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Una scuola più attenta agli sbocchi lavorativi - Interviste di M.P.Nigi su TG2, GR2, GR3, Adnkronos/Labitalia, Dire, Radio Cusano Campus

Il messaggio lanciato dallo Snals-Confsal al convegno "La centralità di una scuola seria. Più istruzione per la formazione e il lavoro" - Roma, Camera dei deputati, 29 gennaio 2016 Interviste televisive e radiofoniche

TG2 edizione h.18:15 del giorno 29/01/2016  

Servizio sul convegno alle h. 18,45, ascoltabile al min. 24,40 della registrazione al link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-eff87ce8-806d-49cf-8787-3fa275246e66.html#p=0

 

UNA SCUOLA CON PIÙ ATTENZIONE ALLE MATERIE SCIENTIFICHE E AGLI SBOCCHI LAVORATIVI

L’auspicio arriva da un convegno che si è tenuto stamani alla Camera.

 Cecilia Cappelli  -  Una scuola sempre più attenta al futuro dei giovani che fornisca, attraverso l’acquisizione di conoscenze specifiche, una formazione mirata a occupazioni competitive e innovative. La centralità del ruolo del sistema educativo italiano è stata ribadita in un convegno alla Camera, in relazione non solo agli strumenti per l’accesso degli studenti al sapere, ma anche riguardo alla capacità di valutare il loro merito e il loro impegno.

 

Marco Paolo Nigi, segretario generale Snals-Confsal: “Una scuola improntata alla serietà degli studi, all’autorevolezza della scuola rispetto agli studenti, alla dignità e alla salvaguardia della dignità professionale dei docenti. Per poter arrivare al lavoro occorre educare, istruire, formare e poi portare i giovani verso il lavoro”. Dunque occorre un’istruzione che sia di qualità seria e selettiva con didattiche aggiornate sia in campo umanistico sia scientifico per garantire l’ingresso nel mondo del lavoro.

 

 

 

Giornale radio RAI edizione 31 gennaio 2016 -  GR2 h. 13,30 e GR3 h. 13,45

E’ possibile ascoltare le dichiarazioni di Marco Paolo Nigi nel servizio di Paola Cortese, andato in onda sul GR 2 delle ore 13,30, al min. 06.15 dell’audio, al link http://www.rai.it/dl/grr/edizioni/ContentItem-9dca257f-c6aa-4202-bea1-d3da65ee53ea.html  e sul  GR3 delle h. 13,45, al min. 08,30 dell’audio, al link  http://www.rai.it/dl/grr/edizioni/ContentItem-13c267cd-d451-48b7-8263-e47200c49037.html.

Di seguito la trascrizione:

L’Alternanza scuola-lavoro, prevista da quest’anno negli istituti superiori, è uno dei capisaldi della riforma Giannini. Ma è opportuno togliere ore allo studio per i tirocini? Se ne è parlato in un convegno organizzato dal Sindacato SNALS.

Saranno 400 ore per gli istituti tecnici e 200 per i licei, i tirocini da svolgere nelle aziende per aiutare i ragazzi a capire quale è il settore a loro più congeniale e migliorare le opportunità lavorative.

Bisogna però stare attenti a non far diventare l’alternanza un’occasione di sfruttamento o di riduzione delle attività curriculari.

Il Segretario dello SNALS, Marco Paolo Nigi:

“Perché se noi dobbiamo andare a sacrificare almeno 400 ore di lezione, materie curriculari, la scuola cosa diventa? Non si può sostituire la parte più importante di istruzione e di educazione con la formazione, perché si cambierebbe il volto alla scuola.”

-    Siete propri contrari a questa alternanza?

“No, noi siamo favorevoli però vorremmo farla in tempi diversi, perché non d’estate?”

-    oppure negli orari pomeridiani, dove voi proponete l’attività intramoenia dei professori sul modello dei medici?

“Sì, quando un docente di una disciplina è disponibile a dare lezioni private a scuola, come succede in ospedale, si può immaginare anche nella scuola un lavoro di questo tipo.” 

 

 

  

Intervista al Segr. Gen. SNALS-Confsal, M.P.Nigi sul canale video di Adnkronos/Labitalia – 29-01-2016

La scuola come 'infrastruttura' del paese, che crea capitale umano e che costruisce il futuro dei giovani“. E’ il messaggio lanciato dallo SNALS-Confsal, al convegno 'La centralità di una scuola seria. Più istruzione per la formazione e il lavoro', organizzato oggi, a Roma, alla Camera dei deputati.

Marco Paolo Nigi: "La nostra proposta, con questa iniziativa, è quella di riportare la scuola a una serietà degli studi, restituire alla scuola l'autorevolezza delle decisioni, e considerarla come infrastruttura e non un costo. Perché la scuola non è un servizio ma è un atto costituzionale: questo Paese ha inteso affidare alla scuola la crescita culturale e la formazione al lavoro per i giovani. Ci sono alcune cose, alcune leve che bisogna muovere nella scuola, per far crescere culturalmente e mentalmente i giovani, approfittando della loro crescita cerebrale".

Seguono poi gli interventi di Marina Calderone, presidente del Cup, e di Andrea Cafà, presidente di Fonarcom.

Il video è visibile al link: http://www.adnkronos.com/lavoro/multimediale/2016/01/29/scuola-infrastruttura-del-paese_KqjcFTClCjsDQLEPy6kxDI.html

 

 

 

Intervista del Segretario generale SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi

Riportiamo l’intervista rilasciata ai microfoni dell’agenzia DIRE che è visibile sul canale Youtube dell’agenzia al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/embed/7pBxLcB3lyI

     

Marco Paolo Nigi, Segretario generale SNALS-Confsal:
“Se si considera la scuola un servizio e quindi una spesa, la spesa è troppo alta, perché abbiamo un milione di dipendenti. Ma la spesa è notevole, perché notevole è l’investimento, ma, se consideriamo che l’investimento c’è. Se invece è solamente un costo, allora è meglio toglierlo di mezzo perché non serve a niente, perché se devo pagare tutto questo per un “parcheggio”, per aspettare che passino gli anni e arrivare ai 18 o ai 25 anni, aspettare che tutti si laureano, a questo punto è più conveniente dare la laurea con il certificato di nascita… Il punto è un altro: bisogna considerare la scuola non solo infrastruttura ma atto costituzionale. Perché in questo Paese la nostra Costituzione prevede tre funzioni dello Stato: la giustizia, attraverso la Magistratura, la difesa (e quindi la sicurezza), attraverso l’Esercito e l’istruzione, attraverso la Scuola. Sono atti costituzionali che non si possono cancellare. In altri paesi è diverso, la scuola è gestita più dai privati, dai college. Mentre la scuola italiana è di origine costituzionale. Per cui il popolo italiano deve pensare di riconsiderare la scuola e di restituirle credibilità, autorevolezza e importanza. Mentre oggi si considera la scuola poco, come un momento fastidioso, basti pensare al dibattito quotidiano sul dare i compiti a casa, che i genitori chiedono di non darli e invece proprio loro dovrebbero chiederli per stimolare di più i ragazzi, per impegnarli. Ma invece si preferisce eliminare, massificare, rendere tutti uguali.”

DA DOVE PARTITE?

“Dal dare serietà agli studi, per cui selezionare e fornire gli strumenti per farlo. Un esempio potrebbe venire dall’introduzione, anche nella scuola, dell’intramoenia, come succede negli ospedali. Se alcuni alunni, non arrivano a capire e hanno bisogno di un aiuto, si può introdurre l’intramoenia, dando la disponibilità a fornire lezioni private ma nel pubblico e quindi regolarmente fiscalizzate per rimettere in pari l’alunno rimasto indietro. Naturalmente va vista anche la defiscalizzazione per i genitori che spendono per il servizio.
Un impianto diverso, ma tutto incentrato sulla serietà degli studi.”

 

 

  Intervista del Segr. Gen. SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi, su Radio Cusano Campus - 29/01/2016

“La centralità di una scuola seria. Più istruzione per la formazione e il lavoro” - Convegno Snals-Confsal, 29 gennaio - Camera dei deputati

 

Ascoltabile sui podcast della rubrica OPEN DAY, in onda dalle h. 18,00 alle h. 20,00, al link http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=488

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