Si è svolto martedì scorso al Senato, presso la prestigiosa sala Capitolare della Biblioteca “Giovanni Spadolini”, il primo appuntamento del Forum LIF, voluto da Confsal per aprire un dialogo permanente tra il sindacato e la Governance politico istituzionale sul lavoro, l'istruzione e la formazione.
Come noto, il primo evento del forum è stato dedicato al tema del lavoro e della rappresentanza e rappresentatività sindacale ai fini della negoziazione. Ciò in quanto l'effettività del diritto al lavoro non può prescindere da un sistema stabile di relazioni industriali, che riesca a comporre il fisiologico conflitto tra i lavoratori e i datori di lavoro.
Sono intervenuti il Segretario generale Confsal, Marco Paolo Nigi, il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, on.le Jole Santelli, il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, on.le Maurizio Sacconi ed il Prof. Luigi Viola, docente di diritto processuale del lavoro.
Nel corso del dibattito la Confsal ha posto in rilievo la necessità di arrivare ad una regolamentazione della rappresentatività sindacale anche nel settore privato, sulla base dell'esperienza maturata nel pubblico impiego che ha senza dubbio assicurato certezza di relazioni sindacali.
Invero, nell'ambito del settore pubblico, il problema della individuazione dei soggetti legittimati a rappresentare gli interessi delle parti sociali, è stata risolta con l'emanazione del decreto legislativo n. 165/2001, che consente la misurazione del grado di rappresentatività di ciascun sindacato in termini certi ed obiettivi (numero di deleghe e voti ottenuti in sede di elezione delle RSU).
Nel privato, invece, manca un'analoga disciplina e tutto è rimesso ad un sistema di relazioni sindacali fondato sull'autoreferenzialità degli attori.
Per la Confsal non è più ammissibile, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica e di incertezza politica e sociale del Paese, che l'area del lavoro privato continui a soffrire un sistema incerto, conflittuale e che contrasta con gli obiettivi di risanamento economico e produttivo del paese.
In tal senso, appare non più rinviabile la previsione di un sistema di regole volto a superare l'attuale fase di criticità dei rapporti nelle relazioni sindacali e di incertezza degli effetti degli atti negoziali sottoscritti a volte in un clima di conflittualità e contrapposizione.
Di qui la richiesta di ridefinire, per via legislativa, la rappresentanza e la rappresentatività delle organizzazioni sindacali nel settore privato nonché l'efficacia dei contratti collettivi di lavoro, rafforzando la rappresentanza generale e, quindi, la democrazia sociale e potenziando così il ruolo del sindacato nella vita democratica del paese.
La legge non deve però costituire un' occasione per limitare la partecipazione delle organizzazioni sindacali alla contrattazione collettiva; al contrario, la partecipazione alla contrattazione collettiva deve essere assicurata a soggetti effettivamente rappresentativi così come è necessario che vi sia certezza in merito all'ambito soggettivo e oggettivo dei contratti stipulati.
Per i contenuti degli interventi dei relatori e dei partecipanti al dibattito si rinvia alla tabella sottostante, in cui sono elencati i link per accedere agli atti del forum.