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Istruzione Tecnica Superiore- Posizione di CONFSAL

Incontro del 28/6/11 presso la Direzione generale per l'istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni

Istruzione Tecnica Superiore- Posizione di CONFSAL

In occasione dell’incontro del 28 giugno scorso presso la Direzione generale per l'istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni, si è ulteriormente animata la discussione tra le parti sociali e la direzione, in materia di gestione delle relazioni e dei rapporti tra gli istituti tecnici e professionali e le neo fondazioni ITS, costituite e che ad oggi sono 59.  Tra le problematiche più dibattute l’attenzione si è avvertita nella valutazione della partecipazione della scuola nella gestione e nell’organizzazione funzionale delle neo istituzioni. La posizione di Confsal, anche in ragione della effettiva esperienza maturata dal proprio ente di formazione Confsalform quale socio fondatore o partecipante all’interno di quattro fondazioni,  è la seguente:

, alla presidenza delle fondazioni ITS ai Dirigenti scolastici  in servizio, purché tale incarico non abbia una ricaduta negativa in termini di funzionalità dell’istituto in cui esercita la propria professione, nulla osta in alternativa ad offrire la presidenza ad un rappresentante del sistema produttivo;

No, alla descolarizzazione degli ITS, intesa come emarginazione del ruolo, delle esperienze e delle risorse umane provenienti dagli istituti tecnici e professionali coinvolti nella compagine sociale;

, al trasferimento con distacco o aspettativa retribuita al personale docente e non docente, in particolare ai docenti teorici, agli ITP e al personale ATA in esubero, purché avvenga per libera accettazione del lavoratore medesimo e per consapevole scelta funzionale della fondazione che se ne fa carico;

, al condizionamento anche determinante del piano formativo in ragione delle esigenze aziendali delle imprese presenti tra i soci partecipanti e fondatori, purché vi sia da parte di tali soggetti imprenditori la promessa e l’impegno di garantire tirocini formativi finalizzati preventivamente e preliminarmente all’espletamento del piano formativo, già contenuto nel contratto nazionale di riferimento, per un’eventuale assunzione con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, di cui all’art. 5 dello nuovo schema di riforma del contratto di apprendistato (ex art. 50 del D. lgs. 276/03);

, ad allineare i percorsi formativi all’interno degli ITS ad una qualifica superiore (livello VI) del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) del medesimo profilo professionale conseguibile con la qualifica quadriennale (liv. V) del percorso di istruzione e formazione  dell’istituto di riferimento, ai sensi e per effetto di quanto disposto dalla lettera b), dell’art. 17 del D. lgs. 226/05;

, all’offerta di Credito Formativo Universitario per un massimo di 72 CFU da parte delle Università partecipanti alla compagine sociale, purché il valore equipollente in ore non superi il 20% delle ore destinate alle attività formative, detratte del 30% delle ore destinate alle attività di stage e tirocinio formativo;

, al 50 % della docenza del monte ore assegnate a docenti e ad esperti provenienti dal mondo del lavoro, purché in tale quota vengano riconosciuti i curriculum vitae dei docenti in servizio nell’istituto aderente alla fondazione e i docenti esperti provenienti dalle università e reclutati secondo quanto previsto dal sistema di rendicontazione del Fondo sociale europeo e secondo le norme regionali vigenti in materia di classificazione delle fasce dei docenti esperti.

 

 

Scadenze di: gennaio 2025