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Ricerca - Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia

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E' entrata in vigore il 28 gennaio la legge 30 dicembre 2010, n. 238,

E’ entrata in vigore il 28 gennaio la legge 30 dicembre 2010, n

E’ entrata in vigore il 28 gennaio la legge 30 dicembre 2010, n. 238, che prevede agevolazioni fiscali per il rientro in Italia di giovani lavoratori e studiosi, pensata, in particolare, come misura per il rientro dei “cervelli in fuga”. I destinatari sono cittadini italiani o di altri paesi dell’UE, nati non prima del 1 gennaio 1969, che abbiano risieduto per almeno due anni in Italia e che abbiano svolto all’estero un’attività lavorativa continuativa o un’attività di studio conclusa con il conseguimento di un titolo di studio (laurea o post-laurea) almeno negli ultimi due anni.

Tali “cervelli”, al rientro in Italia con l’obiettivo di un’assunzione o di avviare un’attività propria, potranno avanzare richiesta per usufruire di agevolazioni fiscali, godibili fino al 31 dicembre 2013 e non cumulabili con altre facilitazioni. I redditi da lavoro dipendente, autonomo o d’impresa saranno, pertanto, tassati al 20% per le donne e al 30% per gli uomini.

Sono inoltre previste altre agevolazioni: la riserva di quote di alloggi dell’edilizia pubblica residenziale (per l’assegnazione in godimento o per l’affitto) e il riconoscimento della contribuzione previdenziale maturata all’estero (previa stipula di accordi bilaterali con gli stati di provenienza dei lavoratori) nonché dei titoli conseguiti.

La norma più controversa del provvedimento riguarda la decadenza dai benefici di legge, ed il recupero da parte dello Stato dei benefici già goduti, nel caso in cui si decida di tornare all’estero prima che siano trascorsi cinque anni.

E’ evidente, infatti, che questa misura possa mettere il lavoratore in una posizione di debolezza nei confronti del datore di lavoro. Sempre per lo stesso motivo, non appare opportuna la disparità tra la durata massima del periodo in cui beneficiare delle deduzioni (un triennio), e il sostanziale obbligo a rimanere in Italia per un quinquennio.

La legge è in Gazzetta Ufficiale n.9, del 13 gennaio 2011.

 

Scadenze di: ottobre 2023