Lo scorso 23 novembre sono riprese all’Aran le trattative per il rinnovo contrattuale, dopo la firma dell’ipotesi relativa ai principali aspetti economici. Proprio su questo accordo il presidente Naddeo ha informato le OO.SS. che la Corte dei Conti ha ricevuto formalmente gli atti nella giornata del 22 novembree che le prospettive di una rapida conclusione dell’iter approvativo del CCNL parte economica sono concrete.
La discussione è ritornata, poi, sulla riforma degli ordinamenti professionali. Pur trattandosi di un ulteriore incontro di carattere interlocutorio, si è potuto registrare un primo importante recepimento da parte dell’Aran delle istanze poste dallo Snals-Confsal, ma anche dalle altre OO.SS., circa la specificità delle professionalità tecniche e amministrative degli enti di ricerca. Per venire incontro alle richieste sindacali, l’Aran proporrebbe di articolare le due carriere, tecnica e amministrativa, entro due ruoli distinti, più rispondenti -nelle intenzioni dell’Agenzia negoziale- alle diverse esigenze delle due tipologie del personale.
Potenzialmente si tratta di un passo in avanti nella trattativa, sarà necessario peròattendere l’esame della proposta scritta, che l’Aran si è impegnata a sottoporre alle OO.SS. quanto prima.
La delegazione Snals-Confsal ha colto l’occasione anche per porre l’attenzione su alcuni aspetti relativi alle parti comuni del contratto sulle quali ha proposto modifiche.
In primo luogo, il tema del lavoro agile e del lavoro da remoto, rispetto ai quali il nostro sindacato ha chiesto che venga assicurata la corresponsione dei buoni pasto, non ritenendo corretto introdurre elementi sperequativi tra lavoratori in presenza e a distanza, a fronte di prestazioni lavorative equiparate a tutti gli effetti. Sul punto il presidente Naddeo ha ribadito l’impossibilità a norme vigenti di erogare il buono pasto al lavoratore agile, perché tale fattispecie di servizio non è legata a vincoli orari. Parimenti ha ribadito che il buono pasto deve essere erogato in caso di lavoro da remoto visto che esso è strettamente vincolato all’orario di ufficio. Lo Snals-Confsal ha proposto di definire una “indennità da lavoro agile” che dia il giusto ristoro alle maggiori spese affrontate dal lavoratore agile (acquisto di dispositivi, cancelleria, aggravio sulle bollette energetiche) dovute all’attività resa dal proprio domicilio. L’Agenzia ha anche suggerito di estendere la possibilità di usufruire del lavoro agile ai ricercatori e tecnologi (mentre la bozza attuale lo destina solo a tecnici e amministrativi), lasciandoli liberi di scegliere se utilizzare l’art. 58 o il lavoro agile. In ogni caso, a nostro avviso, occorrerà una revisione dell’art.58.
In secondo luogo, il tema del diritto di assemblea: la riduzione da 30 a 10 ore annuali pro capite, sancita nello scorso contratto per uniformare la situazione in tutte le sezioni del comparto, si è rivelata del tutto inadeguata per gli enti di ricerca. L’ampiezza della contrattazione integrativa in questo settore, non paragonabile a quella delle istituzioni scolastiche, necessita di un monte ore maggiore per assicurare una corretta informazione al personale da parte delle OO.SS.. Lo Snals-Confsal ha chiesto il ripristino delle 30 ore per il sotto-comparto della Ricerca.
Infine, il nostro sindacato ha chiesto di approfittare di questo rinnovo contrattuale per valorizzare il possesso di un titolo di laurea triennale da parte del personale, constatando che è significativa la percentuale di lavoratori che hanno conseguito tale titolo senza che sia richiesto per le mansioni svolte.
L’Aran comunicherà a breve la data del prossimo incontro. Vi terremo informati sugli sviluppi della trattativa.