Dopo la diffusione delle nuove tecnologie, la mondializzazione del commercio, della finanza e dell’informazione sarà l’impatto delle nuove economie a trasformare, insieme con i modelli di crescita e le politiche di sviluppo, i ruoli degli attori del mercato del lavoro. Imprese, lavoratori e sindacato sono chiamati in causa su vari fronti.
Riorganizzare i processi, creare nuovi modelli occupazionali, istruire nuove competenze professionali, rilanciare il ruolo della conoscenza, puntare sulle vocazioni del territorio e dell’ambiente attraverso un uso sapiente della tecnologia, sono alcune delle sfide. Ma occorre anche chiedersi: dove va il lavoro oggi e come si configura? Quali sono le nuove componenti dello sviluppo italiano, quali le nuove responsabilità dei suoi protagonisti? Qual è il ruolo della rappresentanza, quali modalità vanno trovate e sperimentate?
La mattina del 27 è dedicata all’approfondimento degli scenari futuri delle economie emergenti e dei riflessi che potranno determinarsi sui modelli di crescita sostenibile, anche per quanto riguarda il lavoro e la sostenibilità sociale.
Al convegno, aperto dal presidente del Cnel, Tiziano Treu, intervengono: Mario Bozzo (Ufficio studi Confsal); Giorgio Rembado (Cida); Giuseppe De Rita (Censis); Gaetano Borrelli (Enea); Domenico De Masi (sociologo del lavoro); Leonello Tronti (ordinario di Economia del lavoro dell’Università Roma Tre); Andrea De Panizza (Istat); Andrea Bianchi (Confindustria); Cesare Damiano (ex ministro del Lavoro). Conclude i lavori il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta.
E’ previsto l’intervento del sottosegretario del Lavoro, on. Claudio Cominardi.
