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Pareri CSPI su: Esami di Stato nel I ciclo di istruzione; Esame di Stato conclusivo del II ciclo di istruzione; Commissioni Esame di Stato conclusivo del II ciclo di istruzione

CSPI seduta plenaria n. 74 del 07/02/2022

I commenti ai Pareri del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione approvati nella seduta plenaria n. 74 del 07/02/2022.

 

Parere sullo schema di ordinanza del Ministro dell’istruzione concernente gli “Esami di Stato nel primo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022”.

Il CSPI ha accolto favorevolmente l’effettuazione dell’esame di Stato del primo ciclo di istruzione in presenza, segno del bisogno di ritrovare una normalità dopo due anni segnati dall’emergenza sanitaria, ma ha rilevato che l’ordinanza non sembra tenere conto delle ripercussioni sugli apprendimenti e sui risvolti psicologici e sociali degli alunni della classe terza della scuola secondaria di I grado, che da marzo 2020 hanno visto un’alternanza tra didattica a distanza e didattica in presenza con problematiche eterogenee a livello nazionale.

L’ordinanza definisce una forma di espletamento dell’esame di fine primo ciclo che si avvicina a quanto previsto dal DM 741/2017, prevedendo:  una prova scritta relativa alle competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento;  una prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche;  un colloquio nel corso del quale è accertato anche il livello di padronanza delle competenze relative alla lingua inglese e alla seconda lingua comunitaria, nonché delle competenze relative all’insegnamento dell’educazione civica.

Il CSPI ha ritenuto che le eventuali specifiche misure da adottare per la valutazione degli apprendimenti e per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo ciclo, in deroga pertanto a quanto previsto dal DM 741/2017, sono da considerare opportune per rispondere alle necessità formative degli alunni. Tali misure specifiche non possono essere rinvenute in una decurtazione di una prova scritta, tra l’altro ritenuta importante per verificare competenze di fondamentale importanza in ambito europeo e internazionale.

Ridurre la procedura a due prove scritte, scegliendo solo quella relativa alle competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento e quella relativa alle competenze logico-matematiche, rischia, inoltre, di creare una gerarchia di importanza tra le discipline, considerando le lingue straniere ancillari rispetto alle discipline di Italiano e Matematica.

La situazione emergenziale da Covid-19 ha rallentato gli apprendimenti di alcuni alunni, soprattutto di quelli più fragili, con bisogni educativi speciali e stranieri, per i quali la mancata frequenza di ambienti strutturalmente organizzati per l’apprendimento e per l’inclusione ha necessariamente avuto un impatto non sempre positivo, a causa di scarse e inadeguate strumentazioni informatiche e soprattutto di carenza della necessaria immersione nel mondo scolastico. La stessa didattica a distanza da sola ha fatto fatica a curare e tenere i legami con alunni più fragili e in difficoltà.

Il CSPI, pertanto, ha ritenuto necessario porre particolare attenzione alle esigenze degli studenti con Bisogni Educativi Speciali che nel periodo di emergenza sanitaria hanno vissuto maggiori difficoltà, oltre che nell’inclusione sociale, anche in relazione allo svolgimento del percorso scolastico.

Il CSPI ha evidenziato, inoltre, che quanto accaduto durante la pandemia ha portato la comunità scolastica ad interrogarsi su un ripensamento degli esami di Stato, che necessitano di modalità che possano essere più funzionali all’accertamento delle competenze previste.

L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, così come previsto dall’art. 8 del decreto legislativo 62/2017, non prevede una mera valutazione sommativa delle diverse discipline, ma tende ad una valutazione formativa, orientata al miglioramento, impostazione già operativa nella valutazione periodica e finale nella scuola primaria, così come previsto dall’O.M. 172/2020.

Mantenere al termine dell’esame di Stato del primo ciclo un criterio valutativo che opera sommatorie di voti decimali tra prove scritte e orali diverse significa, da parte della scuola, offrire un riscontro che dà spazio unicamente ad alcune singole discipline, alle singole valutazioni e non tiene conto della pluri-interdisciplinarità e del processo globale di maturazione.

Alla luce di tali considerazioni, il CSPI ha ritenuto che una prova sostitutiva delle prove di cui all’articolo 8, commi 4 e 5, del decreto legislativo 62/2017, che tenga a riferimento il profilo finale dello studente secondo le "Indicazioni nazionali per il curricolo", così come è accaduto lo scorso anno, possa consentire di valorizzare il percorso scolastico di tutti e di ciascuno, facendo emergere le esperienze vissute e le competenze acquisite.

Il CSPI è stato pertanto del parere che lo schema dell’ordinanza debba essere reso coerente con le valutazioni espresse, al fine di superare le criticità sopra esposte.

 

Parere su schema di ordinanza del Ministro dell’Istruzione concernente l'“Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha rilevato che le scelte adottate dal Ministero dell’Istruzione relativamente alle modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione siano un tentativo di ritorno alla normalità dopo quasi tre anni di pandemia e che questa volontà si sostanzi a partire da un esame di Stato in parte conforme a quello definito dal decreto legislativo n. 62/2017. Il ritorno alla normalità non può quindi che essere graduale.

Il CSPI in riferimento alla prima prova scritta d’Italiano ha sottolineato come lo sviluppo e l’apprendimento della lingua siano processi che investono la persona fin dalla prima infanzia e ne segnano lo sviluppo lungo tutto il corso della vita. Pensieri, emozioni, passioni, valori vivono nelle forme che assumono attraverso la lingua scritta e parlata. Scrivere, ancor più, sottende riflessione, rielaborazione, adattamento e cura dei pensieri in ragione dei diversi contesti comunicativi. Non si tratta soltanto di una verifica finale, ma di coltivare e mantenere nei ragazzi la capacità di argomentare e di scrivere intorno a un pensiero.

Tuttavia, a livello nazionale, il tempo-scuola non è stato omogeneo in questi anni di pandemia; pertanto, non tutte le studentesse e tutti gli studenti hanno potuto affrontare le diverse tipologie testuali previste dalla normativa vigente, richiamate dall’art. 19 del presente schema di ordinanza. In tal senso, il CSPI raccomanda che nella predisposizione delle tracce relative alle diverse tipologie testuali siano individuate le tematiche che meglio possano interpretare le attività svolte in questi ultimi tre anni.

Rispetto al ripristino della prova scritta di indirizzo, il CSPI, condividendo “la necessità di stabilire modalità di espletamento dell’esame di Stato che tengano conto dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica durante gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022”, ha rilevato che la prova non avendo carattere nazionale non garantisce uniformità nella verifica dei livelli di apprendimento raggiunti. L’uniformità della prova ha una valenza importante per garantire l’omogeneità nell’esame di Stato.

Il CSPI, pertanto, ha ritenuto che debba essere posta la dovuta attenzione alle seguenti criticità:

-    Difformità delle prove e dei risultati tra le diverse aree geografiche, tra le scuole e tra le classi della stessa scuola a causa del diverso livello di acquisizione degli obiettivi di apprendimento delle discipline caratterizzanti gli indirizzi nel corso del triennio e della discontinuità e dell’attività didattica.

-    Assenza di indicazioni che possano garantire la collegialità nella formulazione della prova almeno a livello d’Istituto, ad esempio prevedendo il coinvolgimento del dipartimento disciplinare, anche per predisporre una terna di prove da cui sorteggiare la stessa traccia per le sottocommissioni operanti nello stesso Istituto.

-    Mancata corrispondenza tra i quadri di riferimento allegati al DM 769/2018, richiamati nell’art. 20, comma 2, del testo in esame e relativi allegati B/1, B/2 e B/3 che individuano una sola tra le discipline d’indirizzo, incoerente anche con la previsione che sia un solo docente a preparare la prova.

-    Rischio che la prova di indirizzo, elaborata dal docente della disciplina, diventi una semplice riproposizione di fatto di una prova analoga ad altre effettuate nel corso dell’anno.

-    Rischio che nei fatti la predisposizione e la valutazione della prima e della seconda prova scritta siano affidate allo stesso commissario, come potrebbe avvenire nel Liceo Classico in caso di affidamento allo stesso docente di Lettere e Lingua e Letteratura Latina.

L’insieme di tali criticità, a parere del CSPI, rende la predisposizione e lo svolgimento della seconda prova scritta molto problematici per docenti e studenti.

Alla luce di quanto evidenziato il CSPI nell’esprimere condivisione per il ripristino della prima prova scritta ha chiesto, altresì, di risolvere le criticità sopra rappresentate relative alla predisposizione e allo svolgimento della seconda prova, individuando altre modalità e altri strumenti che consentano di accertare i livelli raggiunti nelle discipline d’indirizzo coerenti con il percorso effettivamente svolto dagli studenti nelle diverse situazioni, senza dover far ricorso necessariamente alla prevista seconda prova scritta.

 

Parere sullo schema di ordinanza del Ministro dell’Istruzione concernente le “Modalità di costituzione e di nomina delle commissioni dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022”.

Il CSPI, nell’esame dell’Ordinanza relativa alle modalità di costituzione e di nomina delle commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, ha verificato la coerenza con le modalità di svolgimento dell’esame di Stato nella sessione 2022 e con la normativa generale di riferimento.

Nel merito delle disposizioni, il CSPI ha rilevato la mancata indicazione della data entro la quale i consigli di classe sono chiamati a designare i commissari, al fine di completare gli adempimenti in tempo utile rispetto alla scadenza stabilita per la presentazione, da parte dei docenti, delle domande di partecipazione all’esame di Stato in qualità di Presidente.

Il CSPI ha espresso parere favorevole comprensivo della richiesta di modifica avanzata.

Scadenze di: ottobre 2024