Si è svolta, presso la Direzione generale per il personale scolastico del MIM, l’informativa sul DM per le immissioni in ruolo degli insegnanti di religione cattolica ai sensi dell’art.1-bis, comma 3, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, recante “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159.
Come in passato, nelle more dell'espletamento del concorso e della procedura straordinaria da bandire ai sensi dell’articolo 1-bis, commi 1 e 2, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, per l’anno scolastico 2023/2024 le immissioni in ruolo degli insegnanti di religione cattolica continuano a essere effettuate mediante scorrimento delle graduatorie generali di merito di cui all'articolo 9, comma 1, del decreto dirigenziale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 2 febbraio 2004.
Il contingente complessivo di n. 419 assunzioni a tempo indeterminato, corrispondente al numero delle cessazioni registrate per l’anno scolastico 2023/2024 è ripartito in contingenti regionali, tenuto conto dei posti disponibili in organico per l’anno scolastico 2023/2024 e della consistenza delle graduatorie dei concorsi riservati banditi con decreto dirigenziale 2 febbraio 2004. Ogni contingente regionale è poi ripartito in due distinti contingenti corrispondenti ai due ruoli regionali previsti dall’articolo 1 della legge 18 luglio 2003, n.186.
La delegazione dello Snals-Confsal dopo aver chiesto l’immediata stabilizzazione di tutti gli idonei, ha evidenziato quanto segue:
- bene l’assegnazione di 1483 posti in più sul 100% dei posti che restituiscono 1038 posti nella quota del 70%;
- visto che le assunzioni non saranno nei fatti 419, come previste, ma circa 129, chiede che i 290 posti che rimarranno non utilizzati per le assunzioni in ruolo vengano attribuiti ai prossimi due bandi di concorso per le assunzioni ordinarie e straordinarie, che dovranno essere non meno di 7313;
- che i posti regionali assegnati nella misura del 70 % siano realmente utilizzati, indipendentemente dal fatto se la Diocesi abbia il 70% o meno, così da chiudere definitivamente l’ultima graduatoria;
- si chiede sia previsto che l’assunto in ruolo, visto che è un incaricato annuale con gradone stipendiale alto, abbia riconosciuto un assegno “ad personam” (il contratto di assunzione riporta lo stipendio iniziale senza indicare la differenza stipendiale rispetto all’ultimo cedolino in godimento) ;
- si chiede che anche per gli IRC si predisponga la procedura informatica assunzionale INR, anche in prospettiva delle immissioni in ruolo da procedura ordinaria e straordinaria;
- si chiede che subito dopo l’approvazione dell’art. 20, comma 6, del DL 75/2023 in corso di conversione in legge, l’Amministrazione provveda a convocare le organizzazioni sindacali per l’informativa sui due prossimi bandi di assunzione.
L’Amministrazione, dopo aver preso atto delle richieste, si è impegnata a risponderci nel minor tempo possibile.