamente alla personale sottoscrizione
ed alla indicazione del proprio codice fiscale, dovrà essere successivamente
riportata nello specifico riquadro “impegno alla presentazione telematica”
posto nel frontespizio della denuncia per essere acquisita in via telematica;
- rilasciare
altresì al sostituto di imposta, entro 30 giorni dal termine previsto per la
presentazione della denuncia per via telematica, l’originale della denuncia i
cui dati sono stati trasmessi per via telematica, redatta su modello conforme
a quello approvato dall’INPDAP, debitamente sottoscritta dal dichiarante,
unitamente a copia della comunicazione rilasciata dai servizi telematici
dell’Agenzia delle Entrate per conto dell’INPDAP, che ne attesta l’avvenuto
ricevimento. Tale dichiarazione costituisce per il dichiarante prova di
presentazione della denuncia e dovrà essere conservata dal dichiarante
stesso, unitamente all’originale della denuncia rilasciato
dall’intermediario, per il periodo previsto dalla normativa vigente, in cui
possono essere effettuate verifiche.
2.4
Comunicazione di avvenuta presentazione della denuncia
La
comunicazione attestante l’avvenuta presentazione della denuncia sarà
rilasciata dal servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate utilizzato per
l’invio della denuncia medesima e verrà trasmessa telematicamente all’utente
che ha effettuato l’invio.
Tale
comunicazione, consultabile attraverso il servizio telematico utilizzato,
resta ivi disponibile per un mese.
2.5 Modalità di
abilitazione
a)
Denuncia presentata attraverso il servizio telematico Entratel
Per ottenere
l’abilitazione all’esercizio telematico Entratel è necessario presentare una
domanda agli uffici dell’Agenzia delle Entrate della regione nel cui
territorio è fissato il domicilio fiscale del soggetto che la presenta.
I modelli di
domanda, le relative istruzioni, nonché l’elenco degli uffici dell’Agenzia
delle Entrate cui rivolgersi sono disponibili sul sito www.agenziaentrate.gov.it, sezione “Servizi telematici”, oltre che presso gli uffici
stessi.
b)
Denuncia presentata con modalità Internet
Requisito
essenziale per l'invio della denuncia è il possesso del codice PIN (Personal
Identification Number), che può essere richiesto utilizzando l'apposita
funzione disponibile sul sito Internet http://fisconline.agenziaentrate.it
Il rilascio del codice PIN non vincola il dichiarante
all'utilizzo del servizio telematico Internet, in quanto è sempre possibile
presentare la denuncia tramite un intermediario abilitato.
2.6 I termini
della denuncia
La denuncia deve essere
effettuata entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento.
Si considerano tempestive le denunce trasmesse entro il termine prima
indicato, ma scartate dal servizio telematico purché ritrasmesse entro i 3
giorni lavorativi successivi alla data contenuta nella comunicazione del
servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate che attesta il motivo dello
scarto.
È consigliabile
un‘elaborazione della denuncia stessa che fornisca gli elementi di
determinazione del versamento in tempo utile per consentire il rispetto del
termine del versamento stesso. Se, diversamente, la denuncia verrà elaborata
dopo il versamento della contribuzione si dovrà aver cura di evitare incoerenze
tra i valori dichiarati in denuncia e quelli versati.
Solo per il
primo invio (prorogato al 2 maggio 2005), gli enti hanno la possibilità di
trasmettere tre singole denunce (E0) relative ai mesi di gennaio, febbraio e
marzo 2005, in alternativa alla modalità ordinaria di rappresentazione, in
un’unica denuncia, del mese corrente di riferimento (marzo – E0) e dei
periodi arretrati (gennaio e febbraio 2005 – V1).
2.7 Rettifica della denuncia
Nel caso in cui l'ente si accorga,
entro i termini di invio della denuncia, di aver comunicato dati errati e/o
incompleti è possibile inviare una successiva denuncia a rettifica, sempre
entro la fine del mese.
La nuova denuncia inviata dovrà
quindi essere relativa allo stesso mese di riferimento di quella che deve
rettificare.
Ogni singola posizione inserita
nella nuova dichiarazione sostituirà completamente la stessa posizione
eventualmente già comunicata con la precedente denuncia.
Ne consegue che, per le singole
posizioni sostituite, sarà considerata valida solo l'ultima denuncia
pervenuta nel mese.
E' possibile inviare una nuova
denuncia per rettificare i seguenti casi:
· integrazione per nominativi omessi: inviare i dati relativi
ai soli nominativi omessi
· sostituzione di singole posizioni: inviare i dati relativi
alle sole posizioni da sostituire
· sostituzione dell'intera denuncia: inviare i dati relativi
a tutte le posizioni.
3. PIANO
OPERATIVO
Con apposita
comunicazione alle amministrazioni ed agli enti componenti un campione
significativo delle varie realtà interessate, ha preso avvio la
sperimentazione delle procedure.
Al termine
della sperimentazione, si provvederà alla eventuale rettifica delle presenti
istruzioni per poter consentire agli enti ed agli intermediari di cominciare
a fornire i dati secondo i termini previsti dal citato art. 44 del DL.
269/2003.
SECONDA PARTE -
CONTENUTI DELLA DENUNCIA
4.
CARATTERISTCHE DEL MODELLO DI DENUNCIA E RAPPRESENTAZIONE DEI DATI IN EURO
Il modello di denuncia
per struttura e caratteristiche si richiama al modello 770 semplificato. In
linea di massima, i dati oggetto della denuncia possono essere desunti,
estratti ed elaborati dalle procedure paghe che i sostituti utilizzano tutti
i mesi. Solo una minima parte di essi potrebbero non essere desumibili dalle
suddette procedure.
4.1 Esposizione
dei dati
Gli importi
dei dati retributivi (imponibili) vanno indicati riportando due decimali dopo
la virgola, con arrotondamento al secondo decimale (centesimo di euro).
Gli importi dei dati contributivi
vanno indicati riportando due decimali dopo la virgola, indicando almeno un
centesimo di euro.
5. FRONTESPIZIO
DELLA DENUNCIA
In alto a
destra del modello, indicare il periodo di riferimento della fornitura del dato
espresso nel formato MMAAAA (mese e anno).
Vanno indicati,
inoltre, i dati anagrafici dell'amministrazione o ente dichiarante, sostituto
nonché quelli relativi alle amministrazioni o enti di appartenenza del
personale, quando diversi dal sostituto d'imposta.
In particolare:
Vanno riportati
i dati relativi a:
-
l'amministrazione sostituto, coma sopra definita;
-
l'amministrazione o ente di appartenenza; nel settore statale, soprattutto,
possono essere diversi dal sostituto; per amministrazione o ente di
appartenenza si intendono quelle strutture o soggetti nel cui ruolo organico
risulta compreso il dipendente per il quale è resa la denuncia;
- la sede di
servizio che costituisce l'unità amministrativa/organizzativa che in concreto
gestisce il rapporto di lavoro del dipendente (emanando atti che incidono
sulla sfera giuridica ed economica del rapporto di lavoro) quando distinta
dall'amministrazione di appartenenza e dal sostituto d’imposta.
Per tutti i soggetti
da indicare, elemento identificativo chiave è il codice fiscale. Per le
amministrazioni o enti e relative sedi di servizio o di appartenenza, per i
quali il codice fiscale potrebbe risultare condiviso con altre strutture, è
previsto anche un codice identificativo attribuito e gestito da INPDAP.
5.1 Campi
contenuti nel Frontespizio
DATI RELATIVI
ALL'AMMINISTRAZIONE O ENTE DICHIARANTE
Codice
fiscale
Va indicato il
codice fiscale del sostituto d'imposta cui si riferisce la denuncia trasmessa
Codice
identificativo INPDAP
Il campo deve
essere valorizzato dagli enti in possesso del numero progressivo, assegnato
dall’INPDAP, in aggiunta al codice fiscale indicato nel rigo precedente.
Per gli altri
enti, il campo va valorizzato con 00000 .
Codice
identificativo dell'Amministrazione attribuito da SPT del MEF
Per le
Amministrazioni statali gestite dal Service personale tesoro del Ministero
dell’Economia e delle finanze va indicato l’apposito codice attribuito da
questo servizio.
Denominazione
Codice COP
Si tratta del
codice Belfiore che individua i comuni d'Italia
Comune,
Provincia
Indirizzo,
n. telefonico, fax e indirizzo di posta elettronica
DATI RELATIVI
ALL'AMMINISTRAZIONE O ENTE DI APPARTENENZA
Codice
fiscale
Per i
dipendenti statali indicare il codice fiscale dell'Amministrazione statale,
nel cui ruolo organico risulta compreso il dipendente per il quale viene
trasmessa la denuncia. In questo caso il codice fiscale sarà diverso da
quello del Sostituto dichiarante. Nel caso in cui l'Amministrazione
d'appartenenza è anche Sostituto dichiarante, ripetere lo stesso codice
fiscale. Per gli altri Enti iscritti il codice fiscale coinciderà, in linea
di massima, con quello del Sostituto dichiarante e va indicato anche in
questo campo.
Codice forma
giuridica
Il codice ha
valore statistico ed è rappresentativo della forma istituzionale
dell’Amministrazione/Ente di appartenenza. Verificare il codice relativo tra
le seguenti tipologie:
TABELLA CODICI
FORMA GIURIDICA
1. IMPRESA
INDIVIDUALE O LAVORATORE AUTONOMO
2. LIBERO
PROFESSIONISTA
3. STUDIO
ASSOCIATO
4. SOCIETÀ
SEMPLICE
5. SNC
6. SAS
7. SPA
8. SRL
9. SRL CON UN
UNICO SOCIO
10. SAPA
11. SOCIETÀ
COOPERATIVA (esclusa la cooperativa sociale)
12. CONSORZIO
FRA IMPRESE
13. CONSORZIO
FRA ENTI PUBBLICI
14. SOCIETÀ
CONSORTILE
15. ENTE
PUBBLICO ECONOMICO
16. AZIENDA
REGIONALE
17. AZIENDA
SPECIALE
18. ORGANO
COSTITUZIONALE
19. MINISTERO
20. AGENZIA
21. AUTORITÀ
AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI
22. REGIONE
23. PROVINCIA
24. COMUNE
25. COMUNITÀ
MONTANA
26. ENTE O
AZIENDA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
27. ISTITUZIONE
SCOLASTICA E UNIVERSITÀ
28. ENTE
PUBBLICO NON ECONOMICO
29. ENTE
STRUMENTALE REGIONALE O LOCALE
30. ENTE DI
PREVIDENZA
31. ASSOCIAZIONE
RICONOSCIUTA
32. ASSOCIAZIONE
NON RICONOSCIUTA (comprese quelle di categoria, sindacali e i partiti
politici)
33. FONDAZIONE
(comprese le fondazioni bancarie)
34. FONDO
PENSIONE
35. ISTITUZIONE
PUBBLICA (o depubblicizzata) DI ASSISTENZA E BENEFICENZA (ad es. IPAB)
36. ISTITUZIONE
RELIGIOSA (se effettua attività diverse dai servizi di culto)
37. ENTE DI
PATRONATO
38. CENTRO DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE (non costituito in forma di impresa)
39.
ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA
40. COOPERATIVA
SOCIALE E CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI
41. SOCIETÀ DI
MUTUO SOCCORSO
42. ALTRA
ISTITUZIONE PRIVATA RICONOSCIUTA CON LEGGE SPECIALE
Codice
ATECO
Il codice ha
valore statistico ed è rappresentativo dell’Attività Economica svolta
dall’Amministrazione / Ente. Verificare nella tabella ATECO disponibile nel sito
www.inpdap.gov.it, o nella tabella ATECOFIN 2004 reperibile sul sito del
Ministero dell’Economia e delle Finanze www.finanze.gov.it il codice di
attivita’ economica svolta in via prevalente.
La prevalenza
va individuata sulla base del valore aggiunto prodotto da ciascuna attività
o, in mancanza di tale dato, nell'ordine: sulla base del fatturato, delle
spese per il personale, delle retribuzioni lorde annue, del numero medio
annuo di lavoratori.
Esempio: se
nella stessa istituzione scolastica ci sono scuole di grado diverso (ad es.,
un'elementare e una media), poiché ciascun grado corrisponde - secondo la
classificazione ATECO - a una diversa attività economica, il codice da
indicare sarà quello dell’attività principale quella con il maggior numero di
addetti (=docenti).
Denominazione
Codice
COP
Comune,
Provincia
Indirizzo,
n. telefonico, fax e indirizzo di posta elettronica
DATI RELATIVI
ALLA SEDE DI SERVIZIO
Codice
fiscale
Valorizzare con
il codice fiscale della sede dove presta servizio il dipendente, quando
distinta dall’amministrazione o ente dichiarante/sostituto . Per la
definizione della sede di servizio del personale dell'Amministrazione della
Difesa si fa richiamo alle disposizioni fornite dal Ministero della Difesa
con direttiva del 23 luglio 2001, prot. n. DGPM/IV/10/92284, all.
"B", punto 4 lett b). Nel caso in cui la sede di servizio coincida
con Sostituto dichiarante e/o con l'amministrazione di appartenenza, ripetere
lo stesso codice fiscale prima indicato.
Codice
identificativo INPDAP
Il campo deve
essere valorizzato dagli enti in possesso del numero progressivo, assegnato
dall’INPDAP, Per gli altri enti, il campo va valorizzato con 00000 .
Codice
identificativo attribuito da SPT del MEF
Per le sedi di
servizio delle amministrazioni statali gestite dal Service personale tesoro
del Ministero dell’Economia e delle finanze va indicato l’apposito codice
attribuito da questo Servizio.
Codice
ATECO
Vedere
descrizione precedente relativa alla amministrazione/ente di appartenenza
Denominazione
Codice
COP
Comune,
Provincia
Indirizzo,
n. telefonico, fax e indirizzo di posta elettronica
DATI RELATIVI
AL RAPPRESENTANTE FIRMATARIO DELLA DENUNCIA
Devono essere
indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto che sottoscrive
la denuncia.
FIRMA DELLA
DENUNCIA
La
sottoscrizione deve essere apposta dal dichiarante o da chi ne ha la
rappresentanza legale, negoziale o di fatto.
Nel presente riquadro
devono essere indicati il totale degli iscritti ad INPDAP contenuti nella
denuncia e il n. dei prospetti Z1 e Z3 compilati.
IMPEGNO ALLA
PRESENTAZIONE TELEMATICA
Il riquadro
deve essere compilato e sottoscritto dall’intermediario che presenta la denuncia.
L’intermediario
deve riportare:
- il proprio
codice fiscale;
- se si tratta
di Caf, il proprio numero di iscrizione all’albo;
- la data
(giorno, mese ed anno, di assunzione dell’impegno a presentare la denuncia);
- la firma.
Deve essere
barrata, inoltre, la prima casella se la denuncia è stata predisposta
dall'Amministrazione/Ente dichiarante, oppure la seconda se la denuncia è
stata predisposta da chi effettua l’invio.
6. REGOLE
GENERALI DI COMPILAZIONE DEI CAMPI CONTENUTI ALL'INTERNO DEI QUADRI DELLA
DENUNCIA
Regole
generali
Ogni
periodo lavorato deve trovare la corretta correlazione con l'iscrizione alla
relativa gestione assicurativa, con le indicazioni della corrispondente
retribuzione erogata o utile figurativamente e la specifica posizione di
servizio rivestita dall'iscritto.
Il periodo deve essere
rappresentato in tutti i suoi elementi giuridico-economici.
Le
Amministrazioni e gli Enti iscritti sono, quindi, tenuti alla compilazione di
distinti quadri, corrispondenti alle frazioni di mese lavorate, alle
variazioni di tipo impiego, tipo servizio, aliquota contributiva, nonché in
occasione di corresponsione di retribuzioni afferenti periodi precedenti.
Imponibile
previdenziale
Rientrano nella
denuncia mensile tutti i compensi da lavoro dipendente qualificati
imponibili, secondo la vigente normativa (D.Lgs. n. 314 del 1997 - circolare n.
29 del 27 maggio 1998) corrisposti nel mese di riferimento della denuncia, ovvero
utili figurativamente.
Ai fini
pensionistici è necessario indicare separatamente negli specifici campi, le
retribuzioni fisse, continuative e accessorie per la determinazione delle
quote di pensione.
Oltre alle
informazioni sulle retribuzioni e contribuzioni obbligatorie, rientrano nella
denuncia mensile le comunicazioni riguardanti il versamento del contributo di
solidarietà dovuto dalle Amministrazioni per attivazione di forme di
assistenza e previdenza ai sensi della Legge 166 del
1991 e il contributo di solidarietà dovuto
sui compensi derivanti da contrattazione di secondo livello, ai sensi della Legge 135 del 1997.
Sono, altresì,
oggetto di comunicazione i versamenti dovuti all'INPDAP per piani di
ammortamento a vario titolo, ruoli e note di debito pagati nel mese, da
indicare negli appositi quadri F1 e Z2.
Contribuzioni
figurative
Rientrano nella
denuncia mensile anche i periodi di servizio coperti da contribuzione
figurativa ai fini pensionistici (D.Lgs. n. 564 del 1996 – cfr. circolare n. 9 del 14 febbraio 1997). Per tali eventi deve essere valorizzato il campo tipo
servizio con il relativo codice della tabella CODICI TIPO SERVIZIO,
identificativo della natura del servizio utile.
Per i riflessi
contributivi in materia di congedi parentali cfr. Circolare INPDAP n. 49 del 27/11/2000.
Si precisa che le retribuzioni
virtuali relative ai periodi coperti da contribuzione figurativa ai fini
pensionistici vanno indicate nel campo retribuzioni fisse e continuative
(campo 26 quadro E0 e V1).
Si evidenzia, altresì, che nei
campi riguardanti le retribuzioni ai fini TFS e TFR, in caso di
astensione facoltativa dal lavoro con retribuzione ridotta per maternità e
per assistenza ai figli, l’Amministrazione deve indicare la retribuzione
virtuale (cfr. Circolare n. 11 del 12/03/2001). In
caso di astensione facoltativa dal lavoro per maternità e per assistenza ai
figli, senza retribuzione, i campi delle retribuzioni TFS e TFR non devono
essere valorizzati
Retribuzioni
erogate dalle OO.SS. soggette a contribuzione aggiuntiva
Le retribuzioni
erogate ai sensi dell’art. 3, commi 5 e 6, del D.Lgs. n. 564 del 1996 dalle Organizzazioni Sindacali ai dipendenti nominati per
carica elettiva, iscritti all’INPDAP in virtù del rapporto di lavoro
preesistente, devono essere dichiarate dalle OO.SS. medesime.
Cariche
elettive comunali e provinciali (art. 86 della L. n. 267/2000 di modifica dell'art. 26 della L. 265/1999)
Per i dipendenti
pubblici nominati amministratori locali elencati nell’articolo 86 della L.18/08/2000 n. 267 – T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, e
collocati in aspettativa non retribuita dall’ente datore di lavoro,
l’Amministrazione presso la quale il dipendente è chiamato a svolgere il
mandato, procederà alla compilazione della denuncia, indicando come tipo
impiego cod. 1 e come tipo servizio il cod. 4.
(cfr. Informativa n.5 del 18/3/2003 della
D.C.P. di Fine Servizio e Previdenza Complementare e Informativa n.22 del 23/6/2003 della
D.C. Entrate).
7. QUADRO D0 -
DATI IDENTIFICATIVI DELL'ISCRITTO
Contiene i dati anagrafici ed
identificativi del dipendente.
DATI ANAGRAFICI
Per ciascun
iscritto devono essere indicati:
1. Codice
fiscale
2.
Cognome
3. Nome
4. Sesso
5. Data
di nascita
6. COP di
nascita
6a.
Comune o Stato estero di nascita
6b.
Provincia
DATI RELATIVI
ALLA RESIDENZA
Nel caso in cui
si stia effettuando la prima denuncia , o in caso di variazione dell'indirizzo
di residenza, compilare anche i seguenti campi:
7. COP
7a.
Comune
7b.
Provincia
8.
Indirizzo
9. CAP
10.
Variazione della residenza: barrare la
casella.
11. N.
telefonico
12. Fax
13.
Indirizzo di posta elettronica
14 . Data
decorrenza giuridica
Deve essere
indicata la data della decorrenza giuridica del rapporto di lavoro. Da
valorizzare solo per assunzioni effettuate nel corso del mese oggetto di
denuncia.
15.
Codice regime fine servizio
In questo campo
va indicata la posizione del lavoratore rispetto al regime delle prestazioni
di fine servizio, utilizzando i codici della seguente tabella:
TABELLA CODICI
REGIME FINE SERVIZIO
Codice
|
Descrizione
|
001
|
TFR
|
002
|
OPTANTE
|
003
|
TFS
|
16.
Silenzio-assenso TFR nei Fondi
In previsione
dell'attuazione della norma della legge 23
agosto 2004, n.243 che prevede la destinazione del
TFR a forme di previdenza complementare per quei lavoratori che non manifestino
indicazioni in senso contrario, è stata prevista la possibilità di indicare
la posizione del lavoratore rispetto a tale facoltà. In attesa di conoscere
nel dettaglio le norme delegate che disciplineranno queste situazioni per ora
si è previsto che possa essere barrata la casella solo se il dipendente non
ha manifestato alcuna volontà, accettando che il proprio TFR sia destinato a
forme di previdenza complementare, come individuate dalla legislazione
delegata.
Fino
all'approvazione delle norme delegate ed al completamento delle istruzioni in
materia, il campo non va compilato.
17. Data
opzione TFR
Va indicata la
data di opzione per il TFR se esercitata dal lavoratore, già in regime di
TFS, nel corso del mese oggetto di denuncia. Per data di opzione si intende
la data di sottoscrizione del modulo di adesione al fondo pensione.
Per l'esatta
individuazione della data di sottoscrizione, si deve fare riferimento alla
data di apposizione della firma da parte del rappresentante
dell'amministrazione, se successiva alla data apposta dal lavoratore. Se la
sottoscrizione del rappresentante dell’amministrazione è antecedente a quella
del lavoratore, si deve indicare la data apposta da quest’ultimo.
18.
Iscritto solo a Fondi di previdenza complementare
Il campo va
barrato per i dipendenti non iscritti a forme pensionistiche obbligatorie o
del fine servizio o assistenziali gestite dall'INPDAP, che hanno aderito a
Fondi di Previdenza complementare per i quali l'INPDAP svolge attività di
servizio e supporto.
8. QUADRO E0 -
DATI RELATIVI AI PERIODI, ALLE RETRIBUZIONI E AI CONTRIBUTI DOVUTI PER IL
PERIODO DI RIFERIMENTO
Contiene i
dati retributivi e contributivi riferiti ai periodi correnti con riferimento
alla previdenza obbligatoria e ad altre attività istituzionali dell'INPDAP.
In questo quadro, in particolare, vanno indicati le retribuzioni ed i
contributi dovuti, nonché le retribuzioni utili figurativamente, con
riferimento al solo mese corrente.
E' necessario fornire i dati per
ogni periodo lavorato e retribuito nel mese, o comunque utile
figurativamente, racchiudendo il periodo stesso tra una data inizio e una
data fine e completando tutti i campi definiti obbligatori, che
caratterizzano il periodo stesso:
- tipo impiego
e tipo servizio
- retribuzioni
e relativi contributi, per ciascuna delle Casse a cui il dipendente è
iscritto.
Come si
preciserà a proposito del quadro V1, il valore del totale dovuto per singola
causale sarà desumibile solo dopo la somma algebrica con i valori
rappresentati nei corrispondenti campi di quel quadro.
Una parte di
queste informazioni, collegata con quelle dei quadri V1 ed E1 serve per la
gestione degli accantonamenti del TFR e per i controlli degli altri dati
relativi alle osizioni di previdenza complementare costituite nei fondi
pensione.
In caso di
dipendente non iscritto ad INPDAP e iscritto solo ad un fondo pensione
complementare, è chiesta la valorizzazione dei seguenti campi:
- data inizio e
data fine periodo;
- codice tipo
impiego
- codice tipo
servizio
- tipo part
time
- retribuzione
utile TFR
- retribuzione
teorica tabellare TFR
Si segnala che
per le sole amministrazioni statali gestite da SPT del MEF, in questo quadro
sono indicati conguagli contributivi che saranno totalizzati nel quadro Z1.
E' opportuno
precisare, come richiamato nel paragrafo 2.11 "termini della
denuncia" che ove la denuncia venga presentata dopo tre giorni dalla
scadenza del termine di presentazione, fissato alla fine del mese successivo
a quello di riferimento, il Sostituto dovrà utilizzare il quadro V1 in luogo
del quadro E0.
8.1 Campi
contenuti nel Quadro E0
SEZIONE I -
DATI RELATIVI AI PERIODI, ALLE RETRIBUZIONI E AI CONTRIBUTI DOVUTI PER IL
PERIODO DI RIFERIMENTO
1. Data
inizio periodo
2. Data
fine periodo
Vanno
specificate le date di inizio e fine del mese di riferimento della denuncia
mensile, con esclusione degli eventuali periodi non utili ai fini
dell’implementazione della posizione assicurativa.
3. Cassa
pensionistica
4. Cassa
previdenziale
5. Cassa
Credito
6. Cassa
ENPDEDP
Devono essere
indicate le gestioni assicurative di pertinenza, utilizzando i codici della
seguente tabella:
TABELLA CODICI
CASSE
1 Cassa Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali
2 Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali
3 Cassa Pensioni Insegnanti
4 Cassa Pensioni Ufficiali Giudiziari
5 Cassa Pensioni Sanitari
6 I.N.A.D.E.L.
7 E.N.P.A.S.
8 E.N.P.D.E.D.P. (Assicurazione Sociale Vita)
9 Cassa Unica del Credito
7. Codice
comparto
8. Codice
sottocomparto
9. Codice
qualifica
I campi da 7 a
9 devono essere utilizzati per l’inquadramento del dipendente. I codici da
utilizzare sono quelli riportati nelle tabelle codifica contratti,
della Ragioneria Generale dello Stato (www.tesoro.it/dip/ii/sico). Queste
tabelle, integrate con ulteriori codici relativi ad enti e comparti
contrattuali non rilevati dalla Ragioneria Generale dello Stato, saranno
reperibili anche sul sito www.inpdap.gov.it. Se i codici di inquadramento non
sono rilevabili dalle tabelle, i campi 7 e 8 vanno compilati indicando 99, il
campo 9, invece, indicando 999999.
10.
Codice motivo cessazione
Indicare la
motivazione della eventuale cessazione dal servizio, o dall'iscrizione a una
o più Casse obbligatorie, utilizzando i codici della seguente tabella:
TABELLA CODICI
CESSAZIONE
1 Decesso
2 Dimissioni volontarie/recesso del dipendente
3 Limiti di età
4 Limiti di servizio
5 Dispensa dal servizio per inabilità permanente alle
mansioni
6 Dispensa dal servizio per invalidità (art. 2, comma 12, L. 335/95)
8 Soppressione di posto
9 Destituzione
12 Dimissioni volontarie ( trattamenti di mobilità)
13 Passaggio ad altra amministrazione
14 Licenziamento
15 Fine ferma
17 Dispensa dal servizio per inabilità assoluta permanente ad
ogni proficuo lavoro
18 Fine incarico
19 Superati limiti di età
20 Superati limiti di età (in base a vigenti disposizioni di
legge)
21 Scarso rendimento
22 Provvedimento disciplinare
23 Incapacità professionale
24 Lavoro usurante (art. 1, comma 35, L. 335/95)
25 Trasformazione del rapporto di lavoro in tempo parziale (D.M. n. 331/97)
26 Dimissioni volontarie ( art. 59, comma 7, lettera c, L. 449/97)
27 Dimissioni volontarie ( art. 59, comma 7, lettere a e b, L. 449/97) Precoci ecc.
28 Cessazione per trasformazione o chiusura Ente
29 Risoluzione consensuale per i dirigenti
30 Perdita della cittadinanza nel rispetto della normativa
comunitaria
31 Prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età
per il collocamento a riposo (L.186/2004)
11. Tipo
impiego
Deve essere
indicato il tipo impiego, utilizzando i codici della seguente tabella:
TABELLA CODICI
TIPO IMPIEGO
1 Tempo pieno (contratto indeterminato/determinato)
2 Giornaliero
3 Contratto formazione e lavoro – D.L. 299 del 1994
convertito in L. 451 del 1994, art. 16, c. 2, lett.
a) – ENTI PUBBLICI ECONOMICI, FONDAZIONI, AZIENDE SPECIALI E CONSORZI EX L. 142 del 1990, ENTI PUBBLICI
DI RICERCA – REGIONI – ENTI LOCALI – COMPARTO SANITÀ – CENTRO, NORD –
Aliquota datore di lavoro: riduzione aliquota ordinaria del 25% (limite max
24 mesi)
4 Contratto formazione e lavoro – D.L. 299 del 1994
convertito in L. 451 del 1994, art. 16, c. 2, lett.
a) – ENTI PUBBLICI ECONOMICI, FONDAZIONI, AZIENDE SPECIALI E CONSORZI EX L. 142 del 1990, ENTI PUBBLICI
DI RICERCA – REGIONI – ENTI LOCALI – COMPARTO SANITÀ – MEZZOGIORNO – Aliquota
datore di lavoro: riduzione aliquota ordinaria del 50% (limite max 24 mesi)
5 Contratto formazione e lavoro – D.L. 299 del 1994
convertito in L. 451 del 1994, art. 16, c. 2, lett.
b) - ENTI PUBBLICI ECONOMICI, FONDAZIONI, AZIENDE SPECIALI E CONSORZI EX L.142/90, ENTI PUBBLICI DI RICERCA –
REGIONI – ENTI LOCALI – COMPARTO SANITÀ – CENTRO NORD – Aliquota datore di
lavoro: riduzione aliquota ordinaria del 25% dopo la trasformazione del
C.F.L. in rapporto di lavoro a tempo indeterminato per periodo pari alla
durata del C.F.L. trasformato (limite max 12 mesi)
6 Contratto formazione e lavoro – D.L. 299 del 1994
convertito in L. 451 del 1994, art. 16, c. 2, lett.
b) - ENTI PUBBLICI ECONOMICI, FONDAZIONI, AZIENDE SPECIALI E CONSORZI EX L. 142 del 1990, ENTI PUBBLICI
DI RICERCA – REGIONI – ENTI LOCALI – COMPARTO SANITÀ – MEZZOGIORNO – Aliquota
datore di lavoro: riduzione aliquota ordinaria del 50% dopo la trasformazione
del C.F.L. in rapporto di lavoro a tempo indeterminato per periodo pari alla
durata del C.F.L. trasformato (limite max 12 mesi)
7 Contratto formazione e lavoro – L. 196 del 1997 art. 15 - ENTI
PUBBLICI ECONOMICI, FONDAZIONI, AZIENDE SPECIALI E CONSORZI EX L. 142 del 1990, ENTI PUBBLICI
DI RICERCA DELLE REGIONI: BASILICATA, CAMPANIA, PUGLIA, CALABRIA, SARDEGNA e
SICILIA - Trasformazione di C.F.L. art. 16, c. 2, lett. a), L. 451 del 1994 in rapporti di lavoro a tempo indeterminato aliquota
datore di lavoro: riduzione aliquota ordinaria del 50% per ulteriori 12 mesi
8 Part-time
9 Orario ridotto
10 Tempo definito (personale sanitario e universitario)
11 Lavoratori assunti ai sensi L. 407 del 1990, art. 8, comma 9, da
IMPRESE, ENTI PUBBLICI ECONOMICI E CONSORZI EX L. 142 del
1990 - CENTRO-NORD
12 Lavoratori assunti ai sensi L. 407 del 1990, art. 8, comma 9, da
IMPRESE, ENTI PUBBLICI ECONOMICI E CONSORZI EX L. 142 del
1990 - MEZZOGIORNO
13 Supplenti della Scuola
14 Applicazione D.Lgs.
165 del 1997 – art. 4 per personale militare in sistema
retributivo
15 Trasformazione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato
dei CFL di cui al codice 5
16 Trasformazione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato
dei CFL di cui al codice 6
12. Tipo
servizio
Indicare il
tipo servizio, utilizzando i codici della seguente tabella:
TABELLA CODICI
TIPO SERVIZIO
4 Servizio ordinario
5 Servizio part-time
2 Aspettativa per mandato politico elettivo (art. 31, L.300 del 1970)
3 Aspettativa non retribuita per motivi sindacali (art. 31, L. 300 del 1970)
9 Astensione facoltativa dal lavoro con retribuzione ridotta
per maternità e per assistenza ai figli ai sensi L. 53 del 2000
14 Astensione facoltativa senza retribuzione per assistenza ai
figli entro il terzo anno di età (L.53/2000)
10 Astensione facoltativa senza retribuzione per assistenza ai
figli dopo il 3° e fino all’8° anno di età (L. 53 del 2000)
12 Astensione facoltativa dal lavoro per maternità con
retribuzione ridotta all’80%
13 Astensione dal lavoro per assistenza ai figli con
retribuzione ridotta al 50%
15 Aspettativa personale fuori ruolo (L. 27/07/1962, n. 1114)
7 Astensione dal lavoro per soccorso alpino (art. 2, L. 162
del 1992)
11 Periodo in ausiliaria personale militare (D.Lgs. 165 del 1997)
27 Aspettativa per servizio militare (Art. 40 DPR 130/69 - DPR. 1092/73)
29 Assenze dal lavoro per periodi di educazione ed assistenza
dei figli fino al 6° anno di età (Art. 1 comma 40 L. 335/95)
30. Servizio ed aspettativa non retribuita per motivi
sindacali fruita in misura parziale (art. 31, L. 300 del 1970)
13. Tipo
part-time
Indicare la
tipologia di part-time utilizzando la codifica riportata nella seguente
tabella:
TABELLA
CODICI TIPO PART-TIME
Codice
|
Descrizione
|
O
|
ORIZZONALE
|
V
|
VERTICALE
|
M
|
MISTO
|
14.
Percentuale del part-time
Va indicata la
percentuale di part-time svolta dal dipendente, calcolata sull'orario di
lavoro a tempo pieno
15. Giorni
utili ai fini pensionistici o TFS
Devono essere
indicate le giornate lavorative utili per l’erogazione delle prestazioni ai
fini pensionistici e di trattamento di fine servizio. Per la rappresentazione
mensile del dato si deve tenere conto che per i lavoratori giornalieri i
giorni utili in un anno non possono essere superiori a 312, per tutti gli
altri lavoratori, compresi i supplenti della Scuola sia statale sia
paritaria, non possono essere superiori a 360.
In caso di part
time, il campo non va valorizzato.
da 16 a
23. Codice tipo maggiorazione e Giorni utili maggiorazione
Devono essere
indicate le maggiorazioni spettanti, utilizzando i codici della seguente
tabella codici maggiorazioni, nonché i relativi giorni in cui è stato
svolto il servizio utile ai fini delle maggiorazioni stesse.
TABELLA CODICI
MAGGIORAZIONI
1 Servizio in volo (DPR n. 1092/73, art. 20)
1/3
2 Servizio di confine (DPR n. 1092/73, art. 21)
1/3
3 Servizio di confine (DPR n. 1092/73, art. 21)
1/2
4 Servizio in stabilimenti di pena militari (DPR n. 1092/73, art. 22)
1/5
5 Servizio all’estero in sedi particolarmente disagiate (DPR n. 1092/73, art. 23)
3/4
6 Servizio all’estero in sedi disagiate (DPR n. 1092/73, art. 23)
1/2
7 Servizio scolastico all’estero (DPR n. 1092/73, art. 24)
1/2
8 Servizio scolastico all’estero (DPR n. 1092/73, art. 24)
1/3
9 Lavori insalubri e polverifici (DPR n. 1092/73, art. 25)
1/4
10 Servizio in colonia e in territorio somalo (DPR n. 1092/73, art. 26)
1/2
11 Servizio in colonia e in territorio somalo (DPR n. 1092/73, art. 26)
1/3
12 Servizio in zona di armistizio (DPR n. 1092/73, art. 27)
1/2
13 Servizio in zona di armistizio (DPR n. 1092/73, art. 27)
1/3
14 Servizio in presenza di amianto (L. 257/92)
1/2
15 Lavoro particolarmente usurante (D.Lgs. 374/93 e L. 335/95, art. 1, comma 35) ––
16 Lavoro particolarmente usurante (D.Lgs. 374/93 e L. 335/95, art. 1, comma 37) ––
17 Esodo portuale ––
19 Non vedente (L. n. 113/85 e L. 120/91)
1/3
20 Lavoratori precoci L. n. 449/97) ––
21 Combattenti e relativi superstiti con eventuali invalidità
indotte (L. n. 336/70, art. 2) ––
22 Servizio di istituto (L. n. 284/77, art. 3)
1/5
23 Impiego operativo di campagna (L. n. 187/76, art. 17)
1/5
24 Impiego operativo per reparti truppe alpine (L.n. 78/83.
Art. 18)
1/5
25 Navigazione mercantile (L. n. 1092/73, art. 31)
1/2
26 Imbarco su mezzi di superficie (L.n. 78/83, art. 18)
(misura 3,5%)
1/3
27 Imbarco su sommergibili (L. n. 78/83, art. 18) (misura 6%)
1/3
28 Servizio addetti alle macchine (DPR n. 1092/73, art. 19 c. 3)
2/5
29 Servizio a bordo di navi militari (DPR n. 1092/73, art. 19, comma 4)
1/2
30 Controllo spazio aereo I livello (L. n. 78/83, art. 18)
1/3
31 Controllo spazio aereo II livello (L.n. 78/83, art. 18)
1/3
32 Controllo spazio aereo III livello (L. n. 78/83, art. 18)
1/3
33 Servizi apparati R.T. – R.T.F. (DPR n. 1092/73, art. 50) ––
36 Sei scatti stipendiali (D.Lgs. 165/97, art. 4) ––
37 Personale addetto alla commutazione telefonica (DPR n. 1092/73, art. 50)
1/3
38 Personale ENAV: CTA - Piloti - Operatori radiomisure
(D.Lgs. 149/97) ––
39 Personale ENAV: Assistenti EAV e meteo (D.Lgs. 149/97) —
40 Lavori particolarmente usuranti (D.M. Lavoro 17/4/2001) ––
41 Lavoratori precoci (L. 335/95 art. 1 c. 7) ––
42 Lavoratori sordomuti e invalidi (L. n. 388/2000, art. 80, comma 3 )
1/6
43 Servizio scolastico avente particolari finalità (L. n. 312/80, art. 63 )
1/3
44 Servizio a bordo di navi (DPR n. 1092/73, art. 19, commi 1 e 2)
1/3
45 Servizio all’estero con compiti di cooperazione con paesi
in via di sviluppo in sedi disagiate (L. n. 49/87, art. 23)
1/2
46 Servizio all’estero con compiti di cooperazione con paesi
in via di sviluppo in sedi particolarmente disagiate (L. n. 49/87, art. 23)
3/4
47 Servizio in
presenza di amianto (art. 47 D.L. 269/03 convertito in L. 326/03)
1/4
25.
Maggiorazione base pensionabile D.Lgs 165/97
Riguarda il personale militare
iscritto alla Cassa Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali a cui si
applica il regime di calcolo misto o contributivo.
Deve essere
indicato l’importo corrispondente ai sei scatti stipendiali stabiliti dal D.Lgs. n. 165 del 1997, art. 4,
calcolati sulla maggiorazione figurativa del 15% dello stipendio, come
previsto dal comma 3 del suddetto art. 4.
26.
Retribuzione fissa e continuativa
Deve essere indicato il totale
delle retribuzioni corrisposte nel mese di riferimento, che concorrono a
formare la quota A della pensione (emolumenti fissi e continuativi–
cfr. circolare n. 2 del 15 gennaio 1998 e circolare Ministero del Tesoro n. 79 del 6 dicembre 1996
cfr informative n. 40 del 25.7.2003 e n. 43 del 6.10.2003 della Direzione centrale pensioni),
ivi compresa l'indennità integrativa speciale conglobata o meno nello stipendio.
Per gli iscritti alla Cassa Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali,
l’importo relativo alla 13ªmensilità va indicato nell'apposito campo.
In caso di
codice tipo servizio 32 (servizio ed aspettativa non retribuita per motivi sindacali
fruita in misura parziale art. 31, L. 300 del 1970) indicare la retribuzione
effettivamente erogata, avendo cura di compilare il campo 60 con la percentuale
dell’aspettativa concessa.
27.
Retribuzione accessoria
Deve essere indicato il totale
delle retribuzioni accessorie corrisposte nel mese di riferimento
(straordinari, indennità, incentivi, compenso per lavoro simultaneo, ecc.)
che concorrono a formare retribuzione pensionabile relativa alla quota B
della pensione, anche per i dipendenti iscritti alla Cassa Trattamenti
pensionistici dei dipendenti statali.
Rientrano in
questo punto i premi di produzione previsti dai contratti di secondo livello,
al netto della quota soggetta a decontribuzione, spettante ai sensi della L. 135 del 1997 e successive
modifiche, da indicare nel campo 47.
28.
Retribuzione di base ai fini della maggiorazione del 18%
Deve essere
compilata per i soli iscritti alla Cassa Trattamenti pensionistici dei
dipendenti statali, indicando tutti gli emolumenti fissi e ricorrenti
corrisposti nel mese di riferimento con esclusione della indennità
integrativa speciale ai fini della determinazione della maggiorazione del 18%
assoggettabile a contributo (cfr. informativa INPDAP n. 40 del 25/07/2003 della Direzione centrale pensioni).
29.
Indennità Integrativa Speciale
In questo punto
va indicata l'indennità integrativa speciale per i soli iscritti alla Cassa
Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali , sia essa contrattualmente
conglobata nello stipendio, ovvero prevista come voce separata.
30.
Indennità di aeronavigazione o di volo (personale militare)
Deve essere
indicato l’importo corrisposto nel mese di riferimento per l’indennità di
aeronavigazione o di volo.
31.
Indennità non annualizzabili
Indicare le
indennità non annualizzabili erogate ai dipendenti nel mese di riferimento.
Rientrano nella
fattispecie: l’indennità sostitutiva del preavviso con carattere risarcitorio
(cfr. circolare INPDAP n. 63486 del 17 febbraio 1997) e il compenso
sostitutivo delle ferie non godute. Ove per lo stesso lavoratore ricorrano
congiuntamente più situazioni di indennità non annualizzabili, è consentito
sommare gli importi.
32.
Totale imponibile pensionistico per il periodo
Deve essere
indicato il totale dell’imponibile pensionistico utilizzato per il calcolo
della contribuzione.
33.
Totale contributi pensionistici per il periodo
Indicare il
totale dei contributi a carico dell'Ente e dell'iscritto con esclusione del
contributo aggiuntivo dell’1%.
34. Contributo
1% a carico iscritto eccedente il tetto retributivo
Deve essere
indicato il contributo dell’1%, a carico del solo iscritto, dovuto sulla
retribuzione eccedente il limite della prima fascia di retribuzione
pensionabile, ai sensi del decreto legge n. 384 del 1992 convertito nella legge n. 438 del 1992.
35.
Imponibile TFS
Deve essere
indicata la retribuzione imponibile ai fini dell’indennità premio di servizio
ex INADEL, in conformità dell’art. 11 della L. n. 152 del 1968, ovvero la retribuzione imponibile ai fini della buonuscita
ex ENPAS, di cui all’art. 2 della L. n. 75 del 1980. Il dato richiesto coincide con la base contributiva pari
all’80% dello stipendio ed assegni utili a tal fine - (circolare n. 11 del 12.3.2001 e
successive modificazioni di cui alle informative n.12 dell’11.6.2002, n. 5 del 18.3.2003 e n. 10 del
17/07/2003 della D.C. Trattamenti Fine Servizio e previdenza complementare).
36.
Contributo TFS
Indicare il totale dei contributi dovuti ai fini del
trattamento di fine servizio.
37.a
Imponibile TFR - Elementi Accordo quadro 29/07/1999
Deve essere
indicato l’imponibile contributivo ai fini TFR che coincide con la base contributiva
pari all’80% dello stipendio ed assegni utili a tal fine , indicati nell'art.4 dell'accordo quadro Aran Sindacati del 29 luglio 1999. (cfr. circolare n. 30 del 01/08/2002 e
informativa n. 10 del 17/07/2003 della D.C. Trattamenti Fine Servizio e
previdenza complementare).
37.b
Ulteriori elementi imponibili TFR
Si fa riserva di successive
istruzioni sulla compilazione di questo campo, che al momento non deve essere
valorizzato.
38.a Contributo TFR su elementi Accordo quadro 29-07-1999
Deve essere indicato il totale dei
contributi ai fini del TFR a carico dell’Ente, dovuti dal datore di lavoro, e
calcolati sull'imponibile indicato nel campo 37.a .
38.b
Contributo TFR su ulteriori elementi imponibili
Si fa riserva
di successive istruzioni sulla compilazione di questo campo, che al momento
non deve essere valorizzato.
39.
Imponibile Cassa Credito/ENPDEDP
Indicare
l'ammontare delle retribuzioni pensionabili (legge n. 662
del 1996) comprese le retribuzioni per
periodi riguardati dalla contribuzione figurativa per tutte le tipologie
previste dal D.Lgs. n. 564 del 1996 (cfr. circ.
INPDAP prot. n. 64496 del 29 maggio del 1997).
Alle
amministrazioni ed agli enti con personale iscritto ad INPDAP solo per la
Cassa ENPDEDP è consentito raggruppare il periodo di lavoro svolto nel mese
in un unico arco temporale.
40. Contributi Cassa Credito
Deve essere
indicato il totale dei contributi dovuti per la Cassa Credito.
41. Contributi Cassa ENPDEDP
Deve essere indicato il totale dei
contributi dovuti per la Cassa ENPDEDP.
42.
Imponibile 13ª mensilità
Per i soli
iscritti alla Cassa Trattamenti pensionistici dei dipendenti statali va
indicata la retribuzione erogata per la 13^ mensilità.
43.
Retribuzione teorica tabellare TFR
Indicare la
retribuzione standard utile ai fini della prestazione del trattamento di fine
rapporto, tenendo conto del tipo impiego, spettante al dipendente che lavora
un mese intero (senza abbattimento all'80%).
44.
Retribuzione utile ai fini TFR
Deve
contenere l'indicazione delle retribuzioni percepite dal dipendente per ogni
periodo lavorato e che concorrono alla composizione della base di riferimento
per il trattamento di fine rapporto, tenendo conto di eventuali variazioni
legate allo stato di servizio del dipendente e senza abbattimento all'80%
(cfr. Dpcm 20 dicembre 1999 e s.m., e circolari INPDAP
emanate in materia e da ultimo circolare n. 30 del 01/08/2002). La tredicesima
mensilità va denunciata nel mese in cui viene corrisposta.
45. Quota
datore di lavoro per previdenza ed assistenza integrativa (L.166/91)
Deve essere
indicato l’ammontare delle quote a carico dell'Ente datore di lavoro versate
per forme pensionistiche e assicurazioni sanitarie integrative dirette, ai
sensi della L. 166 del
1991.
46.
Contributo di solidarietà L.166/91
Va indicato
l’importo del contributo di solidarietà, in misura del 10% dell'ammontare
delle quote versate dal datore di lavoro per previdenza ed assistenza
integrativa, ai sensi della L. 166 del
1991 (circolare INPDAP n.42 del 31/7/1998)
come definite al punto 45.
47.
Retribuzione decontribuita L.135/97
Indicare la
parte di retribuzione variabile legata alla remunerazione di produttività e redditività
secondo le regole previste, ai sensi del L.135/97
e successive modifiche da contratti collettivi di II livello e corrisposta nel
mese, non eccedente il 3% della retribuzione annua pensionabile (circolare INPDAP n.1 del 14/1/1998).
48.
Contributo di solidarietà L.135/97
Deve essere
indicato l’importo del contributo di solidarietà, in misura del 10% della
retribuzione decontribuita ai sensi della legge 135/97
(circolare INPDAP n.1 del 14/1/1998).
49. Data
fine beneficio eventi calamitosi
Deve essere indicata
la data di fine periodo dell’eventuale beneficio di sospensione del
versamento contributivo derivante da evento calamitoso, come stabilito dai
relativi decreti e ordinanze emanati dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri. La data deve essere aggiornata in caso di proroga del beneficio
stesso.
50.
Contributo pensionistico sospeso per eventi calamitosi
Valorizzare con
l'importo del contributo pensionistico di cui è stato sospeso il versamento
per effetto del beneficio concesso
51.
Contributo previdenziale sospeso per eventi calamitosi
Valorizzare con
l'importo del contributo previdenziale di cui è stato sospeso il versamento
per effetto del beneficio concesso
52.
Conguaglio imponibile
Indicare
l'importo del conguaglio positivo o negativo sulle retribuzioni del mese.
L'eventuale
importo negativo deve essere preceduto dal segno meno. Il campo è in uso
esclusivo per le denunce effettuate da SPT del MEF.
53.
Contributo su conguaglio imponibile per Cassa pensionistica
54.
Contributo su conguaglio imponibile per Cassa previdenziale
55.
Contributo su conguaglio imponibile per Cassa credito
56.
Contributo su conguaglio imponibile per Cassa ENPDEDP
I campi sono da
compilare solo da parte di SPT del MEF. Valorizzare con l'ammontare del
contributo, calcolato sull'importo dei conguagli indicati nei campi
"conguaglio imponibile" . L'eventuale importo negativo deve essere
preceduto dal segno meno.
59.
Orario settimanale ridotto personale scolastico
Per il personale
scolastico assunto a tempo determinato iscritto alla Cassa Trattamenti
pensionistici per i dipendenti statali, che effettua un orario ridotto
rispetto all'orario di tempo pieno, indicare sempre l'orario settimanale
effettivamente svolto.
Ad ogni modifica
dell'orario settimanale ridotto d'insegnamento deve essere fatta una nuova
comunicazione del periodo lavorato.
60.
Percentuale aspettativa sindacale L.300/70
Indicare la
percentuale dell’ aspettativa concessa ai sensi dell'art. 31 della legge 300/70.
SEZIONE II -
DATI RELATIVI ALLE AMMINISTRAZIONI O ENTI VERSANTI
Questa sezione
va compilata nel caso in cui Enti o Amministrazioni diversi dal Sostituto dichiarante
effettuino versamenti di contributi riportati nella Sezione I del quadro E0.
61.A Tipo
contributo
Indicare il
tipo di contributo utilizzando i codici contenuti nella prima tabella
"Tipologia del contributo" del punto 12.1 del quadro Z1.
61.B Codice
fiscale Amministrazione/Ente versante
Deve essere
indicato il codice fiscale dell’Amministrazione obbligata al versamento dei
contributi, diversa dal sostituto d'imposta.
61.C
Codice identificativo INPDAP dell'Amministrazione/Ente versante
Il campo deve
essere valorizzato dagli enti in possesso del numero progressivo, assegnato
dall’INPDAP, Per gli altri enti, il campo va valorizzato con 00000.
61.D
Codice identificativo dell'Amministrazione/Ente versante attribuito da SPT
del MEF
Per le sedi di
servizio delle amministrazioni statali gestite dal Service personale tesoro
del Ministero dell’Economia e delle finanze va indicato l’apposito codice
attribuito da questo Servizio
61.E
Imponibile
Indicare
l'imponibile su cui è versato il contributo indicato al punto 61.F
61.F
Importo dovuto
Indicare il
totale dell'importo dovuto da ogni soggetto versante diverso dal sostituto.
9. QUADRO E1 -
DATI RELATIVI ALLE CONTRIBUZIONI AI FONDI PENSIONE COMPLEMENTARE
In questo quadro
vanno indicati i dati relativi alla previdenza complementare (fondo, periodi
di riferimento, imponibili e contributi calcolati o/e versati). Diversamente
dai dati relativi alla previdenza obbligatoria, gestiti mediante i quadri E0
e V1, questo quadro fornisce una rappresentazione per cassa e completa degli
imponibili e delle contribuzioni. A questo stesso quadro è affidato il
compito, infatti, di rappresentare arretrati di contribuzione, con eventuali
relative quote aggiuntive di rifusione del danno e di interessi moratori.
Non tutti i
dati relativi alla previdenza complementare, tuttavia, sono presenti in
questo quadro. I dati relativi alla retribuzione utile per il TFR
(soprattutto se accantonato figurativamente e quindi non versato tempo per
tempo al fondo) ed alla retribuzione teorica tabellare (che serve a
determinare la misura del TFR da accantonare figurativamente, in caso di
cessazione del rapporti di lavoro durante il mese), indispensabili per
individuare le quote da destinare a previdenza complementare, vanno sempre
indicati nei quadri E0 e V1, secondo le indicazioni ivi fornite.
9.1 Campi
contenuti nel Quadro E1
1. Fondo
Pensione Complementare
Va indicato il codice del Fondo
pensione complementare di pertinenza, utilizzando uno dei codici della
seguente tabella:
TABELLA CODICI
FONDI PENSIONE COMPLEMENTARE
2145 Espero
2093 Laborfonds
2142 Fopadiva
2.
Comparto di investimento
È previsto per
i Fondi Pensione Complementare con più comparti di investimento. Il codice che
sarà utilizzato servirà ad indicare il comparto prescelto dal dipendente.
Attualmente il
campo non deve essere valorizzato.
3. Data
sottoscrizione domanda
Indicare la
data di sottoscrizione del modulo di adesione al fondo da parte del
rappresentante dell'amministrazione, se successiva alla data apposta dal
lavoratore.
Se la
sottoscrizione del rappresentante dell’amministrazione è antecedente a quella
del lavoratore, si deve indicare la data apposta da quest’ultimo.
4. Data
inizio periodo
In questo campo
va indicata la data di inizio periodo lavorativo del mese, ovvero può essere
utilizzato per la comunicazione di periodi lavorativi precedenti.
5. Data
fine periodo
In questo campo
va indicata la data di fine periodo lavorativo del mese, ovvero può essere
utilizzato per la comunicazione di periodi lavorativi precedenti.
6.
Aliquota contributiva a carico del lavoratore
Indicare la
misura percentuale del contributo a carico del lavoratore, ivi compresa
l'eventuale aliquota aggiuntiva o alternativa (volontaria).
7.
Aliquota contributiva a carico del datore di lavoro
Indicare la
misura percentuale del contributo a carico del datore di lavoro, ivi compreso
l'eventuale bonus per i dipendenti che si iscrivono nei primi anni di
operatività del Fondo, secondo le regole degli accordi istitutivi.
8. Quota
TFR
Indicare la
quota di TFR versato al Fondo, in misura percentuale della retribuzione base
di riferimento ai fini del calcolo del TFR.
9. Data
sospensione o cessazione della contribuzione
Indicare la
data di sospensione o cessazione della contribuzione al Fondo per una delle
motivazioni previste dallo Statuto del Fondo stesso
10.
Motivo di sospensione
In questo campo
va indicato il motivo della sospensione della contribuzione al Fondo,
utilizzando uno dei codici previsti nell'allegata tabella "Tipo
sospensione della contribuzione al FPC"
TABELLA CODICI
TIPO SOSPENSIONE
Codice
|
Descrizione
|
001
|
Per
sospensione del rapporto di lavoro senza diritto alla corresponsione della
retribuzione
|
002
|
Per richiesta
del lavoratore, quando la contribuzione spetterebbe anche in caso di
mancata prestazione di lavoro dovuta a malattia, infortunio, assenza
obbligatoria o facoltativa per maternità
|
003
|
Per
richiesta, senza causale specifica
|
11. Tipo
di cessazione
In questo campo
va indicato il motivo della cessazione della contribuzione al Fondo,
utilizzando uno |