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Il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Legge su Istruzione, Università e Ricerca

Comunicato Stampa 9/9/2013

Lo SNALS-CONFSAL apprezza le dichiarazioni del premier  Letta  e del Ministro Carrozza relative alla necessità di tornare a investire su educazione e istruzione, ma un giudizio più articolato e approfondito del decreto legge approvato oggi potrà essere formulato solo quando sarà nota la stesura del testo. Ci si domanda, però tra l’altro, dove sia la soluzione del problema degli inidonei e del pensionamento con “quota 96”.

E’ certamente positivo l’annuncio della stabilizzazione di oltre  26000 posti di sostegno in un triennio, e l’annunciata definizione di un piano triennale di stabilizzazione che preveda l’immissione in ruolo, quantificato nel comunicato stampa del Governo in 69000 docenti e 16000 ATA, sui  i posti vacanti e disponibili, quindi non solo a pareggio del tourn-over, ma manca l’attivazione dell’organico  pluriennale dell’autonomia in cui stabilizzare almeno tutte le disponibilità esistenti anche in “rete” tra scuole diverse.

Questi fatti, se realizzati, sono certamente un passo positivo, ma non tale da risolvere gli innumerevoli problemi da cui è affitta la scuola e il suo personale.

Infine, l’introduzione di un’ora di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali non può che essere vista positivamente, come ogni arricchimento dell’offerta formativa; non è, però, condivisibile e accettabile  la mancanza di analogo provvedimento per altre discipline eccessivamente penalizzate dai tagli della riforma e, in particolare, con riferimento proprio agli istituti tecnici e professionali, il mancato potenziamento dei laboratori che potrebbe essere realizzato con un limitato incremento di risorse ottimizzando l’utilizzazione del personale docente ITP.

Necessita di una attenta lettura la norma relativa alla prevista revisione del nuovo sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici e alla fase transitoria da attuare in attesa dell’espletamento dei concorsi in atto non completati e quelle relative al personale degli Enti di Ricerca.

 

 

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