I temi su cui faticosamente si è raggiunta l’intesa con l’Amministrazione sono:
- mobilità su istituzioni scolastiche: con un’unica domanda sarà possibile esprimere fino a 15 preferenze di scuola, comuni, distretti e province. Superamento, quindi, degli ambiti e della chiamata diretta.
- Ripristino della titolarità su scuola per tutti i docenti.
- Ritorno alle tre fasi: comunale, provinciale, interprovinciale.
- Unica data di pubblicazione per tutti i movimenti.
Per favorire il rientro dei docenti, penalizzati dalla legge 107/15, nelle province di residenza è stato stabilito di destinare il 50% alla mobilità, alle immissioni in ruolo andrà l’altro 50%.
Grazie alla ferma opposizione dello Snals l’Amministrazione ha ritirato la proposta che prevedeva il trasferimento, con aliquote bloccate, da posto di sostegno a posto comune.
Rimane , ancora, da definire la proposta per i docenti utilizzati da diversi anni nei Licei Musicali.
Per il personale Ata vi sono stati piccoli aggiustamenti rispetto al testo dello scorso anno, cercando, in particolar modo, di rendere omogeneo il sistema delle precedenze a quello del personale docente.
Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ha comunicato che le domande di partecipazione al concorso straordinario sono state 42.708, poiché è prevista la partecipazione a più procedure concorsuali le domande complessive sono state 48.472.
L’Amministrazione ha comunicato, altresì, i numeri relativi alle domande di cessazione dal servizio presentate nei termini di scadenza, e riguardano: 15.190 il personale docente, 4.448 il personale Ata, 34 il personale educativo e 131 i docenti IRC. A questi dati bisogna aggiungere il numero dei pensionamenti d’ufficio dei docenti che lo scorso è stato pari a 5.000.
Gli incontri sulla mobilità proseguiranno giovedì 20 e venerdì 21 p.v.