Riportiamo, di seguito,
il documento inviato al Capo Dipartimento dell’Istruzione, dott.ssa
Stellacci ed al Direttore generale per gli ordinamenti
scolastici e per l'autonomia scolastica, dott.ssa
Palumbo, nell’ambito del Coordinamento del Gruppo
Paritetico Nazionale “Sezioni Primavera”: Alleghiamo il
Monitoraggio Sezioni Primavera a.s. 2010/2011
redatto dal MIUR.

MONITORAGGIO NAZIONALE SULLE SEZIONI PRIMAVERA
20 aprile 2012
COORDINAMENTO NAZIONALE PER LE POLITICHE
DELL’INFANZIA E DELLA SUA SCUOLA
CONTRIBUTO AL DIBATTITO
L'attività del Coordinamento, formato
da cinque associazioni professionali e quattro organizzazioni sindacali della
scuola, si muove da quasi vent’anni intorno alle
politiche di qualificazione della scuola dell'infanzia
e degli operatori che nel settore tengono viva una tradizione educativa tra le
più apprezzate al mondo.
Il Coordinamento, fin dal 2007, ha seguito con grande
attenzione l’istituzione e l’attuazione delle Sezioni Primavera, insieme
ai passaggi in tutti i livelli istituzionali previsti, nella speranza che esse
potessero rappresentare una risposta qualificata alla richiesta sempre più
pressante di servizi educativi per l' infanzia e nella convinzione che per
questa via si potesse superare l’anomalia dell' inserimento di bambini anticipatari nella scuola dell’infanzia.
A nostro avviso, quella degli
anticipi è una realtà in evidente contrasto con l'indirizzo europeo di
garantire tempi di apprendimento e socializzazione
coerenti con le fasi di maturazione e sviluppo di ciascun bambino, con
l'innalzamento dell' obbligo di istruzione, con l' attenzione rivolta ai primi
anni di scolarizzazione quali fondamento per un approccio attivo al long life learning, infine per garantire uno dei fondamentali diritti
dell'infanzia sancito dalla Carta del 1989. La generalizzazione
della scuola dell'infanzia, misura fissata dal decreto 59 e dalla legge 53 del
2003, se attuata avrebbe rappresentato una valida risposta alle esigenze dei
bambini e delle loro famiglie, ma ciò non è avvenuto.
Anzi, la generalizzazione,
nonostante la facilità della portata, appare oggi come una vera chimera.
Nella fase assai critica che stiamo
attraversando, dove alto è il rischio di far pagare le difficoltà ai soggetti
più deboli, in primis ai bambini e alle bambine, la realtà delle sezioni
primavera va osservata con sguardo lucido, rigoroso e lungimirante. Pertanto la
presentazione, in forma ragionata ed integrata, dei dati inerenti la diffusione delle sezioni e di quelli inerenti gli
anticipi, è un fatto molto positivo che favorisce una riflessione allargata tra
i soggetti coinvolti e stimola ulteriori percorsi di rendicontazione
sociale.
Il monitoraggio non fa che confermare
contraddizioni e perplessità da tempo evidenziate:
l'assenza di un progetto forte, eticamente connotato,
sostituito con una descrizione di indicazioni e criteri organizzativi, in prima
battuta vincolanti per l'acquisizione dei finanziamenti pubblici, via via scemati con il diminuire delle risorse, mentre la
logica assistenzialistica che li ha caratterizzati ha
portato alla frequenza di bambini con meno di due anni, per una quota pari al
7,2% del totale.
Il carattere sperimentale del
progetto, quando si e' tentato di darvi forma, si è arenato di fronte alle
difficoltà gestionali e a logiche differenziate a
seconda della tipologia dei gestori. Fattori di qualità strategici sono stati
ignorati e bypassati. Si è così giunti alla stipula frammentata e frammentaria di almeno sei tipologie
contrattuali diverse per il personale, ad assunzioni rivolte a personale
senza possesso di titoli specifici (nella misura di un operatore su quattro), e
all’affidamento a servizi esterni per più del 17% dei casi.
In tale situazione non può certo
meravigliare il mancato insediamento di un comitato tecnico scientifico, le
difficoltà di funzionamento di una cabina di regia,
l'assenza di una riflessione pedagogica condivisa.
Nella consapevolezza che nell’infanzia di oggi e' riposto il futuro del nostro
Paese, che all’infanzia dobbiamo cura, attenzione e risposte educative
all’altezza delle sfide del presente, il Coordinamento intende orientare la
propria azione nelle seguenti direzioni:
-
la prosecuzione delle esperienza delle
Sezioni Primavera può avvenire solo a fronte di una profonda revisione dei
modelli organizzativi fin qui posti in essere, in modo che incontrovertibilmente
si connotino come luoghi qualificati di socializzazione educazione accoglienza
e assistenza dei bambini tra i 24 ed i 36 mesi, esprimiamo pertanto contrarietà
a che nelle sezioni si continui a consentire la frequenza a bambini al di sotto
di quella età;
-
la messa a punto di un percorso
sperimentale fondato su un progetto pedagogico ampiamente condiviso,
socialmente rendicontabile, scientificamente presidiato e, in itinere,
sistematicamente monitorato per gli aspetti organizzativi e gestionali;
-
la messa a disposizione di risorse
logistiche, finanziarie e professionali tali da garantire qualità e stabilità
dell'offerta per il periodo definito, anche attraverso interventi ricorrenti di
formazione in servizio volti al personale che già in ingresso deve essere in
possesso di adeguata qualificazione;
-
la definizione tramite confronto
sindacale, di tipologie contrattuali per il personale.
IL COORDINAMENTO
AIMC, ANDIS, CIDI, CISL SCUOLA,
FLC-CGIL, FNISM, MCE, SNALS-CONFSAL, UIL SCUOLA