Da parte nostra vigileremo con attenzione che i contribuenti meno abbienti vengano effettivamente tutelati e che non accada, come ipotizzato da alcuni studi teorici sull’applicazione della flat tax, che risultino penalizzate le famiglie con circa 20.000 euro di reddito annuo e due o più figli a carico, che sarebbero costrette a pagare una IRPEF ben più salata di quella prevista dall’attuale regime fiscale”, ha concluso Margiotta.
Roma, 26 luglio. “Abbiamo appreso dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che la flat tax sarà implementata a partire dalla prossima legge di bilancio, secondo un cronoprogramma graduale il cui contenuto di dettaglio è allo studio. Per questo la CONFSAL si appella al Governo per fare in modo che la flat tax non penalizzi in alcun modo i contribuenti con minore reddito portando vantaggi tangibili solamente alle fasce di reddito medio-alte”. E’ questo l’appello lanciato da Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale della CONFSAL, al Governo Conte, in merito all’applicazione della flat tax.
“Nel corso della campagna elettorale e in occasione delle trattative sul contratto di Governo, le forze politiche di maggioranza hanno concordato su un nuovo regime fiscale con due aliquote fisse al 15 e al 20% per persone, famiglie e imprese e una no tax area per i cittadini a basso reddito. Da parte nostra vigileremo con attenzione che i contribuenti meno abbienti vengano effettivamente tutelati e che non accada, come ipotizzato da alcuni studi teorici sull’applicazione della flat tax, che risultino penalizzate le famiglie con circa 20.000 euro di reddito annuo e due o più figli a carico, che sarebbero costrette a pagare una IRPEF ben più salata di quella prevista dall’attuale regime fiscale”, ha concluso Margiotta.