Questo secondo numero della rivista è dedicato esclusivamente a due importanti eventi organizzati dallo Snals-Confsal a Roma: il Consiglio Nazionale e il Convegno dal titolo “Politiche per l’Istruzione e la Ricerca – Guardare oltre la gestione dell’esistente”.
Secondo una consuetudine ormai consolidata, il sindacato ha voluto affiancare alla riunione dell’organo statutario più importante, che decide le linee dell’azione politico-sindacale, un approfondimento sulle problematiche cruciali del nostro Comparto, con una riflessione sulle decisioni, ma anche con uno sguardo alle prospettive future delle politiche per l’Istruzione e la Ricerca.
Tra le problematiche del Comparto, lo Snals-Confsal non poteva non fare riferimento ad alcune questioni che stanno agitando il mondo della scuola. Mi riferisco, per cominciare, alla vertenza degli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, “traditi” dal Decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126 - che ancora non era stato pubblicato in G.U. alla data del Consiglio Nazionale - e che disattende alcuni importanti impegni assunti dal Governo.
Il decreto contiene misure straordinarie in materia di reclutamento del personale scolastico tra le quali è inserito il concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA. Rispetto al testo andato alla firma però, è previsto che a tale procedura possono accedere solo gli assistenti amministrativi che, oltre al requisito del triennio di servizio, siano in possesso di una laurea, seppure in presenza di una legge che consente la partecipazione di “tutti” gli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA, anche senza titolo specifico.
Lo Snals-Confsal esprime il proprio dissenso e ritiene inaccettabile questa operazione nei confronti dei tanti colleghi che in questi anni si sono dedicati con serietà allo svolgimento di una mansione sempre più complessa e carica di responsabilità e di oneri di lavoro sempre più pesanti.
Visto il mancato rispetto degli accordi più volte sottoscritti con il Ministero, lo Snals-Confsal ha deciso una serie di azioni di protesta per contrastare scelte politiche che incidono negativamente sul personale. Per gli assistenti amministrativi facenti funzione, ha promosso una campagna di assemblee interregionali al fine di ottenere il ripristino del concorso riservato in sede di conversione in legge del Decreto 126. Ha indetto, poi, la mobilitazione di tutto il personale precario, che è sfociata in un riuscito sit in davanti a Montecitorio, affinché vengano definitivamente risolte le problematiche dei diplomati magistrali, che sono stati dimenticati, e sia data risposta a tutti coloro che vogliono conseguire un’abilitazione e che hanno prestato tre annualità di servizio in tutti gli ordini e gradi scuola (abilitati, dottori di ricerca, docenti di sostegno precari, IRC …).
Per quanto riguarda, poi, le norme contenute nel Disegno di Legge di bilancio relative a Università, Afam e Ricerca, lo Snals-Confsal non ravvede alcun segno di quell’inversione di rotta che era stata dichiarata nel programma di Governo. Tutto il mondo della conoscenza è, quindi, molto deluso da provvedimenti che disattendono le sue aspettative.
È evidente che tutto ciò impegna il sindacato a rafforzare la sua azione per la tutela del personale. In questo periodo lo Snals-Confsal sta partecipando attivamente ai tavoli tecnici attuativi dell’intesa del 1° ottobre, con particolare riguardo alla questione del rinnovo contrattuale per il triennio 2019/2021.
Una sfida prioritaria che vede il sindacato esercitare pressioni affinché vengano inserite nella Legge di bilancio risorse congrue per un contratto rispettoso della dignità di tutti i lavoratori del Comparto.
Elvira Serafini
Segretario generale dello Snals-Confsal
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