Si è svolto, oggi 9 ottobre, il previsto incontro al MIUR relativo all'argomento.
L'Amministrazione ha riferito, a seguito della pressante richiesta delle OO.SS., che verranno date a breve ulteriori indicazioni concordate con la Conferenza dei Rettori; nel frattempo sono stati avviati seri controlli da parte Ministeriale sugli Enti titolati a rilasciare la certificazione sui 24 crediti. Le Università telematiche potranno rilasciare le certificazioni relative ai crediti telematici (solo fino al 50% del totale, cioè 12 crediti) e non a quelli “in presenza”.
La difficoltà che si presenta è anche quella di valutare in termini di CFU i vecchi esami universitari semestrali o annuali delle lauree vecchio ordinamento: a tal riguardo l'Amministrazione ipotizza che un esame del vecchio ordinamento possa valere 6 CFU. Anche la valutazione dell'equipollenza tra i vecchi esami sostenuti e quelli da sostenere per raggiungere i 24 CFU sarà caratterizzata da una linea generale con posizioni di equilibrio, cioè adottando una linea di massima elasticità.
E' evidente che questo discorso, strettamente condizionato dall'autonomia universitaria, dovrà essere ulteriormente approfondito, prima dell'emanazione di normativa in materia.
Riguardo ai costi, anche questi condizionati dall'autonomia universitaria, la gratuità sarà da escludere per gli assegnisti di ricerca e, molto probabilmente, per i dottorandi, anche se su quest'ultimo punto dovranno esserci ulteriori approfondimenti. E' sicura la gratuità per acquisire i 24 CFU per gli iscritti in corsi di laurea.
Qualora nei 24 CFU si inseriscano crediti relativi al sostegno, l'interessato potrà farli valere per la terza prova concorsuale, successiva alle prime due comuni per tutte le classi di concorso, prevista per coloro che vogliono acquisire il titolo.
Si ipotizza che possa essere consentito sommare i CFU del corso di laurea cui si partecipa con i 24 CFU.
Su precisa richiesta sindacale è stato assicurato che, in tempi brevi, verrà pubblicato il quadro generale dei corsi CFU attivati presso le varie Università.
Nei tre bandi che verranno prossimamente emanati (Concorso per coloro che hanno 36 mesi di servizio, senza abilitazione; Concorso per gli abilitati; Concorso per i laureati senza servizio e senza abilitazione) verranno chiariti gli aspetti legati ai docenti già di ruolo che, in possesso di un secondo titolo di studio, vogliano ulteriormente abilitarsi e quelli con servizio in classi di concorso ricomprese in “ambiti disciplinari”. Evidentemente prima della emanazione dei bandi ci saranno ulteriori incontri con le OO.SS., previo approfondimento di tutte le criticità prospettate all'interno al Dipartimento.