On. Ministro
Senatrice Valeria Fedeli
Oggetto: incontro sulla dirigenza scolastica del 07/02/2017. La posizione dello Snals Confsal
A nome dello Snals Confsal Le trasmettiamo le nostre considerazioni sulle problematiche che riteniamo prioritarie per la dirigenza scolastica.
Il ruolo del dirigente scolastico e il nuovo modello di governance dopo la legge 107/2015
L’entrata in vigore della legge 107 ha assegnato nuovi compiti e responsabilità al dirigente scolastico che richiedono una profonda riflessione sul suo ruolo quale responsabile della gestione dell’istituzione scolastica autonoma. Riteniamo indispensabile che si proceda con urgenza ad un intervento legislativo che riveda l’attuale quadro normativo di gestione della scuola basato sul decreto legislativo 416 del ’74.
Se il principio della gestione collegiale ha ancora motivazioni e radici valide nella nostra cultura è indispensabile comunque intervenire per apportare le necessarie revisioni per rendere gli organi di gestione adeguati sia ai cambiamenti epocali intervenuti che al nuovo modello organizzativo introdotto dalla legge 107.
Non abbiamo soluzioni definitive da proporre, ma riteniamo che per quanto riguarda la figura del dirigente scolastico sia necessario ridefinire il suo ruolo all’interno degli organi in termini di partecipazione, presidenza ed assunzione di decisioni con corrispondenti responsabilità.
Il nostro obiettivo è quello di una valorizzazione della professionalità dirigente in un contesto di sostegno e valorizzazione della libertà d’insegnamento dei docenti.
Il reclutamento
Una delle questioni aperte per quanto riguardo un efficace funzionamento delle scuole è quello della drastica riduzione del personale in servizio a seguito del pensionamento per raggiunti limiti di età. Ciò comporta per il personale in attività un enorme ulteriore carico di lavoro per il ricorso all’istituto della reggenza delle sedi scoperte di titolare. La situazione è giunta al limite di rottura. Per il prossimo anno scolastico c’è il rischio concreto che in alcune realtà i dirigenti siano costretti a gestire due istituzioni in reggenza oltre quella di titolarità.
È improcrastinabile pertanto l’emanazione del bando di concorso per la copertura delle sedi vacanti.
Siamo convinti che, se emanato immediatamente, la procedura concorsuale possa concludere il proprio iter con l’inizio del prossimo anno scolastico, prevedendo la nomina in ruolo anche in corso d’anno e comunque entro una data che consenta ai neonominati di completare il periodo di servizio per la conferma in ruolo.
Il rinnovo contrattuale e la questione retributiva
I dirigenti scolastici come tutti i dipendenti pubblici chiedono che si apra immediatamente all’Aran il tavolo negoziale per il rinnovo contrattuale, ma chiedono anche che nell’atto d’indirizzo relativo al loro contratto si ponga con chiarezza la questione della rivalutazione della loro retribuzione.
Da più di un decennio abbiamo posto all’attenzione dei governi e delle forze parlamentari la necessità della perequazione retributiva con le altre dirigenze pubbliche e della perequazione interna alla stessa categoria tra le retribuzioni dei dirigenti provenienti dalla carriera direttiva, quella dei vincitori del concorso riservato agli ex presidi incaricati e dei vincitori dei concorsi ordinari.
Fino ad oggi la categoria non ha avuto nessuna risposta concreta. Anzi c’è stato un ulteriore attacco alle retribuzioni con la riduzione di quella di posizione conseguente ad una illogica applicazione della legge di finanza del 2010, aggravata da una interpretazione della legge 150 del 2009 che vuole sottrarre alla retribuzione di posizione parte fissa le risorse da destinare alla valutazione. Per lo Snals Confsal queste posizioni sono inaccettabili.
La nostra richiesta è che vengano rese disponibili in sede negoziale risorse aggiuntive da destinare all’incremento retributivo dei dirigenti scolastici innalzando le risorse che attualmente costituiscono la dotazione della retribuzione di posizione parte fissa, adeguandola alla media di quella delle altre dirigenze pubbliche.
Chiediamo anche che siano previste risorse aggiuntive da destinare ai dirigenti immessi in ruolo a seguito di concorso ordinario, per assicurare la perequazione retributiva interna alla categoria.
La valutazione
La posizione dello Snals Confsal è che la valutazione deve essere centrata sui processi e le azioni di miglioramento del sistema di governo delle istituzioni scolastiche e non sulla premialità conseguente all’esito della valutazione.
Anche se riteniamo che nel complesso le Linee guida abbiano introdotto elementi di maggiore partecipazione del dirigente al processo valutativo, con un suo coinvolgimento sotto il profilo delle azioni proprie della specificità della sua funzione, rimane a nostro parere il rischio di una eccessiva burocratizzazione della procedura.
Rimane aperta per lo Snals Confsal la questione di fondo che la valutazione del dirigente scolastico deve essere parte di un sistema valutativo più ampio che coinvolga tutto il sistema scuola, al fine di cogliere le complessità e le criticità in cui è chiamato ad operare ciascun dirigente, anche per raccordare in modo “storico” gli obiettivi della sua attività di governo e gestione con i dati oggettivi che derivano dalla condizione in cui si trova la realtà che è gli affidata sotto il profilo del contesto sociale in cui si opera e le risorse strumentali e professionali assegnate.
Per quanto riguarda l’erogazione delle risorse finanziarie lo Snals Confsal ritiene che essa vada ricondotta ad un accordo di livello nazionale con le OOSS.
La richiesta è in linea con la convinzione che l’erogazione di compensi al personale, a qualsiasi qualifica appartenga, deve essere ricondotta a criteri e modalità che discendono da accordi negoziali per garantire la necessaria oggettività e imparzialità.
Il segretario generale
Marco Paolo Nigi
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Il coordinatore
Pasquale Ragone
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Il v. coordinatore
Maria Rita Desantis
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