La delegazione del MIUR era guidata dal Sottosegretario Dott. Vito De Filippo e dal Capo Gabinetto, Dott.sa Sabrina Bono.
La delegazione dello SNALS-CONFSAL che, come per le altre OO.SS., comprendeva i segretari regionali di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, ha, in premessa, dato atto della disponibilità e sensibilità dimostrata, anche alla luce delle dichiarazioni in Parlamento del Ministro, e dell’impegno del MIUR sia a livello politico che amministrativo. |
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Ha, tuttavia, chiesto che si adottino tutte le possibili misure di tutela per la sopravvivenza delle stesse scuole sia per gli studenti che per il personale che vi opera. |
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In particolare ha chiesto di:
- con riferimento agli studenti:
o garantire la validità dell’anno scolastico per gli studenti in deroga al numero minimo di giorni di lezione
o garantire l’accesso agli esami finali
o consentire agli studenti flessibilità sai con riferimento a un differimento dei termini per le iscrizioni sia per seguire le famiglie in caso di frequenza eventualmente iniziata
o prevedere forme di supporto psicologico agli allievi, in raccordo con le autorità competenti
o prevedere una deroga relativamente alle ore dell’alternanza scuola-lavoro in particolare per gli studenti del terzo e quarto anno per cui l’alternanza è obbligatoria;
- con riferimento alle istituzioni scolastiche:
o non effettuare dimensionamento per il prossimo anno scolastico a livello regionale
o derogare al numero minimo di allievi per la costituzione delle classi
o garantire la stabilità dell’organico complessivo, comprensivo anche di eventuali incentivi, di cui fruiscono le scuole per il corrente anno scolastico e prevedere la concessione di risorse aggiuntive ove necessario
o garantire, almeno nelle scuole del cratere, di derogare ai numeri minimi di studenti per garantire la presenza del dirigente scolastico e del DSGA
o derogare i termini per adempimenti amministrativi non essenziali
o utilizzare i fondi destinati a “Scuole Belle” per interventi strutturali, ove necessario.
- con riferimento agli operatori scolastici:
o raccordarsi con i Sindaci per le ordinanze al fine di evitare la sola dizione di sospensione delle lezioni che crea situazioni di danno e disagio ingiustificato in particolare al personale ATA, ma di utilizzare quella di chiusura, seppur temporanea
o prevedere, in sede di mobilità annuale, la precedenza assoluta a livello provinciale salvo diversa scelta a livello di contrattazione regionale di 2° livello
o derogare al numero minimo di giorni necessario per il periodo di prova
o prevedere la possibilità di deroga al numero massimo di giorni di congedo retribuiti
o applicare anche al personale delle scuole, come già fatto in alcuni casi per i dipendenti degli enti locali, la cosiddetta “busta pesante” per chi è coinvolto dai recenti eventi naturali
o prevedere la possibilità di erogare incentivi per coloro che accettano di prestare o prestano servizio in zone di particolare disagio e/o in situazioni di logistica particolarmente disastrata
o adeguare alla situazione di emergenza i parametri di valutazione dei dirigenti scolastici
o prevedere forme di supporto psicologico in accordo anche con le autorità competenti, sia per gli studenti che per il personale a causa anche del perdurare delle scosse.
La delegazione del MIUR ha fornito chiarimenti sulle iniziative in atto, compresa l’emanazione di un apposito decreto legge nel prossimo Consiglio dei Ministri, e ha dato concrete assicurazioni per un impegno attento e costante alle esigenze delle scuole e del loro personale. Si è impegnata a dare per alcune voci puntuali risposte in tempi brevi, dopo le necessarie verifiche di fattibilità che, in molti casi, coinvolgono anche competenze non solo del MIUR.