La VII Commissione del Senato, nella seduta dell’8 luglio, ha dato parere favorevole al disegno di legge costituzionale 1429, recante il superamento del bicameralismo paritario e la revisione del titolo V della seconda parte della Costituzione, con alcune osservazioni.
E’ da segnalare che nel parere approvato dalla Commissione si condivide l’impostazione dell’emendamento 25.1000 dei relatori nel quale si conferma “la possibilità per le regioni di richiedere forme di autonomia nelle materie di legislazione esclusiva statale che attengono, secondo il testo dell’emendamento 26.1000, anche alle “disposizioni generali comuni” sull’istruzione, all’ordinamento scolastico, all’istruzione universitaria e alla programmazione strategica della ricerca scientifica e tecnologica…”.
Il parere rileva anche “che il medesimo emendamento 26.1000 ridisegna anche la potestà legislativa regionale assegnando alle regioni, “salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche”, la competenza legislativa “in materia di servizi scolastici, istruzione e formazione professionale, promozione del diritto allo studio, anche universitario”.
La Commissione ritiene positivo che gli emendamenti dei relatori tendono ad attenuare la spinta centralistica contenuta nell’originario disegno di legge n. 1429 e reputa opportuno che “col nuovo titolo V sia confermato il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, atteso che, al di là delle norme scritte, ciò che conta è il mantenimento di un corretto rapporto tra i diversi livelli di governo”; in un quadro di valorizzazione dell’equilibrio dei ruoli, in un contesto di autonomia differenziata, che non diminuisca l’importanza del sistema regionale.