Coordinamento Nazionale
per le politiche dell’Infanzia
e della sua Scuola
SEMINARIO “Pandemia e lockdown: gli effetti psicologici sull’infanzia”
Dott.ssa Anna OLIVERIO FERRARIS
4 luglio 2022
Il 4 luglio 2022 il Coordinamento Nazionale per le politiche dell’Infanzia e della sua Scuola ha organizzato, sul proprio profilo Facebook, un seminario dal titolo “Pandemia e lockdown: gli effetti psicologici sull’infanzia”. L’evento ha dato la possibilità di dialogare con un’interlocutrice d’eccezione, la Prof.ssa Anna Oliverio Ferraris: accademica, scrittrice, psicoterapeuta, a lungo Ordinario di Psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma, autrice di saggi, articoli scientifici, testi scolastici e divulgativi in cui affronta i temi dello sviluppo normale e patologico, dell’educazione, della famiglia, della scuola, della comunicazione e del rapporto con i media.
Il seminario, il cui sottotitolo “Docenti, educatori e famiglie adottano strategie di fronte agli effetti su apprendimenti e sviluppo” ha fin da subito definito i destinatari e la tematica di fondo, si è articolato in una serie di domande e considerazioni che ha coinvolto dialetticamente i membri del Coordinamento, la Prof.ssa Oliverio Ferraris e quanti hanno partecipato alla diretta, ponendo quesiti mirati e condividendo le proprie suggestioni.
Partendo dall’esperienza maturata in un altro anno di pandemia, educatori, insegnanti e famiglie si sono interrogati e confrontati su argomenti pregnanti e di estrema urgenza, in risposta ai quali gli acuti interventi della relatrice hanno indicato percorsi di intervento ed ulteriori spunti di riflessione.
Innanzi tutto, l’esigenza, variamente manifestata da bambine e bambini della fascia d’età 06 (cui il Coordinamento pone il proprio sguardo e la propria riflessione privilegiata), di riconoscimento e riappropriazione del proprio corpo, primo e privilegiato mediatore di conoscenza intrapersonale e interpersonale: quali disagi hanno lasciato i lockdown e in generale le forti limitazioni di esplorazione e contatto, in bambini di un'età in cui tali esperienze sono di prioritaria importanza? Pensiamo alle difficoltà da parte degli adulti di percepire tali disagi specialmente nei bambini della fascia d'età 0 3. Puntuale e chiara la risposta della dott.ssa Oliverio Ferraris, che in varie sue pubblicazioni suggerisce agli adulti, per superare alcuni aspetti critici derivanti dalle restrizioni ancora in atto, anche di incoraggiare tutte quelle attività pratiche, di invenzione e di movimento, in contesti domestici e non, che aiutino i bambini a sentirsi efficaci e competenti, che stimolino la loro iniziativa e immaginazione a creare situazioni in grado di “trasportarli in un altrove più sereno”, per innescare quella che lei definisce una sorta di “autoterapia naturale”. L'idea è che si devono aiutare i bambini a trovare in sé le risorse per superare paure, frustrazioni, noia attraverso, appunto, l'incentivazione dei giochi liberi di movimento e di invenzione, privilegiando quelli all'aperto e ponendo, di fatto, l’accento sulla effettiva presenza, accessibilità e fruibilità di tali spazi.
L'esigenza repentina, conseguente al primo lockdown, di ampliare il più possibile gli spazi d'azione di scuole e asili nido ha imposto, ai vari soggetti che di tali spazi si occupano, un lavoro sinergico per la loro individuazione valorizzazione gestione e creazione, soprattutto si è significativamente posto l'accento sulle valenze educative e didattiche di questi luoghi informali, che da alternativi e quasi di nicchia stanno gradualmente diventando parte integrante degli ambienti di apprendimento sempre più diffusi nel nostro sistema scolastico ed educativo. Affinché tutto ciò travalichi i confini dell’emergenza e diventi strutturale, questo progressivo aprirsi verso l'esterno deve necessariamente espandersi e procedere verso il territorio e la sua realtà sociale, coinvolgendo amministratori educatori e famiglie e perseguendo la realizzazione di un curricolo di comunità volto alla valorizzazione e diffusione di tali buone pratiche.
Condivisa da tutti i partecipanti è stata, infine, la constatazione dello stridente conflitto tra quanto fin qui caldeggiato e il crescente uso acritico di device da parte dei genitori, nei più svariati contesti quotidiani, anche con bambini molto piccoli: questo costante ricorso agli schermi animati, che diventa pervasivo in età tanto precoce, quali effetti può avere sul medio e sul lungo periodo, e come supportare i genitori per riappropriarsi della consapevolezza decisionale nell'uso di questi strumenti?
In chiusura di seminario, la portavoce Noemi Ranieri ha esplicitato come il Coordinamento intenda proseguire in autunno la sua proposta di seminari su tematiche riconducibili al Sistema integrato 0-6, auspicando che siano di pari interesse e rilevanza per quanti vogliano approfondire tali argomenti.
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