Si è svolto ieri un incontro informativo con l’Amministrazione sulla situazione organizzativa degli Uffici territoriali dell’Istat.
La prevista riorganizzazione degli Uffici è stata illustrata dal Direttore generale. Essa è finalizzata a una miglior presenza dell’Istituto sul territorio. A tal fine, l’Istat pensa di prorogare per novanta giorni gli incarichi dei responsabili degli uffici territoriali, in scadenza il prossimo 30 aprile.
Nell’ambito di questo processo riorganizzativo vengono riassegnate alcune competenze alle varie Direzioni dell’Ente: la DCRT (Direzione Centrale per il Coordinamento del Sistan e della Rete Territoriale), perde il coordinamento degli uffici territoriali, che passa al DIRM (Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione statistica e per le relazioni internazionali), ma acquista la responsabilità dell’Ufficio relazioni internazionali, Ufficio stampa e un nuovo ufficio destinato al rispetto delle norme sulla privacy.
Nel proprio intervento lo Snals-Confsal ha fatto rilevare il rischio di demansionamento degli uffici territoriali nel passaggio da una direzione all’altra, con i direttori in prossimità del pensionamento. Per valorizzare l’attività di ricerca e di produzione statistica degli uffici sarebbe opportuno, invece, ritornare alla precedente struttura articolata in uffici regionali, ognuno con un proprio dirigente responsabile. Nel contempo, lo Snals-Confsal ha chiesto che ogni responsabile di questi uffici abbia riconosciuta un’apposita indennità di direzione (che vada oltre l’indennità dei capi servizio riconosciuta attualmente ai responsabili degli uffici territoriali) commisurata alle maggiori responsabilità, civili e penali, attribuite loro. Sarà inoltre necessario un piano di reclutamento per assicurare al meglio il presidio sul territorio.
A giudizio dello Snals-Confsal, dal processo di riorganizzazione dovrà emergere con chiarezza la catena direttiva, in modo da assicurare il pieno funzionamento degli uffici. Il nostro sindacato si è dichiarato disponibile a un confronto aperto con l’amministrazione per il buon esito dell’operazione.
Il DG ha affermato che lo studio del nuovo modello organizzativo sarà affidato all’Organismo paritetico per l’innovazione tecnologica (OPIT). Lo Snals-Confsal ha chiesto, pertanto, di aumentare la rappresentanza sindacale all’interno dell’OPIT da un componente per sigla a due. per far meglio fronte alla notevole mole di attività di quest’organismo; è stata registrata una disponibilità in tal senso da parte dell’amministrazione.
E’ stata anche ribadita dal nostro sindacato la gravità della situazione calabrese (la regione è senza una sede istituzionale dell’Istat – leggi qui) ed è stato richiesto un incontro ad hoc per risolvere le numerose problematiche dell’ufficio territoriale di Milano.
A margine dell’incontro, lo Snals-Confsal ha sollevato nuovamente il problema dell’erogazione dei buoni pasto e del riconoscimento del credito orario, in considerazione dell’enorme carico di lavoro ricaduto sul personale in regime di smart working, in assenza di corresponsione di straordinari.
Il sindacato vigilerà con attenzione sull’intero processo di riorganizzazione e aggiornerà puntualmente il personale sul prosieguo del confronto.