Si è svolto presso l’Aran il secondo incontro per le trattative per il rinnovo del CCNL della dirigenza scolastica per il triennio 19/21.
In via preliminare è stato precisato che il personale destinatario del CCNL comprende i Dirigenti scuole e AFAM, pari a 6199 unità, i Dirigenti università, pari a 262 unità e i Dirigenti enti pubblici di ricerca, pari a 110 unità di cui 17 di prima fascia e 93 di seconda fascia.
Per quanto riguarda le risorse ci è stato riferito che gli incrementi stipendiali per tutte le tipologie dei destinatari e quindi anche dei dirigenti scolastici saranno del 3,88 %, pari a un aumento a regime, per i dirigenti scolastici, e cioè dal 1° gennaio 2021, di 241 euro al mese per tredici mensilità sulla retribuzione tabellare.
Restano, purtroppo, le differenze retributive in termini Ass con le altre dirigenze dell’area, per non parlare di quelle degli altri dirigenti delle pubbliche amministrazioni.
Dal 1° gennaio 2021 non tutte le risorse verranno stanziate sul tabellare ma 60,00 euro/mese per 13 mensilità verranno destinate alla posizione parte fissa.
Ci sono, sempre per i dirigenti scolastici, ulteriori risorse stanziate dalle leggi di bilancio.
L’articolo 1, comma 255 della legge di bilancio 2020 ha stanziato 30 milioni di euro. Inoltre, la legge di bilancio 2022 ha stanziato 20 milioni di euro. Nella stessa legge di bilancio sono stati stanziati per il 2022 e il 2023, rispettivamente 8,3 e a 25 milioni di euro. Le risorse messe a disposizione dei provvedimenti di legge Tali risorse sono già confluite nel FUN ma solo per evitare arretramenti retributivi e non per aumentare in termini reali le retribuzioni.
L’Aran ha illustrato poi una bozza di proposta per la sezione comune dedicata alle relazioni sindacali, al lavoro agile, a particolari forme di congedo e alle disposizioni comuni sulla retribuzione di risultato.
Lo Snals Confsal ha chiesto di estendere il raggio delle materie oggetto di partecipazione sindacale sia a livello centrale che periferico con una particolare attenzione alle modalità di attuazione del lavoro agile e ai criteri applicativi del conferimento degli incarichi e della mobilità interregionale.
Lo Snals Confsal ha sostenuto l’ipotesi di avere in tempi rapidi la certificazione dei contratti integrativi che dovranno diventare efficaci allorché sia decorso il termine dei trenta giorni dall’invio ai competenti organi di controllo.
Sul lavoro agile abbiamo chiesto di rendere la relativa disciplina immediatamente applicabile dagli USR, ovviamente sempre attraverso un accordo individuale.
Abbiamo inoltre apprezzato l’introduzione e l’estensione della portata di particolari forme di congedo come quello per i genitori e quello per le donne vittime di violenza. Abbiamo condiviso la proposta di dichiarazione congiunta con la quale le assenze dovute a ricovero domiciliare sono equiparate a quelle dovute al ricovero ospedaliero o a day-hospital
Sulla scorta di altri contratti collettivi nazionali stipulati per altre aree dirigenziali è stato proposto l’istituto dell’affiancamento, messo nelle disponibilità delle amministrazioni, dei dirigenti neoassunti da parte di colleghi esperti con almeno 15 anni di servizio. Abbiamo segnalato che per i dirigenti scolastici neoassunti già è prevista una funzione di mentoring, tra l’altro finanziata, mentre quella proposta non prevede alcun compenso.
Sulle disposizioni comuni per la retribuzione di risultato viene previsto che una quota di dirigenti valutati, comunque non superiore al 20% viene attribuito il valore di retribuzione di risultato maggiore di almeno il 30%, rispetto al valore medio pro-capite delle risorse complessivamente destinate a retribuzione di risultato e correlata alla valutazione della performance individuale. Ancora una volta lo Snals Confsal ha chiesto il rispetto degli impegni assunti con il vigente CCNL che lega l’applicazione della retribuzione di risultato connessa alla valutazione della performance individuale alla revisione dell’intero sistema di valutazione garantendo diritto dei dirigenti scolastici a essere valutati attraverso una procedura che tenga conto delle sole azioni di loro esclusiva competenza, nonché del concreto rapporto tra obiettivi assegnati – effettivamente misurabili – e risorse utilizzabili per conseguirli, con particolare riferimento alle situazioni di carenza di organico delle segreterie e di stabilità del relativo personale.
L’Aran si è riservata di valutare le nostre osservazioni e la riunione è stata aggiornata al 15 febbraio 2024. Come sempre vi aggiorneremo tempestivamente.