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Maturità: Snals, eliminare prova scritta sarebbe imperdonabile. Serafini, 'spetta ai docenti mostrare la necessità di formarsi'

Argomenti trattati: Esami di Stato, prova scritta, abolizione,
Le dichiarazioni del Segretario Generale sull'ANSA, su Orizzonte Scuola, su ScuolaInforma, su La Tecnica della Scuola

2021-11-10

Maturità: Snals, eliminare prova scritta sarebbe imperdonabile. Serafini, 'spetta ai docenti mostrare la necessità di formarsi'

 

(ANSA) - ROMA, 10 NOV - "Eliminare la prova scritta all'esame di Stato sarebbe un errore imperdonabile, significherebbe convincere i ragazzi che non sono più in grado di affrontare questa prova, che la pandemia ha portato via loro le capacità, le competenze, le opportunità. No, non si può procedere per sottrazione, bisogna valorizzare i percorsi e lavorare sulla formazione dei giovani senza assecondarne paure e debolezze, perché la scuola serve anche e soprattutto a dare gli strumenti ai giovani per affrontare le difficoltà, non per aggirare gli ostacoli". A dirlo è il segretario generale dello Snals, Elvira Serafini.

"Le prove d'esame - riflette - sono sempre state viste come uno scoglio fin troppo impegnativo dagli alunni, che preferirebbero certamente un percorso con meno ostacoli. Ma i giovani hanno una visione condizionata dalla necessità di snellire i percorsi e proiettarsi verso il futuro. Spetta ai docenti mostrare loro la necessità di formarsi e soprattutto di "fermarsi". La scrittura definisce il pensiero, lo rende concreto, dà forma alle idee, offre l'opportunità di riflettere su quanto si è letto, ascoltato o pensato e nell'istante in cui ci si ferma e si ragiona su come rendere concrete quelle impressioni, quelle idee, quei progetti, quelle riflessioni, attraverso parole che diventano frasi e poi periodi, si chiariscono i concetti e tutto prende forma. Spesso i giovani affermano di avere un'idea su qualcosa, ma di non saperla esprimere; ebbene eliminare la scrittura nelle prove di esame amplificherebbe questi problemi, perché non si insegnerebbe più a ragionare su come esprimere concetti o opinioni. In una società che corre, in cui i social sono sempre più padroni del tempo e hanno finito col modificare anche le regole della scrittura, si pensi a whatsapp, dove tutto è abbreviato e non esiste costruzione della frase, o a instagram, dove gli hashtag sono più importanti delle parole, pare non ci sia più modo di riflettere su cosa dire e su come dirlo. Non esistono più le lettere, ci sono le mail, non esistono più le cartoline, ci sono i messaggi, salviamo almeno la scrittura nelle scuole". (ANSA). CRO:Maturità  2021-11-10 17:30

 

 

Le dichiarazioni del Segretario Serafini sono state riprese anche da Orizzonte Scuola al link: https://www.orizzontescuola.it/abolizione-prova-scritta-maturita-snals-riflettere-sul-suo-valore-educativo-salviamo-almeno-la-scrittura-nelle-scuole/

 

 10 NOV 2021 - 18:10

Abolizione prova scritta Maturità, Snals: riflettere sul suo valore educativo. Salviamo almeno la scrittura nelle scuole

Di redazione

Snals- Nelle ultime settimane è emersa, all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo della scuola, l’ipotesi di abolizione della prova scritta agli esami dì Stato. Lo Snals-Confsal avverte la necessità di esprimere alcune considerazioni.

Le prove d’esame sono sempre state viste come uno scoglio fin troppo impegnativo dagli alunni, che preferirebbero certamente un percorso con meno ostacoli. Ma i giovani hanno una visione condizionata dalla necessità di snellire i percorsi e proiettarsi verso il futuro. Spetta ai docenti mostrare loro la necessità di formarsi e soprattutto di “fermarsi”. La scrittura definisce il pensiero, lo rende concreto, dà forma alle idee, offre l’opportunità di riflettere su quanto si è letto, ascoltato o pensato e nell’istante in cui ci si ferma e si ragiona su come rendere concrete quelle impressioni, quelle idee, quei progetti, quelle riflessioni, attraverso parole che diventano frasi e poi periodi, si chiariscono i concetti e tutto prende forma.

Spesso i giovani affermano di avere un’idea su qualcosa, ma di non saperla esprimere; ebbene eliminare la scrittura nelle prove di esame amplificherebbe questi problemi, perché non si insegnerebbe più a ragionare su come esprimere concetti o opinioni. In una società che corre, in cui i social sono sempre più padroni del tempo e hanno finito col modificare anche le regole della scrittura, si pensi a whatsapp, dove tutto è abbreviato e non esiste costruzione della frase, o a instagram, dove gli hashtag sono più importanti delle parole, pare non ci sia più modo di riflettere su cosa dire e su come dirlo. Non esistono più le lettere, ci sono le mail, non esistono più le cartoline, ci sono i messaggi, salviamo almeno la scrittura nelle scuole.

Eliminare la prova scritta all’esame di Stato sarebbe un errore imperdonabile, significherebbe convincere i ragazzi che non sono più in grado di affrontare questa prova, che la pandemia ha portato via loro le capacità, le competenze, le opportunità.

No, non si può procedere per sottrazione, bisogna valorizzare i percorsi e lavorare sulla formazione dei giovani senza assecondarne paure e debolezze, perché la scuola serve anche e soprattutto a dare gli strumenti ai giovani per affrontare le difficoltà, non per aggirare gli ostacoli.

 

 

Le dichiarazioni del Segretario SNALS-Confsal sono state riprese anche da ScuolaInforma al link: https://www.scuolainforma.it/2021/11/10/esami-di-stato-e-abolizione-prova-scritta-snals-confsal-sarebbe-un-errore-imperdonabile.html

 

10 Novembre 2021

Di Redazione

Esami di Stato e abolizione prova scritta, Snals Confsal: ‘Sarebbe un errore imperdonabile’

 

Roma, 10 nov. 2021 – Nelle ultime settimane è emersa, all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo della scuola, l’ipotesi di abolizione della prova scritta agli esami dì Stato.

Lo Snals-Confsal avverte la necessità di esprimere alcune considerazioni.

Le prove d’esame sono sempre state viste come uno scoglio fin troppo impegnativo dagli alunni, che preferirebbero certamente un percorso con meno ostacoli. Ma i giovani hanno una visione condizionata dalla necessità di snellire i percorsi e proiettarsi verso il futuro. Spetta ai docenti mostrare loro la necessità di formarsi e soprattutto di “fermarsi”. La scrittura definisce il pensiero, lo rende concreto, dà forma alle idee, offre l’opportunità di riflettere su quanto si è letto, ascoltato o pensato e nell’istante in cui ci si ferma e si ragiona su come rendere concrete quelle impressioni, quelle idee, quei progetti, quelle riflessioni, attraverso parole che diventano frasi e poi periodi, si chiariscono i concetti e tutto prende forma.

Spesso i giovani affermano di avere un’idea su qualcosa, ma di non saperla esprimere; ebbene eliminare la scrittura nelle prove di esame amplificherebbe questi problemi, perché non si insegnerebbe più a ragionare su come esprimere concetti o opinioni. In una società che corre, in cui i social sono sempre più padroni del tempo e hanno finito col modificare anche le regole della scrittura, si pensi a whatsapp, dove tutto è abbreviato e non esiste costruzione della frase, o a instagram, dove gli hashtag sono più importanti delle parole, pare non ci sia più modo di riflettere su cosa dire e su come dirlo. Non esistono più le lettere, ci sono le mail, non esistono più le cartoline, ci sono i messaggi, salviamo almeno la scrittura nelle scuole.

Eliminare la prova scritta all’esame di Stato sarebbe un errore imperdonabile, significherebbe convincere i ragazzi che non sono più in grado di affrontare questa prova, che la pandemia ha portato via loro le capacità, le competenze, le opportunità.

No, non si può procedere per sottrazione, bisogna valorizzare i percorsi e lavorare sulla formazione dei giovani senza assecondarne paure e debolezze, perché la scuola serve anche e soprattutto a dare gli strumenti ai giovani per affrontare le difficoltà, non per aggirare gli ostacoli.

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

 

 

Anche La Tecnica della Scuola, in un articolo pubblicato al link: https://www.tecnicadellascuola.it/esami-di-stato-secondaria-lo-scritto-non-va-cancellato-i-sindacati-compatti-nel-dire-no,  riporta le dichiarazioni del Segretario Serafini:

 

 

 10/11/2021

Esami di Stato secondaria, lo scritto non va cancellato: i sindacati compatti nel dire ‘no’

Di Pasquale Almirante -

Alcuni studenti hanno lanciato una petizione per abolire all’esame di Stato il tema scritto di Italiano, sollevando approvazioni ma anche critiche. Per taluni infatti questa proposta di sottrarsi al tema è in realtà un impoverimento dell’offerta formativa e per altri che la prova scritta è una prova difficile e inutile.

…omissis…

Dello stesso parere la segretaria generale dello Snals-Confsa, Elvira Serafini che riflette sul valore educativo dello scritto agli esami di Stato: “Le prove d’esame sono sempre state viste come uno scoglio fin troppo impegnativo dagli alunni, che preferirebbero certamente un percorso con meno ostacoli. Spetta ai docenti mostrare loro la necessità di formarsi e soprattutto di fermarsi. La scrittura definisce il pensiero, lo rende concreto, dà forma alle idee, offre l’opportunità di riflettere su quanto si è letto, ascoltato o pensato e nell’istante. Eliminare la scrittura nelle prove di esame amplificherebbe questi problemi, perché non si insegnerebbe più a ragionare su come esprimere concetti o opinioni”.

 

Difronte al dilagare dei social che stanno modificando le regole della scrittura, “Eliminare la prova scritta all’esame di Stato sarebbe un errore imperdonabile. No, non si può procedere per sottrazione, bisogna valorizzare i percorsi e lavorare sulla formazione dei giovani senza assecondarne paure e debolezze, perché la scuola serve anche e soprattutto a dare gli strumenti ai giovani per affrontare le difficoltà, non per aggirare gli ostacoli”.

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