Lo Snals-Confsal, il giorno 12 novembre 2019, ha partecipato all’audizione informale dinanzi alle commissioni XI e VII riunite della Camera ed ha illustrato le proprie proposte emendative al decreto 126/2019, inviate alla Commissioni nella giornata precedente (che alleghiamo).
La prima questione posta all’attenzione dei membri delle commissioni è stata quella delle inadempienze che caratterizza il decreto sul precariato (v. a.C. 2222 DdL di conversione del DL 126/2019).
Il decreto, pubblicato sulla GU il 30.10.2019, costituisce un passo indietro:
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- rispetto all’Intesa del 24 aprile 2019 e alla bozza di decreto di agosto 2019, dove era prevista una pubblicazione contestuale del concorso straordinario riservato, peraltro, ad una platea più ampia di personale, e del concorso ai soli fini abilitativi;
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- rispetto all’Intesa del 1° ottobre 2019, in quanto è inaccettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. A differenza di quanto riportato nell’Intesa (anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l'accesso dall'esterno)il decreto legge consente l’accesso al concorso ai soli laureati;
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- rispetto all’Intesa del 18 ottobre 2019, perché, in questo decreto, sono stati dimenticati i diplomati magistrali.
Sulla base di queste premesse, lo Snals Confsal, al fine di recuperare quanto già concordato nelle Intese precedenti, ha proposto, tra le altre cose:
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- di ampliare la platea dei partecipanti al concorso straordinario,
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- che le tre annualità siano state svolte in un periodo di tempo più ampio,
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- di prevedere che i titoli siano valutati fino alla scadenza della presentazione della domanda; con riserva di conseguire il titolo entro l’a.s. 2019-2020,
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- che i docenti con le tre annualità che hanno insegnato su sostegno, senza specializzazione, provenendo dalle graduatorie di istituto incrociate, possano partecipare al concorso per la materia da cui sono stati chiamati per insegnare sostegno,
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- esplicitare che gli anni di servizio – sia a t.i. che a t.d. - siano validi anche se prestati a seguito di assunzione “con riserva”.
Lo Snals-Confsal ha anche chiesto
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- un percorso più celere per il concorso ai soli fini abilitativi e una chiara definizione di coloro che potranno partecipare. Serve a dare risposta a tutti coloro per i quali si è creata l’aspettativa di conseguire un’abilitazione e che ha prestato tre annualità di servizio in tutti gli ordini e gradi scuola (td, ti, abilitati, con CFU, IeFP, dottori di ricerca, IRC, …). Questi docenti potrebbero passare in seconda fascia di istituto, partecipare ai concorsi ordinari o alla mobilità professionale;
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- prevedere che i docenti con titolo di studio per insegnare una classe di concorso senza posti vacanti e disponibili possano comunque seguire il solo percorso abilitativo (superamento della prova scritta e della prova orale).
Abbiamo, altresì, evidenziato l’enorme criticità legata agli Assistenti Amministrativi facenti funzioni di DSGA. Essi devono poter partecipare al concorso riservato anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l'accesso dall'esterno (come previsto nell’Intesa).
Sulla questione diplomati magistrale, lo Snals-Confsal ha chiesto di salvaguardare la continuità didattica e i posti di lavoro in corso.
Ha proposto, inoltre, un’operazione necessaria e urgente – da concludere entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto - che costituisce un primo passo per ridurre il ricorso ai contratti a termine e garantire la continuità didattica e la stabilità al personale:
Poiché le assunzioni in ruolo con decorrenza 1.9.2019 non sono state disposte sulla totalità dei posti assegnati, occorre rendere obbligatorio, fermo restando il limite del contingente assegnato, destinare tali eccedenze a favore di altre graduatorie, compresa quella del concorso straordinario diplomati magistrale, anche di diverso ordine e grado di scuola.
L’operazione è senza ulteriori oneri per lo Stato perché i posti sono già stati autorizzati dal MEF.
Ha, infine, sottolineato che:
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- la semplificazione delle procedure di reclutamento dei dirigenti scolastici necessita anche di previsioni che garantiscano la limitazione del contenzioso ed assetti organizzativi che assicurino equità, terzietà e professionalità;
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- che 59 posti previsti per il ruolo dei dirigenti tecnici sono insufficienti a colmare gli organici del ruolo ispettivo.
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- che i provvedimenti per l’Università e la Ricerca si limitano a prorogare le procedure provvisorie relative ad approvvigionamenti e reclutamento non prevedendo misure stabili e sostenibili di stabilizzazione qualificata dei tanti giovani che lavorano nelle strutture universitarie.
Lo Snals-Confsal ha concluso con l’auspicio che durante la conversione in legge, il decreto possa essere migliorato, anche con i contributi da noi proposti.