Dopo il 25 maggio, nulla sembra essere mutato, infatti, nonostante in quella data il MIUR si fosse impegnato a sospendere gli effetti classificatori della valutazione, di fatto i nuclei di valutazione continuano ad operare, arrivando a chiedere ai Ds di sostituire gli obiettivi del RAV con altri di più facile e immediata valutazione. Avallati in ciò dallo stesso MIUR che, con una nuova direttiva, rende possibile l’aggiornamento del RAV, compiendo in tal modo un’evidente forzatura.
Intanto, la Presidenza dell’Invalsi invita i DS alla compilazione di un questionario di impatto, volto a sondare le condizioni in cui viene valutata la loro attività. Proponendo, così, un’iniziativa priva di reale validità, essendo gli esiti del tutto scontati.
A questo punto, tutto sembra rimandato al prossimo appuntamento, previsto il 15 novembre p.v., in cui i sindacati saranno chiamati a esprimersi su tale materia e non potranno che mettere in evidenza, ancora una volta, l’inutilità di una valutazione non condivisibile sotto nessun punto di vista.
Nelle more si ritiene indispensabile procedere con il dissenso, evitando di compilare il questionario e di aderire a qualsiasi iniziativa inerente le procedure della valutazione.