13-02-2018 - Lo Snals-Confsal non ha firmato il contratto del Comparto Istruzione e Ricerca. Dopo mesi di incontri insoddisfacenti, la trattativa si è conclusa in maniera approssimativa e in assenza di approfondimento. ...Il tutto in una nottata. Il contratto, chiuso in regime di vigenza della legge 107, ne ripropone tutti gli istituti
da ITALIA OGGI del 13-02-2018
Snals: sopravvive la 107
di ELVIRA SERAFINI, Segretario generale Snals-Confsal
Lo Snals-Confsal non ha firmato il contratto del Comparto Istruzione e Ricerca. Dopo mesi di incontri insoddisfacenti, la trattativa si è conclusa in maniera approssimativa e in assenza di approfondimento. È stato infatti impossibile esaminare nella sua interezza il testo contrattuale, incompleto sotto diversi aspetti. Il tutto in una nottata. Il contratto, chiuso in regime di vigenza della legge 107, ne ripropone tutti gli istituti.
Lo Snals non ha firmato a tutela della dignità della categoria che non merita di essere delusa da chi ha la delega a rappresentarla.
Ci è stata «regalata» una situazione povera e asfittica. Giusto il riconoscimento economico ai dirigenti, mentre noi chiedevamo un incremento dignitoso anche per tutti gli altri. Invece, nessun investimento, nessun rispetto per i lavoratori del comparto: il personale è ormai una manovalanza, resa volutamente impiegatizia, da blandire con pochi spiccioli e soggetta alla perdita decisionale degli organi collegiali.
Per quanto riguarda la scuola il collegio dei docenti non delibera più il Piano di offerta formativa (Ptof) né il piano annuale delle attività. C’è poi una forte perdita del potere contrattuale di Istituto; infatti i criteri delle assegnazioni ai plessi per il personale docente e per quello Ata, già oggetto di contrattazione, diventano solamente oggetto di confronto (non è chiaro il principio del «confronto»). A chi ottiene la titolarità su scuola il contratto blocca i trasferimenti per tre anni, in relazione alla data dell’incarico, con conseguente scadenza diversificata per ciascun docente. Inoltre, il contratto non tutela affatto i precari, per quanto riguarda permessi e assenze per malattia.
Dal punto di vista economico, non viene recuperato neanche un decimo di quanto è andato perduto in potere d’acquisto nel corso dell’ultimo decennio. Quanto al 50% del bonus spalmato sulle retribuzioni, sbandierato come una vittoria, cosa ha impedito di spalmare il 100%? Per non parlare del fondo perequativo.