DIRES
SCUOLA. TAR LAZIO ACCOGLIE RICORSO SNALS-CONFSAL SU RIDUZIONE ORE NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
(DIRE) Roma, 9 dic. - Il Tar Lazio dice no alla riduzione dell''orario scolastico negli istituti tecnici e professionali. Con sentenza numero 3527/2013 (presidente Evasio Speranza, estensore Pierina Biancofiore) il Tar, sezione III bis, ha accolto il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti che riducevano l''orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali. Infatti, nel 2010 il ministero dell''istruzione aveva ridotto l''orario delle materie del corso di studi di questi istituti. Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar. La sentenza, ormai passata in giudicato, comporta il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. In altre parole, si avranno nuovi posti di lavoro per gli insegnanti!
Commenta con soddisfazione il segretario generale Marco Paolo Nigi "l''impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli interessi degli insegnanti, e'' stato premiato. E questo e'' avvenuto in un momento in cui la tenuta dell''occupazione e'' il nostro obiettivo primario. Tra l''altro, prosegue Nigi, la sentenza assicura la serieta'' degli studi, dal momento che la riduzione di orario aveva inciso proprio sulle materie professionalizzanti, determinando una violazione dei livelli minimi delle prestazioni didattiche". Lo Snals-Confsal auspica che il ministro "rispetti la decisione del Tar. In caso contrario, il sindacato continuera'' a portare avanti le proprie iniziative a tutela degli insegnanti, degli studenti e delle loro famiglie". (Com/Gas/ Dire) 12:05 09-12-13
ASCA
Scuola: Snals-Confsal, Tar Lazio annulla riduzione orario
(ASCA) - Roma, 9 dic - Il Tar Lazio dice no alla riduzione dell'orario scolastico negli istituti tecnici e professionali. Con sentenza numero 3527/2013 (presidente Evasio Speranza, estensore Pierina Biancofiore) il Tar ha accolto il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti che riducevano l'orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali. Infatti, nel 2010 il Ministero dell'istruzione aveva ridotto l'orario delle materie del corso di studi di questi istituti. Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar. La sentenza comporta il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. In altre parole, si avranno nuovi posti di lavoro per gli insegnanti. Commenta con soddisfazione il segretario generale Marco Paolo Nigi: ''L'impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli interessi degli insegnanti, e' stato premiato. E questo e' avvenuto in un momento in cui la tenuta dell'occupazione e' il nostro obiettivo primario. Tra l'altro - prosegue Nigi - la sentenza assicura la serieta' degli studi, dal momento che la riduzione di orario aveva inciso proprio sulle materie professionalizzanti, determinando una violazione dei livelli minimi delle prestazioni didattiche''. Lo SNALS-Confsal auspica che il ministro rispetti la decisione del Tar. In caso contrario, il sindacato continuera' a portare avanti le proprie iniziative a tutela degli insegnanti, degli studenti e delle loro famiglie. 09-12-2013 12:53
ANSA
Scuola: Snals, Tar accoglie ricorso contro riduzione ore negli istituti tecnici e professionali; ora nuovi posti lavoro
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - Il Tar Lazio dice no alla riduzione dell'orario scolastico negli istituti tecnici e professionali. Con sentenza numero 3527/2013 il Tar, sezione III bis, ha accolto il ricorso dello Snals-Confsal, annullando i provvedimenti che riducevano l'orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali.
Nel 2010 il Ministero dell'istruzione aveva ridotto l'orario delle materie del corso di studi di questi istituti. Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar. "La sentenza, ormai passata in giudicato, comporta il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. In altre parole, si avranno nuovi posti di lavoro per gli insegnanti".
Commenta con soddisfazione il segretario generale Marco Paolo Nigi "l'impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli interessi degli insegnanti, è stato premiato. E questo è avvenuto in un momento in cui la tenuta dell'occupazione è il nostro obiettivo primario. Tra l'altro, prosegue Nigi, la sentenza assicura la serietà degli studi, dal momento che la riduzione di orario aveva inciso proprio sulle materie professionalizzanti, determinando una violazione dei livelli minimi delle prestazioni didattiche".
Lo Snals-Confsal auspica che il "ministro rispetti la decisione del Tar. In caso contrario, il sindacato continuerà a portare avanti le proprie iniziative a tutela degli insegnanti, degli studenti e delle loro famiglie". (ANSA). VN/ S0B QBXB 2013-12-09 12:58
Il Velino AGV
Tar Lazio accoglie ricorso Snals-Confsal su riduzione orario scuole in istituti tecnici
Il Tar Lazio dice no alla riduzione dell'orario scolastico negli istituti tecnici e professionali. Con sentenza numero 3527/2013 (presidente Evasio Speranza, estensore Pierina Biancofiore) il Tar, sezione III bis, ha accolto il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti che riducevano l'orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali.
Infatti, nel 2010 il Ministero dell'istruzione aveva ridotto l'orario delle materie del corso di studi di questi istituti. Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar. La sentenza, ormai passata in giudicato, comporta il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. In altre parole, si avranno nuovi posti di lavoro per gli insegnanti! Commenta con soddisfazione il segretario generale Marco Paolo Nigi “l'impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli interessi degli insegnanti, è stato premiato. E questo è avvenuto in un momento in cui la tenuta dell'occupazione è il nostro obiettivo primario. Tra l’altro, prosegue Nigi, la sentenza assicura la serietà degli studi, dal momento che la riduzione di orario aveva inciso proprio sulle materie professionalizzanti, determinando una violazione dei livelli minimi delle prestazioni didattiche”. Lo SNALS-Confsal auspica che il ministro rispetti la decisione del Tar. In caso contrario, il sindacato continuerà a portare avanti le proprie iniziative a tutela degli insegnanti, degli studenti e delle loro famiglie. red - 09 dicembre 2013 12:56
Corriere.it Scuola 10 dicembre 2013
ISTITUTI TECNICI, IL NO DEL TAR AL TAGLIO DELL’ORARIO
Il tribunale amministrativo del Lazio contro la riforma Gelmini-Tremonti. «Danneggia l’offerta formativa»
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No alla riduzione dell’orario scolastico degli istituti tecnici e professionali. Il Tar del Lazio (tribunale amministrativo regionale) ha accolto il ricorso del sindacato SNALS-Confsal e annullato i provvedimenti che riducevano l’orario complessivo annuale delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e professionali. Il taglio era avvenuto nel 2010, quando, per effetto della riforma Gelmini-Tremonti, l’orario scolastico degli istituti tecnici e professionali era passato dalle 36-44 ore in media a 32, con una riduzione del 20% delle materie insegnate. Una decisione che rientrava in un «piano programmatico di interventi volti ad una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili e che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico», come si leggeva nel decreto interministeriale. «Una scelta che elimina ore professionalizzanti solo per fare cassa», ritenne invece lo Snals-Confals, portando la questione in tribunale. Una bocciatura arrivò anche dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione, che diede parere contrario ai decreti interministeriali che attuavano il taglio delle ore, paventando «il rischio di una frammentazione dell’offerta formativa e di una gestione approssimativa dei percorsi di studio, a tutto danno degli alunni traditi nel loro diritto alla continuità educativa e costretti a patire la provvisorietà e la precarietà di provvedimenti che appaiono estranei alla funzione istituzionale della scuola ed alle attese della società civile e del mercato del lavoro».
LA SENTENZA DEL TAR - A tre anni di distanza, quelle prese di posizione trovano riscontro nelle decisioni dei giudici amministrativi: la sentenza del Tar 3527/2013, passata in giudicato, annulla i provvedimenti presi dagli ex ministri dell’Istruzione e dell’Economia e prevede il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. Le motivazioni addotte dai giudici amministrativi ricalcano le obiezioni del sindacato e del Cnpi: la riduzione del 20% è stata assunta «senza che siano chiari i criteri in base a cui tale riduzione debba essere effettuata se non il mero dato numerico percentuale, con conseguenti gravi ricadute in termini di organico e di continuità formativa». Anzi, «né il Miur né il Mef contestano che la riduzione dell’orario di lezioni è stata operata in difetto di una previa definizione di criteri ed anzi del tutto illegittimamente esse sostengono che trattandosi di atti generali non vi sarebbe bisogno di una specifica motivazione». Una vittoria per il segretario generale Snals-Confsal: «L’impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giuridico per la tutela degli interessi degli insegnanti e la serietà degli studi, è stato premiato- commenta Marco Paolo Nigi - E questo è avvenuto in un momento in cui la tenuta dell’occupazione è il nostro obiettivo primario».
Valentina Santarpia