12/01/2018
Scuola, ancora stallo sul contratto a rischio la firma prima del voto
FUMATA NERA NELL`APPUNTAMENTO DI IERI ALL`ARAN, SINDACATI INSODDISFATTI: «SERVONO PROPOSTE CONCRETE»
LA TRATTATIVA
ROMA Tutto ancora fermo per il contratto della scuola: ieri l`incontro all`Aran con i sindacati si è risolto in un nulla di fatto. Sul tavolo restano quindi ancora aperte le due questioni principali: l`aspetto sindacale e la parte normativa da un lato, l`aumento per i docenti dall`altro. Ma nessuno di questi aspetti è stato trattato a dovere e nessuna soluzione, al momento, sembra potersi concretizzare. Lunedì è previsto un nuovo incontro ma i sindacati, usciti assolutamente insoddisfatti dal tavolo all`Aran, chiedono proposte concrete e il giusto tempo per analizzarle. Ma è proprio il tempo a mancare: per il governo infatti sarebbe auspicabile che la trattativa per il contratto si chiuda prima delle elezioni politiche con il favore di tutti. Il contratto dei docenti è scaduto dal 2009 e, rinnovarlo ora, sarebbe di certo un punto a favore dell`attuale maggioranza e di chi, sulla scuola, sta decidendo di investire. Altrimenti resterebbe una questione aperta, che passerebbe nelle mani del prossimo governo con non pochi problemi. Ma senza una proposta concreta è difficile che la situazione si sblocchi. Una fase di stallo che difficilmente vedrà chiudere i lavori per il mese di gennaio.
I LAVORI
Ieri il presidente dell`Aran, Sergio Gasparrini ha presentato alle rappresentanze sindacali un articolato solo sulla parte normativa, senza un atto d`indirizzo definitivo e senza dare la possibilità di leggerlo ed esaminarlo se non per mezz`ora di pausa. Tanto da far saltare i nervi ai sindacati presenti: «Impossibile - ha dichiarato lo Snals-Confsal valutare in soli 30 minuti un testo così ampiamente modificato. Non c`è ancora chiarezza nel testo tra le norme pattizie e le norme di legge. Pertanto ha chiesto la stesura di un nuovo testo unico facile da comprende- re e da applicare». Non solo, dell`aspetto economico non si è parlato e lo Snals chiede risposte concrete: «È indispensabile che il governo trovi "vere" risorse economiche, essendo insufficienti anche le cifre della legge 107 per bonus e formazione». Il sindacato si riferisce ai fondi destinati dalla Buona Scuola al merito, pari a 200 milioni di euro l`anno da erogare direttamente ai docenti ritenuti più meritevoli, e alla formazione tramite i 381 milioni di euro annui destinati ai docenti tramite le card per la formazione da 500 euro ciascuna. L`ipotesi di usare questi fondi, scardinando di fatto i punti principali della legge di riforma 107, non sembra piacere al ministero che si ritroverebbe a smantellare l`operato del governo uscente. La soluzione non sembra vicina, ma per i sindacati non c`è fretta. Serve il tempo per trovare l`accordo migliore: «Abbiamo richiesto maggiore chiarezza nelle proposte, ma soprattutto nel metodo» hanno spiegato da Flc Cgil. Lorena Loiacono
11/01/2018
Contratto scuola, è fumata nera. Snals: “Non firmiamo accordi al ribasso”
Di Andrea Carlino -
Contratto: improbabile il Contratto: chiusura lontana
Altro incontro interlocutorio al Miur per il contratto scuola. L’incontro all’Aran è finito da pochi minuti e la chiusura della trattativa è ancora lontana.
In base a quanto raccolto dalla Tecnica della Scuola nessun passo in avanti è stato fatto dal punto di vista dell’adeguamento economico. I sindacati hanno ricevuta una bozza di contratto ritenuta “fumosa” e “disarticolata”.
La trattativa vivrà un nuovo round la prossima settimana.
Nelle prossime ore daremo conto delle posizioni dei vari sindacati presenti all’incontro. A breve è previsto un comunicato unitario delle organizzazioni sindacali.
La nota dello Snals
Nell’incontro di oggi all’Aran sulla scuola il presidente Gasparrini, dopo aver presentato un articolato solo sulla parte normativa – tra l’altro peggiorativo delle attuali norme -, ha fatto alle organizzazioni sindacali un annuncio che ha destato perplessità, proponendo di discutere un testo in assenza di un atto d’indirizzo definitivo. Un testo che pertanto risulta “non coerente”.
Lo Snals-Confsal ha dichiarato impossibile valutare in soli 30 minuti un testo così ampiamente modificato.
In ogni caso, per lo Snals non c’è ancora chiarezza nel testo tra le norme pattizie e le norme di legge. Pertanto ha chiesto la stesura di un nuovo testo unico facile da comprendere e da applicare.
La delegazione Snals ha dichiarato “Non accetteremo nessun arretramento sul piano giuridico dei diritti dei lavoratori, così come non abbiamo nessun interesse a firmare un contratto se non sarà un buon contratto”.
In definitiva, lo Snals – su mandato dal recente congresso nazionale, ribadito ieri dal consiglio nazionale – ritiene indispensabile che vengano stabilite corrette relazioni sindacali e che il governo trovi “vere” risorse economiche, essendo insufficienti anche le cifre della legge 107 per bonus e formazione.
11 gennaio 2018 - 16:50 -
Aumenti stipendiali e contratto, nessuna risorsa in più. Testo peggiorativo nella parte normativa, vogliono valutare performance individuali docenti
di redazione
Nessuna risorsa in più presentata oggi alle 14 ai sindacati durante l’incontro all’Aran per il rinnovo del contratto della scuola con relativi aumenti stipendiali. Non c’erano risorse.
Questo si legge nel comunicato SNALS relativamente al rinnovo del contratto dei lavoratori della scuola. Un contratto definito peggiorativo. Ai sindacati sarebbe stato presentato un testo senza atto di indirizzo “incoerente e incompleto”.
Inoltre, secondo quanto ci è stato riferito, non si è trovata traccia di ulteriori stanziamenti di fondi per l’aumento degli stipendi del personale.
In particolare, a differenza di quanto annunciato da alcune testate questa settimana, non ci sarebbe traccia del possibile utilizzo delle risorse per la formazione dei docenti (500 euro) e del bonus merito ai fini dell’aumento degli stipendi.
Tra l’altro – prosegue lo Snals – il “presidente Gasparrini, dopo aver presentato un articolato solo sulla parte normativa, tra l’altro peggiorativo delle attuali norme, ha fatto alle organizzazioni sindacali un annuncio che ha destato perplessità, proponendo di discutere un testo in assenza di un atto d’indirizzo definitivo. Un testo che pertanto risulta “non coerente”.
E’ stato infatti previsto l’inserimento di una parte dedicata alle sanzioni disciplinari e alla valutazione della prestazione individuale.
L’Aran ha presentato solo le clausole contrattuali integrate o modificate, in quanto compatibili con la norma legislativa. Le norme non modificate rimarranno vigenti.
11 gennaio 2018 - 17:37
Contratto, Snals: parte normativa peggiore della vigente. “Governo trovi vere risorse economiche”
di redazione
comunicato Snals – Nell’incontro di oggi all’Aran sulla scuola il presidente Gasparrini, dopo aver presentato un articolato solo sulla parte normativa – tra l’altro peggiorativo delle attuali norme -, ha fatto alle organizzazioni sindacali un annuncio che ha destato perplessità, proponendo di discutere un testo in assenza di un atto d’indirizzo definitivo. Un testo che pertanto risulta “non coerente”.
Lo Snals-Confsal ha dichiarato impossibile valutare in soli 30 minuti un testo così ampiamente modificato.
In ogni caso, per lo Snals non c’è ancora chiarezza nel testo tra le norme pattizie e le norme di legge. Pertanto ha chiesto la stesura di un nuovo testo unico facile da comprendere e da applicare.
La delegazione Snals ha dichiarato “Non accetteremo nessun arretramento sul piano giuridico dei diritti dei lavoratori, così come non abbiamo nessun interesse a firmare un contratto se non sarà un buon contratto”.
In definitiva, lo Snals – su mandato dal recente congresso nazionale, ribadito ieri dal consiglio nazionale – ritiene indispensabile che vengano stabilite corrette relazioni sindacali e che il governo trovi “vere” risorse economiche, essendo insufficienti anche le cifre della legge 107 per bonus e formazione.
12 GENNAIO 2018, 10.44
Contratti statali/ Rinnovo comparto Scuola in Aran, Snals "aumenti senza alcuna risorsa in più, atto indirizzo peggiorativo"
CONTRATTI STATALI/ Aumento e rinnovo: ‘rivolta’ delle Forze Armate, saltato tavolo con Aran
NICCOLÒ MAGNANI
Non solo la Scuola anche le Forze Armate si “ribellano” alle condizioni poste e proposte dall’Aran (e quindi dal Governo) per il rinnovo dei contratti statali di settore: si è tentato un “blitz” per provare a trovare l’accordo sugli aumenti stipendiali ma il Cocer - sindacato di rappresentazione Militari - ha fatto saltare il tavolo. «Non si riconosce il ruolo pieno di parte sociale (Ruolo negoziale) alle Rappresentanze Militari. Non ci sarà un contratto dopo oltre 8 anni di attesa; con i sindacati confederali il Governo ha concertato negli scorsi mesi in merito al contratto/aumenti per gli statali incontrandoli più volte. Sotto l’aspetto mediatico alcuni giornali e telegiornali evidenziano che già dalla busta paga si percepirà 650 euro. All’opinione pubblica arriva il messaggio del doppio privilegio (quello di statale e di militare). Non si evidenzia contestualmente che i 650 euro sono medi lordi e arretrati di 2 anni. Quindi il danno e la beffa. In realtà il tutto si risolverebbe in 88 euro medi lordi (42 netti circa)», spiega Antonello Ciavarelli, rappresentante Cocer MM, in una durissima nota contro l’intervento dell’Aran e della Pa nella concertazione sindacale per l’aumento del contratto.
SNALS, “AUMENTI SENZA RISORSE”
Potremmo definirla una semi-bocciatura la riunione tenutasi ieri in Aran tra sindacati e rappresentati del governo sul rinnovo dei contratti statali per il mondo Scuola: stando a quanto riportato da un duro comunicato del sindacato Snals, in Aran non sono apparsi grandi risorse in più e inoltre il testo del “nuovo” Atto di Indirizzo è in molti punti “peggiorativo”. «Nessuna risorsa in più presentata oggi alle 14 ai sindacati durante l’incontro all’Aran per il rinnovo del contratto della scuola con relativi aumenti stipendiali. Non c’erano risorse», lamentano i sindacati che avrebbero ricevuto un atto «incoerente e incompleto». Non solo, sempre secondo lo Snals a differenza di quanto annunciato da alcune testate giornalistiche come Italia Oggi, «non ci sarebbe traccia del possibile utilizzo delle risorse per la formazione dei docenti (500 euro) e del bonus merito ai fini dell’aumento degli stipendi». Ultimo aspetto della critica viene riverso tutto sul presidente Aran, Sergio Gasparrini: «dopo aver presentato un articolato solo sulla parte normativa, tra l’altro peggiorativo delle attuali norme, ha fatto alle organizzazioni sindacali un annuncio che ha destato perplessità, proponendo di discutere un testo in assenza di un atto d’indirizzo definitivo. Un testo che pertanto risulta “non coerente”».
IL NODO ARRETRATI
Secondo quanto riportato da Italia Oggi sull’atto di indirizzo che l’Aran sarebbe pronto a rinviare a sindacati e associazioni di categorie per il rinnovo dei contratti statali della Scuola, vi sarebbe un aspetto particolarmente curato - come andiamo ripetendo ormai da mesi - che riguarda gli arretrati per i lavoratori del comparto scolastico. Se infatti la firma avverrà a breve, come Italia Oggi ormai ritiene assai probabile, gli arrestati potrebbero essere in busta paga già dal prossimo mese, a fine febbraio: il calcolo vedrebbe cifre che si aggirano tra i 350 e i 710 euro a copertura delle annate 2016 e 2017. Certo, se così andasse realmente, si avrebbe una importante novità in ambito di Pubblica Amministrazione appena prima delle Elezioni, calcolo di certo non “secondario” nelle dinamiche del Governo e del Ministero guidato da Marianna Madia. Sul fronte aumenti stipendiali invece, l’aumento promesso dalla riforma di 85 euro (e confermato dalla Manovra Economica) dovrebbe decorrere ufficialmente dal marzo 2018, sempre fermo restando la firma in tempi “brevi” nelle prossime settimane.
11 gennaio 2018
Scuola, Snals-Confsal: non firmeremo contratto al ribasso
Roma, 11 gen. (askanews) - Nell'incontro di oggi all'Aran sulla scuola il presidente Gasparrini, dopo aver presentato un articolato solo sulla parte normativa - tra l'altro peggiorativo delle attuali norme -, ha fatto alle organizzazioni sindacali un annuncio che ha destato perplessità, proponendo di discutere un testo in assenza di un atto d'indirizzo definitivo. Un testo che pertanto risulta "non coerente".
Lo Snals-Confsal ha dichiarato impossibile valutare in soli 30 minuti un testo così ampiamente modificato.
In ogni caso, per lo Snals non c'è ancora chiarezza nel testo tra le norme pattizie e le norme di legge. Pertanto ha chiesto la stesura di un nuovo testo unico facile da comprendere e da applicare.
La delegazione Snals ha dichiarato: "Non accetteremo nessun arretramento sul piano giuridico dei diritti dei lavoratori, così come non abbiamo nessun interesse a firmare un contratto se non sarà un buon contratto".
In definitiva, lo Snals - su mandato dal recente congresso nazionale, ribadito ieri dal consiglio nazionale - ritiene indispensabile che vengano stabilite corrette relazioni sindacali e che il governo trovi "vere" risorse economiche, essendo insufficienti anche le cifre della legge 107 per bonus e formazione.