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Ripartizione ulteriori risorse per il contrasto alla dispersione

Argomenti trattati: Dispersione scolastica, CPIA,
SNALS: si tenga conto, nella distribuzione delle risorse residue, dei dati di contesto socioeconomico, anche per sostenere le scuole in maggiori difficoltà e dove gli indici di dispersione implicita ed esplicita sono più bassi

Il 1° febbraio 2024 si è svolto in modalità mista un incontro presso il MIM, convocato dal Direttore dell’Unità di Missione Dott.ssa Simona Montesarchio sui criteri di ripartizione delle risorse residue relative al PNRR, Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.4 “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di primo e secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica” di cui al DM 170/22.

Le ulteriori e residue risorse, pari a 700 milioni di euro, saranno ripartite, ferma restando la quota del 40% alle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno, in base ai dati INVALSI, al numero degli studenti e delle percentuali di abbandoni, di ripetenza, di alunni stranieri e di alunni fragili.

Anche i CPIA saranno destinatari di parte delle risorse residue con quote differenziate in ragione degli studenti iscritti.

Le nuove risorse alimenteranno anche la quota del 10% dei costi indiretti per la stipula dei contratti a tempo determinato per assistenti tecnici e amministrativi connessi al PNRR.

La nuova ripartizione consentirà a tutte le istituzioni scolastiche superiori e a tutti gli istituti comprensivi, di beneficiare delle risorse per diminuire i divari, anche se le scuole primarie saranno invece destinatarie degli avvisi della nuova programmazione nazionale 21/27.

Lo Snals Confsal ha auspicato che nella distribuzione delle risorse residue si tenga conto dei dati di contesto socioeconomico, anche per sostenere le scuole che si trovano in maggiori difficoltà e dove gli indici di dispersione implicita ed esplicita sono più bassi. Abbiamo chiesto di conoscere i dati del monitoraggio in itinere delle attività in corso e soprattutto avere al termine di quest’anno scolastico i dati sulla dispersione. In effetti i livelli di dispersione che connoteranno il target da raggiungere (riduzione al 10,2 % della dispersione) potranno essere ricondotti alle azioni intraprese solo al termine delle stesse. Abbiamo poi chiesto di unificare i termini di conclusione delle attività a giugno 2025.

Ci siamo riservati di esporre le nostre critiche sull’attuazione del PNRR, anche in relazione al nuovo codice dei contratti, nell’ambito dei lavori del tavolo tecnico da poco istituito.

L’amministrazione si è riservata di considerare le osservazioni fatte ed ha anticipato che a breve sarà convocato il tacito tecnico sul PNRR per la più ampia condivisione delle problematiche applicative e delle corrispondenti soluzioni.

 

Scadenze di: marzo 2025