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Norme per il riordino degli Istituti Tecnici. Informativa al MIM sullo schema di DPR previsto dal PNRR

Argomenti trattati: istituti tecnici e professionali,
SNALS Confsal: disponibili a un confronto costruttivo per accompagnare nei prossimi anni la crescita non solo professionale, ma anche culturale delle giovani generazioni

Modifiche al DPR 15 marzo 2010, n.88 e successive modificazioni, recante Norme per il riordino degli Istituti Tecnici a norma dell'art. 64, c. 4, del D.L. n. 112-2008,  convertito con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n.133)

Si è tenuta martedì 7 novembre, una riunione informativa presso il Ministero dell’Istruzione riguardante lo schema di DPR previsto dal PNRR per la riforma degli istituti tecnici, riforma contemplata dal decreto legge 144/2022. Per l’Amministrazione erano presenti: il Direttore generale per gli ordinamenti scolastici, valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale d’istruzione Dott. Fabrizio Manca; l’ispettrice tecnica dott.ssa Flaminia Giorda; la coordinatrice nazionale del SGQ dott.ssa Rosalba Bonanni; la dirigente dell’ufficio legale dott.ssa Lucia Taverna e tutti i rappresentanti delle più rappresentative OO.SS..

La seduta dell’informativa ha avuto inizio con la presentazione, da parte dell’Amministrazione, della bozza di decreto e più precisamente dell’art. 26 del decreto legge n.144, in attuazione degli obiettivi fissati con il PNRR. Il DPR prevede la revisione dei percorsi degli istituti tecnici così da allineare l’offerta formativa dell’istruzione tecnica alla domanda di competenze professionali proveniente dal mondo economico-produttivo.

Il direttore generale Manca ha più volte sottolineato l’importanza degli obiettivi che sono alla base di tale revisione, ossia: rafforzare le competenze linguistiche, storiche, matematiche e scientifiche, irrobustire la connessione al tessuto socio economico favorendo laboratorialità e innovazione; valorizzare la didattica per competenze; la progettazione interdisciplinare e le unità di apprendimento; aggiornare il profilo educativo, culturale e professionale dello studente e incrementarne la flessibilità.

Lo Snals Confsal nel suo intervento ha rilevato alcune criticità del provvedimento che possono essere così sintetizzate: tempi ristretti di realizzazione, la revisione dovrebbe partire dall’anno prossimo; organici, forti incertezze sul mantenimento degli attuali organici; formazione, ancora una volta senza una definizione chiara; risorse, troppe volte si fa ricorso nel provvedimento ad interventi “senza oneri a carico della finanza pubblica”; riorganizzazione didattica, sembra essere imposta dall’alto.

A chiusura di seduta, lo Snals-Confsal ha ribadito la propria disponibilità a un confronto costruttivo per accompagnare nei prossimi anni la crescita non solo professionale, ma anche culturale delle giovani generazioni.

Considerato il protrarsi degli interventi e l’importanza dell’argomento, si è ravvisata la necessità di aggiornare la riunione alla settimana prossima.

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