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Ricerca: Rinnovo contrattuale. Terzo incontro all'Aran sull'ordinamento professionale

Entrambi gli aggiornamenti, ad avviso dello SNALS, sono ancora lontani dal rispondere alle esigenze del personale degli enti pubblici di ricerca, in particolare gli articoli riguardanti le EP risultano essere scritti sulla falsariga di quelli del contratto delle Funzioni Centrali

Si è svolto il terzo incontro all’Aran sulla riforma dell’ordinamento professionale del personale della Ricerca nell’ambito delle trattative per il rinnovo contrattuale.

Secondo quanto stabilito nella precedente riunione, l’Aran ha aggiornato la bozza di lavoro con una proposta riguardante l’area delle Elevate professionalità (EP) e un iniziale sviluppo della sezione riguardante i Ricercatori e i Tecnologi.

Entrambi gli aggiornamenti, a nostro avviso, sono ancora lontani dal rispondere alle esigenze del personale degli enti pubblici di ricerca, in particolare gli articoli riguardanti le EP risultano essere scritti sulla falsariga di quelli del contratto delle Funzioni Centrali. E questa considerazione è stata espressa dalla delegazione Snals-Confsal nel corso dell’incontro.

Alla delegazione Aran, guidata dal presidente Naddeo, abbiamo sottolineato come una delle esigenze principali per gli enti sia la difficoltà di reclutare figure professionali con competenze tecniche elevate, per esempio ingegneri e informatici, con qualificazioni superiori rispetto a quelle richieste per diventare collaboratori tecnici. Da un lato esistono CTER con lauree triennali che non hanno ulteriori prospettive di sviluppo professionale, dall’altro le carriere informatiche o ingegneristiche non hanno attrattività nella ricerca pubblica sempre per le scarse prospettive di sviluppo professionale. È necessario chiarire al tavolo se e in che modo l’introduzione di un’area EP per gli enti di ricerca possa aiutare a superare questi problemi. Tuttavia, al momento attuale la discussione appare ancora completamente aperta.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del documento presentato dall’Aran sui Ricercatori e sui Tecnologi, lo Snals-Confsal ha apprezzato la convergenza verso la struttura europea prevista nel documento Toward a European Framework for Research Careers, dove gli attuali tre livelli dei profili Ricercatore (Ricercatore, Primo Ricercatore, Dirigente di Ricerca) e Tecnologo corrispondono ai livelli R2 (Recognized Researcher), R3 (Established Researcher) , R4 (Leading Researcher) -e analogamente per i tecnologi- del testo europeo. Tuttavia, abbiamo contestato l’ambiguità del testo nel riconoscere l’unicità del profilo (ovvero della figura professionale del ricercatore/tecnologo) e che i passaggi di livello da R2 a R4 siano diversi gradi di sviluppo delle competenze professionali. Su questo aspetto non abbiamo ottenuto, per il momento, alcuna risposta dall’Aran.

Sulla sezione Ricercatori e Tecnologi abbiamo anche rilevato che vanno recuperati tutti gli elementi già presenti negli artt.80 e 81 del precedente contratto, delineanti il ruolo e i diritti dei Ricercatori e Tecnologi, nonché i riferimenti ai documenti europei, a partire dalla Carta europea dei ricercatori, e al D.Lgs.218/2016, elemento fondante di questa sezione del comparto. La formulazione attuale, infatti, appare decisamente impoverita rispetto a questi elementi che hanno rappresentato una conquista della precedente contrattazione.

Lo Snals-Confsal ha auspicato, infine, che nelle progressioni da R2 a R3 emerga chiaramente che la permanenza nel livello R2 sia limitata a un numero certo e congruo di anni, contribuendo a superare l’annoso problema delle “anomale permanenze”.  

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della trattativa.

Scadenze di: marzo 2023