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Si apre una nuova stagione contrattuale

Argomenti trattati: atto di indirizzo, rinnovo contratto,
Presentato dal Ministro Bianchi l'Atto di indirizzo per la scuola

Dopo il duro confronto che ha visto a dicembre dello scorso anno contrapposti Governo e sindacati della scuola in occasione dell’approvazione della legge di bilancio, fino alla proclamazione dello sciopero, si è tenuto un serrato confronto politico sui numerosi problemi ancora irrisolti, tra il Ministro Bianchi e le OO.SS..

Sebbene la protesta della categoria abbia comportato alcuni interventi correttivi sulla legge di bilancio durante l’iter parlamentare, sono rimaste sul tappeto molteplici questioni da risolvere, anche connesse alla recrudescenza dell’emergenza pandemica.

Continuiamo Infatti a sollecitare un provvedimento che stanzi le risorse necessarie per prorogare fino a giugno i contratti di supplenza sui posti covid ora prorogati fino al 31 marzo.

Nel contempo abbiamo messo in luce le criticità delle numerose disposizioni, spesso fumose e contraddittorie del Governo in ordine alla gestione dei casi covid. Finora sono stati solo scaricati nuovi compiti sulle scuole che non sono più in grado di sostenerne il peso, con gravi danni alla qualità e alla continuità dell’insegnamento, e che continuano a pagare il prezzo di inefficienze dei servizi territoriali della sanità. Sono state ridefinite le regole in base al nuovo decreto legge che presenta aspetti critici segnalati da alcune Regioni.

Sarebbe auspicabile, pertanto, da parte del Ministero dell’Istruzione un coordinamento nazionale delle misure sanitarie, mentre invece vengono mandati allo sbando scuole, famiglie e alunni. A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, è sotto gli occhi di tutti che è stato fatto poco o niente per risolvere le gravi problematiche in cui versano le istituzioni scolastiche che, pur tra mille difficoltà, riescono a garantire l’offerta formativa grazie al grande senso di responsabilità e alla buona volontà dei dirigenti e del personale docente e ATA. I problemi restano gli stessi, senza alcun segno tangibile di inversione di rotta nelle politiche per la scuola. Lo Snals-Confsal continuerà a vigilare e ad adoperarsi in tutte le sedi per far sì che i dirigenti e tutto il personale della scuola possano finalmente tornare ad occuparsi di didattica.

Altro problema che in questo periodo ci ha visto in prima linea nel difendere i diritti della categoria è il contratto sulla mobilità del personale della scuola per il triennio 2022-2025.  Fra i temi al centro dello sciopero c’era proprio il superamento dei vincoli di permanenza sui quali si è chiesto al ministero di rivedere la propria rigida posizione, il che non è avvenuto.

Esprimiamo contrarietà nei confronti di un accordo che mantiene gravi elementi di criticità. È anche inaccettabile che resti intatto, nell’ipotesi di CCNI proposta, il vincolo di permanenza per i DSGA neo-assunti, gli unici esclusi dalla mobilità territoriale.

Motivi, questi, per i quali non abbiamo firmato un testo che risulta peggiore del precedente contratto. La trattativa è in stallo, ma siamo comunque disponibili a proseguire un confronto politico per giungere finalmente ad un testo condiviso, augurandoci di non trovare ulteriori chiusure da parte del Ministero, considerato che sono a rischio i diritti di oltre centomila lavoratori.

Nel corso dell’anno appena iniziato, grandi sfide attendono i sindacati e il mondo della conoscenza: il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto nel 2018, le elezioni per il rinnovo delle RSU nel Comparto Istruzione e Ricerca e le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Fondo pensionistico Espero.

A seguito delle nostre continue sollecitazioni, finalmente il 1°febbraio è stata presentata alle OO.SS. dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, la bozza dell’Atto d’indirizzo per la scuola, propedeutico all’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto.

Lo Snals- Confsal esprime soddisfazione perché l’assenza dell’atto d’indirizzo per la scuola blocca l’avvio della contrattazione all’Aran per tutto il Comparto Istruzione e Ricerca, compresi Università e Afam.

Condizione primaria perché l’Atto di indirizzo si concretizzi è il superamento del periodo di stallo nelle relazioni sindacali con il ministero, per cui ci siamo adoperati in questa direzione per assicurare che le trattative avvengano nel miglior clima possibile necessario per garantire risposte al personale scolastico.

Al tavolo abbiamo posto, in primo luogo, la necessità di reperire ulteriori risorse perché gli aumenti retributivi previsti sono decisamente insufficienti, anche alla luce dell’aumento dell’inflazione e dei rincari dei costi dell’energia.

Più volte abbiamo denunciato l’esiguità delle risorse a disposizione per il rinnovo contrattuale che pur con l’incremento dei 300 milioni di euro, resta fermo a cifre che rappresentano il 4% del Pil, che nel quadro economico attuale è inferiore al 5% dell’inflazione. Da parte nostra continueremo ad insistere con il Governo per reperire ulteriori fondi che rendano possibile attuare le molteplici proposte dell’atto d’indirizzo.

Abbiamo inoltre sottolineato la necessità di porre attenzione al problema dei profili del personale Ata, in particolare dei Direttori dei Servizi Generali Amministrativi e dei DSGA facenti funzione, nonché al tema della formazione.

Abbiamo anche richiamato l’attenzione sulla necessità di potenziare gli organici, in relazione all’annosa questione del sovraffollamento delle classi. A questo proposito, si dovrà tener presente un provvedimento complessivo che tenga conto della valorizzazione del personale di ruolo e l’equiparazione dei docenti non di ruolo, con la soluzione dell’annoso problema del precariato.

Voglio infine soffermarmi brevemente sull’altra importante sfida per il sindacato, rappresentata dalle elezioni per il rinnovo delle RSU.

Le lavoratrici e i lavoratori della Scuola, dell’Afam, dell’Università e della Ricerca saranno chiamati alle urne in tutta Italia nei giorni 5,6,7 aprile 2022 per scegliere i propri rappresentanti sindacali all’interno delle rispettive istituzioni. Un appuntamento di grande valore finalizzato non solo a riaffermare il ruolo della RSU nell’ambito delle istituzioni educative, ma anche al consolidamento della rappresentatività del sindacato.

Da qui la valenza politico-sindacale del ruolo della RSU, interlocutore e interprete delle istanze di tutti i lavoratori; un ruolo delicato e strategico che assume particolare rilievo in un periodo così delicato e complesso del contesto politico sindacale italiano. Un ruolo che richiede professionalità, competenze, aggiornamento continuo, fondamentale per un effettivo equilibrio dei poteri e per un’organizzazione condivisa e trasparente del lavoro.

Lo Snals-Confsal è pronto a fronteggiare il grande evento sia attraverso una formazione specifica dei propri iscritti e di quanti, non iscritti, aspirano a ricoprire questa carica, sia con un’organizzazione capillare delle strutture territoriali. Candidarsi nelle nostre liste diventa un diritto - dovere di partecipazione democratica alla vita della scuola, dell’Afam, dell’Università e della Ricerca.

E tra i valori richiamati dal Presidente Mattarella nel discorso di insediamento al Quirinale per il suo secondo mandato, figura proprio il dovere della partecipazione democratica per un’Italia più moderna, “del dopo emergenza”, più competitiva, “ma anche più giusta”. Rivolgiamo al Presidente i nostri migliori auguri di buon lavoro per il nuovo settennato, auspicando che il suo appello a favore della scuola e dei giovani, che apprezziamo e condividiamo pienamente, venga ascoltato e si traduca in fatti concreti di cui l’intero Comparto Istruzione e Ricerca ha assoluto e urgente bisogno.

Elvira Serafini
Segretario Generale dello Snals-Confsal

Scadenze di: settembre 2024