Reclutamento: occorre assumere da GPS, bandire concorsi regolari con prove che non siano quiz
Roma, 14 GEN. 2023 – Il sistema dei contratti a termine non risponde alle esigenze della nostra scuola ma solo a logiche di contenimento della spesa pubblica. Non è più tollerabile che si faccia ricorso a supplenze per esigenze didattiche ormai consolidate.
I posti di sostegno devono essere tutti ricondotti all’organico di diritto assicurando anche un organico aggiuntivo per esigenze straordinarie. L’iter di conversione del dl Aiuti quater ha trasformato gli emendamenti su organico aggiuntivo in ordini del giorno che impiegano il governo su organico aggiuntivo. Non basta!
In tal senso bisogna aprire subito il confronto sul reclutamento che abbia come primo obiettivo l’eliminazione del precariato storico con assunzioni da GPS, con adeguato periodo di formazione e prova finale ed avviare una stagione concorsuale regolare e con prove di accertamento della preparazione non basate su logiche puramente selettive con i quiz.
Sul fronte del reclutamento è giunto adesso il momento di risolvere anche le criticità conseguenti all’attuale stato di svolgimento delle procedure concorsuali.
Diventa assolutamente opportuno ed urgente predisporre un provvedimento che garantisca il diritto degli idonei ai concorsi ordinari del 2020 all’immissione in ruolo. Infatti, successive procedure concorsuali potrebbero comportare la decadenza delle graduatorie di cui ai DD.DD. 498 e 499 del 2020.
Occorre un provvedimento che assicuri l’abilitazione a tutti gli idonei del concorso straordinario bis di cui al DD 1081 del 6 maggio 2022.
Urgenti i decreti attuativi necessari a far partire i corsi abilitanti di formazione in ingresso, che sono attesi da migliaia di docenti di ruolo su altro grado o classe di concorso, e dagli stessi specializzati nel sostegno privi di abilitazione.
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)