Si è svolto il 16 marzo scorso un lungo incontro tra l’amministrazione dell’Ispra e le OO.SS. con all’ordine del giorno numerose questioni: l’aggiornamento del Piano di fabbisogno del personale per il triennio 2022-24, l’informativa sul PIAO, il passaggio al Lavoro agile ordinario con la definizione di un disciplinare e dell’accordo individuale tra dipendente e amministrazione.
La riunione è stata preceduta da un’informativa, resa anche alle RSU, sulle situazioni delle sedi romane dell’Ispra, site in via Brancati 60 e a Castel Romano.
Si è trattato della prima riunione in cui ha partecipato il nuovo Capo del personale, la dott.ssa Maria Siclari, che ha assunto ad interim l’incarico del dott. Marco La Commare, trasferitosi all’Istat.
Riguardo al Piano di fabbisogno del personale, il Direttore Generale, Alessandro Bratti, e la dott.ssa Siclari hanno illustrato l’aggiornamento che, considerata la buona situazione finanziaria in cui si trova l’Istituto, consente un investimento di 2,8 milioni di euro, in gran parte nel 2022. Pertanto sono state aumentate le posizioni da mettere a concorso: 24 passaggi al I livello e 66 al II, a cui si aggiungono le assunzioni di 28 tecnologi. Inoltre sono previsti 57 scorrimenti/concorsi al III livello. Nuove assunzioni anche per i livelli IV-VIII, con 21 funzionari (anche in previsione degli accresciuti compiti legati al PNRR), 26 CTER e 11 CAMM. Per il 2022 sono previsti nuovi concorsi da ricercatori con riserva per gli interni per 4 unità e scorrimenti ai sensi dell’art. 22 co.15 per 4 nuovi funzionari. Elemento qualificante dell’aggiornamento è anche l’utilizzo dell’art.12 bis del D.lgs. 218/2016 che prevede per il momento due assunzioni a tempo indeterminato nel 2023, ma non si esclude che questi numeri possano crescere. Nel 2024 per ora sono previsti dei passaggi di livello (1 al I livello e 3 al II). Il quadro presentato ai sindacati, ha precisato il Direttore generale, non considera gli ulteriori finanziamenti consolidati nel recente decreto milleproroghe, che ha esteso ai prossimi 13 anni il contributo di un milione di euro inizialmente previsto per una sola annualità. Considerando questa cifra e una parte dei 700mila euro per un piano di formazione, che potrebbe essere utilizzata per assumere personale con tale finalità, si potrà contare su una cifra ulteriore per allargare l’organico dell’Istituto e per lo sviluppo di carriera, che si aggira su 1,2 milioni di euro. L’aggiornamento del Piano di fabbisogno del personale, approvato informalmente dal CdA, andrà inserito nel PIAO e si prevede una sua approvazione formale il prossimo 5 aprile.
Le OO.SS. hanno favorevolmente accolto l’aggiornamento, condividendo l’impegno al rilancio dell’ente attraverso tutti gli strumenti normativi attualmente disponibili. Positiva è l’apertura di una riflessione con l’Amministrazione sulla ricerca di soluzioni per rendere attrattivi gli EPR per alcune figure professionali (come i tecnologi informatici) che si indirizzano invece verso i settori privati.
L’Amministrazione ha proseguito la riunione illustrando lo stato d’avanzamento dell’elaborazione del PIAO. La complessità di armonizzare in un unico atto programmatorio ben sette piani diversi, quali sono quelli redatti di norma negli enti di ricerca, è una sfida. Allo stato attuale una bozza del PIAO è all’esame preliminare del CdA, ma è possibile uno slittamento oltre la data ultima di consegna del 31 marzo prossimo, poiché la Funzione pubblica non ha ancora allestito la piattaforma su cui inserire il documento. Le OO.SS. hanno chiesto di ricevere la bozza del PIAO per contribuire con riflessioni e commenti alla sua redazione.
La discussione si è spostata, poi, sul Lavoro agile ordinario. Sono state presentate la bozza del disciplinare per l’accesso al lavoro agile e quella del contratto individuale. L’Amministrazione ha sottolineato che attiverà una sperimentazione su un arco temporale di otto mesi, con verifiche quadrimestrali e il Direttore Bratti si è impegnato a un investimento sul personale informatico al fine di aumentare l’accesso al lavoro agile. Le OO.SS. si sono impegnate a inviare le proprie osservazioni sui testi; per quel che riguarda il nostro sindacato rileviamo la necessità di riconteggiare su base plurimensile i giorni di lavoro a distanza permessi, secondo quanto previsto dalla Circolare del 5 gennaio 2022 di Funzione pubblica, per aumentarne il numero, come misura di contrasto all’aumento dei costi dei carburanti e dei casi di contagio da Sars Cov 2.
Inoltre rileviamo nei testi sottoposti all’attenzione dei sindacati la mancanza di facilitazioni d’accesso ai lavoratori fragili e ai genitori di figli in età scolare; infine chiediamo parità di trattamento per i lavoratori in part time.
Per concludere, una breve sintesi della situazione delle sedi romane. Il Direttore generale ha informato circa l’attivazione di un piano di collaborazione scientifica con la Fondazione S. Lucia sul legame tra ambiente e malattie degenerative. La Fondazione disporrebbe anche di laboratori che potrebbero adattarsi alle esigenze della sede di Castel Romano. È partita una manifestazione d’interesse, dopo un’interlocuzione con l’Agenzia del Demanio, che si chiuderà oggi. Al termine, verranno analizzate le proposte giunte, che seguiranno l’iter consueto per arrivare alla stipula di un contratto d’affitto. Per quanto riguarda la sede romana di via Brancati 60, dopo l’incendio del marzo scorso che ha interessato i piani VI e VII, i lavori di ripristino sono quasi terminati (la consegna del VI piano è prevista per il 25 marzo e quella del VII per il 20 aprile). Alcuni moduli non sono ancora utilizzabili, però. Pertanto ci saranno per queste strutture delle deroghe sulla capienza in relazione allo smart working.