Si è svolto ieri, un incontro all’ARAN sulle risorse stanziate per il rinnovo contrattuale dei settori Università e Ricerca. L’incontro, così come specificato dall’ARAN in apertura, è stato di natura tecnica ed è servito ad illustrare le risorse complessive, per altro già note e da noi ampiamente commentate, che sono a disposizione del tavolo di contrattazione.
Il quadro complessivo delle risorse a disposizione del rinnovo del CCNL è definito da quanto stabilito dalle leggi di bilancio per gli 2019-20-21, per la parte relativa agli aumenti contrattuali, e dalla legge di bilancio per il 2022 per quanto attiene le risorse aggiuntive.
Le risorse per gli aumenti contrattuali prevedono, in questa occasione, anche la stabilizzazione sul tabellare dell’elemento perequativo per tutti coloro che l’hanno avuto attribuito con il CCNL 2016/18.
L’aumento della retribuzione per tutti è in media del 3,78% (calcolato sulla massa salariale al 31.12.2018, con la seguente sequenza: 0,85% per il 2019, 1,57% per il 2020 e 3,78% a regime nel 2021) ed è uguale per tutti i comparti, a cui saranno aggiunte le risorse per la stabilizzazione dell’elemento perequativo che varia a seconda delle sezioni.
A tali risorse si aggiungono quelle previste dalla legge 324/21 (legge di bilancio per il 2022), commi 612 e 604 con specifiche destinazioni e nell’ambito delle specifiche disponibilità di ogni singola amministrazione fino allo 0,55% della stessa massa salariale, per un utilizzo da destinarsi al nuovo ordinamento professionale e dello 0,22% per il superamento del limite di cui all’articolo 23, comma 2 del DLgs 75/2017 e quindi per l’incremento dei fondi per il salario accessorio.
L’incremento del 3,78% medio è pari a 84 € medi mensili per 13 mensilità, che arriva, con l’elemento perequativo, al 4,22% medio e a circa 93 € medi mensili per 13 mensilità per chi già lo prende.
Lo 0,55% comporta un ulteriore incremento medio 12 € medi mensili per 13 mensilità;
Lo 0,22% comporta un ulteriore incremento medio di 4,8 € medi mensili per 13 mensilità.
Per l’Università, il comma 297 della legge 234/2021 prevede, nell’ambito delle risorse finalizzate all’aumento del FFO, ulteriori 50 M€ con le finalità indicate nella stessa legge e con criteri fissati nella contrattazione collettiva nazionale, pari a circa un ulteriore incremento medio di 2,46% corrispondenti a ulteriori 54 € medie mensili per 13 mensilità.