Riportiamo l’intervista pubblicata da ITALIA OGGI nell’edizione del 30/04/2014:
Per il Segretario Generale della Confsal, Marco Paolo Nigi
Sottovalutata l’emergenza evasione fiscale e contributiva
All`inizio di aprile, il Consiglio generale della Confsal si era "politicamente" espresso con la mozione pubblicata in questa pagina. Solo qualche giorno dopo, per l`esattezza l`8 aprile, il governo aveva approvato il Documento di Economia e Finanza 2014, incentrato sulla riforma strutturale dell`economia per la ripresa della crescita economica e occupazionale.
A documento letto e a "svolte" ormai palesatesi, sentiamo il parere del segretario generale della confederazione autonoma, Marco Paolo Nigi.
Domanda. Qual è, in sintesi, la sua opinione sul DEF 2014?
Risposta. Mi pare un apprezzabile documento programmatico per la stabilità e le riforme strutturali, costruito in sintonia con il quadro europeo focalizzato sulla crescita. Sono condivisibili le riforme delle istituzioni, dell`economia e del lavoro in funzione della competitività del sistema-paese. Ma ora, la questione centrale è riuscire a tradurre la previsione in atti legislativi e amministrativi, garantendo però l`equità, in funzione della coesione sociale.
D. Ha individuato qualche punto debole nel DEF 2014?
R. Mi limito a indicarne tre: la sottovalutazione dell`emergenza evasione fiscale e contributiva, l`assenza di un adeguato sostegno al settore della sicurezza e la grave mancanza nella previsione del rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Sulla prima questione il DEF 2014 fa semplicemente riferimento all`attuazione della legge-delega fiscale. Purtroppo, l`esecutivo Renzi - in continuità con i precedenti governi - non ha messo al centro della propria agenda il peggiore dei mali della finanza pubblica e dell`economia. Del resto, sono più che eloquenti le recenti stime della Banca d`Italia e dell`ISTAT sulla patologia dell`evasione in Italia, comparata a quella degli altri paesi europei.
A mio parere, la questione meriterebbe maggiore considerazione e magari un po` di quell`enfasi riservata, invece, alla spending review.
Per prima cosa il governo Renzi dovrebbe stimare ufficialmente l`evasione, sulla base di altre virtuose esperienze europee come quella della Gran Bretagna, e poi agire di conseguenza, estendendo e inasprendo la sanzione penale per gli evasori. Riguardo alla seconda questione, sappiamo tutti che i cittadini italiani avvertono in modo allarmante il rischio che viene dalla criminalità diffusa, dalla precarietà del territorio e dalle frequenti calamità naturali. Pertanto, il governo dovrebbe puntare al potenziamento dei servizi della sicurezza e al sostegno del personale impegnato nel settore. Lasciare il territorio e la gente che vi abita senza una sicurezza adeguata si tradurrà in costi maggiori sociali ed economici.
Quanto al mancato rinnovo dei contratti di lavoro del settore pubblico, scaduti nel lontano 31 dicembre 2009, si tratta di una cosa non più sostenibile, per una serie di ragioni che la Confsal e le federazioni aderenti del pubblico impiego hanno più volte sottolineato. Se non si trova in tempi brevi la giusta soluzione all`annoso problema, la Confsal aprirà una dura stagione di protesta e di lotta.