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Sulla carta docente: I giornali fanno anticipazioni e tra il personale si crea confusione

Lo Snals-Confsal, coerentemente con la piattaforma per il rinnovo del CCNL presentata il 28 giugno scorso, chiede che le risorse, comprese quelle della carta docente, non vadano disperse in mille rivoli e che tutte facciano parte del budget contrattuale

Sulla carta docente, i  giornali fanno anticipazioni e tra il personale si crea confusione.

Lo Snals-Confsal sta alle norme: a normativa invariata, le somme dell’a.s. 2017/18 potranno essere spese entro il 31 agosto 2019, indipendentemente dal fatto che il bonus venga confermato o meno. E l’intera somma rimane nella disponibilità degli aventi diritto, senza prelevare quote per far quadrare i conti e senza finanziare altre priorità.

Quanto alla destinazione futura dei 380 mln di euro annui previsti per il finanziamento della carta docente, lo Snals-Confsal rimane coerente con la decisione di non firmare il CCNL 2018 e con la piattaforma per il rinnovo del CCNL presentata il 28 giugno scorso. Chiede che le risorse, comprese quelle della “carta docente”,  non vadano disperse in mille rivoli e che tutte facciano parte del budget contrattuale.

Infatti, lo Snals-Confsal, nella sua piattaforma, ha chiesto  al Governo di rivedere la politica degli stanziamenti contrattuali in modo da reperire risorse economiche sufficienti a innalzare le retribuzioni stipendiali. Dunque, prioritariamente, tutti gli aumenti vanno ad incrementare la retribuzione tabellare.

Ci sono, tra le tante - e solo per esempio -, due esigenze:

- ripristinare le fasce 0-2 anni e 3-8 anni (la fascia stipendiale da 3 a 8 anni di anzianità fu soppressa nel 2011 per garantire la sostenibilità economica e finanziaria del piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA per gli anni 2011-2013);

- riconoscere ai dipendenti in servizio ed a quelli collocati in quiescenza nel 2013 lo scatto stipendiale maturato in quell’anno, congelato dal Governo e ignorato dal CCNL/2018.

 

Scadenze di: ottobre 2024